
(AGENPARL) – gio 08 febbraio 2024 Uil Scuola Rua: Contro la violenza ripristinare cultura del rispetto
Per affrontare il problema della violenza contro il personale scolastico,
bisogna “ripristinare la cultura del rispetto, che significa anche
riconoscere e far capire gli errori agli studenti o anche al personale,
all’interno del proprio ambiente, dove questi errori vengono commessi”. A
sostenerlo è una nota della Uil Scuola Rua Basilicata a firma del
segretario regionale Luigi Veltri che ieri ha partecipato all’incontro “Che
genere di lavoro?” che si è svolto nell’aula magna del Liceo Scientifico
Galileo Galilei di Potenza. L’incontro rientra nel progetto – “Essere
insicuri” – inserito nel P.C.T.O. (ex progetto scuola-alternanza
lavoro) del Galileo Galilei del capoluogo, promosso da Uil e Uil Pari
Opportunità condiviso con la dirigente scolastica Lucia Girolamo. “L’
iniziativa con la partecipazione della segretaria confederale nazionale
Ivana Veronese – sottolinea Veltri – è stata particolarmente utile in
questa fase segnata da troppi casi di aggressioni a docenti, tra ragazzi e
casi di bullismo. Il ministro Valditara ci è sembrato molto sensibile a
questi temi ma noi non siamo d’accordo con la proposta di legge che, per le
sospensioni superiori a due giorni, prevede di mandare i ragazzi nelle
comunità tipo lavori socialmente utili: il recupero del rispetto va fatto
nello stesso luogo dove manca, cioè all’interno delle scuole”, sottolinea
Veltri.
Oltre alla violenza contro il personale, uno dei problemi della scuola è il
precariato. “Oggi la scuola conta 235 mila precari, persone che vengono
assunte a settembre e licenziate a giugno: innanzitutto ci sono delle
conseguenze precise che vanno a ricadere sulla qualità della didattica” e
sulla “continuità, perché l’insegnante cambia di anno in anno o addirittura
più volte nello stesso anno. Abbiamo proposto delle soluzioni al ministro
Valditara, soltanto facendo una quantificazione di somme”, considerando
“quanto costa licenziare un precario il 30 giugno e quanto riassumerlo a
settembre, perché non dimentichiamo che quel precario percepisce comunque
l’indennità di disoccupazione a luglio e agosto”. Stabilizzare uno di quei
precari “costa allo Stato solo 725 euro”, quindi “assumere oltre 200 mila
precari costerebbe complessivamente 180 milioni di euro: se pensiamo che le
finanziarie si aggirano intorno ai 35 miliardi di euro, prendere 180
milioni si potrebbe fare, basta solo la volontà politica”.
Anche per l’autonomia differenziata applicata al mondo della scuola “siamo
contrari, perché il rischio è quello di creare una scuola di serie A e una
di serie B: la scuola deve unire il Paese, non dividerlo”. La Uil è l’unico
sindacato che non ha firmato il contratto. “Il rinnovo contrattuale è stato
sottoscritto in due step, la prima parte economica – che noi abbiamo
sottoscritto – e una parte normativa, che noi non abbiamo condiviso: non
siamo soddisfatti, secondo il nostro punto di vista le cose negative pesano
di più rispetto alle cose positive”.
Ufficio Stampa UIL Basilicata
Via Napoli,3
85100 Potenza – Italia
*CLICCA QUI per visualizzare immagini per la stampa
*