
(AGENPARL) – mer 21 giugno 2023 Aree interne e aree urbane, alleanza in nome di innovazione e
valorizzazione dei territori
Scritto da Chiara Bini, mercoledì 21 giugno 2023
Una visione diversa e innovativa del rapporto tra aree interne e aree
urbane, tra città e borghi, basata sul reciproco riconoscimento e sulla
condivisione di politiche e obiettivi.
E' quanto emerso dalla mattinata di lavori organizzata da Regione e Anci
Toscana, in Palazzo Strozzi Sacrati, dal titolo “Alleanza tra aree urbane
e aree interne”, che ha visto la partecipazione della vicepresidente e
assessora alle aree interne Stefania Saccardi, del presidente di Anci
Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni, di sindaci di città grandi e
piccole, di docenti universitari oltre all'intervento di Stefano Boeri, uno
dei più grandi architetti e urbanisti italiani.
“I cambiamenti climatici, la necessità di riequilibrare il divario
socioeconomico e ambientale tra aree forti e aree deboli esigono un maggior
impegno dei decisori pubblici verso l'attuazione di politiche innovative
orientate anche alla valorizzazione dei benefici offerti dagli ecosistemi
alla società nel suo complesso – ha detto la vicepresidente Saccardi – Tra
aree urbane e aree interne non deve esserci un rapporto assistenziale ma un
rapporto di complementarietà in base al quale le aree montane e interne
svolgono un ruolo fondamentale per le aree urbane maggiormente abitate.
L'ottica è la strategia di sistema rispetto alla quale la Regione Toscana
si è già mossa, nella consapevolezza che le aree più densamente abitate
non possono vivere bene senza l'equilibrio con le aree montane. La ricerca
di Anci e Regione condotta con le università del Molise, di Pisa e di
Firenze ci aiuta ad approcciarci in modo ancora più attento nei confronti
di aree interne, fonte inestimabile di servizi ecosistemici"
Nella mattinata è stata presentata la ricerca “Montagna, servizi
ecosistemici e strumenti di governance in Toscana” promossa da Anci,
finanziata dalla Regione Toscana e svolta dalle università di Firenze,
Pisa e del Molise che si è posta l'obiettivo di definire una metodologia
per sviluppare dei modelli di gestione riconoscendo e valorizzando i
patrimoni territoriali locali con riferimento a due contesti territoriali
della Toscana (Amiata e Mugello), con particolare riferimento ai servizi
ecosistemici legati all'acqua.
“In questi anni – ha detto Biffoni – abbiamo girato tutte le aree interne
della Toscana, per capire sul posto esigenze e problemi dei territori più
lontani dalle città. E abbiamo capito una cosa vitale per il futuro di
tutta la Regione, non solo per i piccoli centri ma anche per quelli più
piccoli: se non tuteliamo le aree interne, andremo tutti in difficoltà.
Dobbiamo riequilibrare i rapporti: i grandi Comuni devono cedere un po' di
sovranità e di risorse nell'interesse reciproco. Basta pensare a servizi
ecosistemici come la risorsa idrica o le foreste, ricchezze dei piccoli
centri che servono anche alle grandi aree urbane. L'obiettivo è fare in
modo che chi vive e lavora nelle aree interne abbia tutte le condizioni per
restare, o magari tornare; e per questo ci voglio servizi e risorse. Solo
così possiamo contrastare lo spopolamento e impedire la crescita di una
ormai insostenibile pressione nelle grandi città”.