(AGENPARL) – gio 20 aprile 2023 https://bit.ly/DanieleGatti_22Aprile2023_CS
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LXXXV Festival del Maggio Musicale Fiorentino
Sabato 22 aprile alle ore 20, con il concerto sinfonico inaugurale, prende l’avvio l’85ª edizione del Festival del Maggio
Sul podio della Sala Mehta, alla testa dell’Orchestra del Maggio, il direttore principale Daniele Gatti
In programma musiche di Richard Wagner e Richard Strauss.
Il concerto sarà trasmesso in diretta su Rai Radio3 e in differita su Rete Toscana Classica
Il 23 aprile a partire dalle ore 17 sul piazzale del Teatro del Maggio,
quattro bande e il Gruppo di Musici del calcio storico festeggerranno l’inaugurazione del Festival
Firenze, 19 aprile 2023– Prende avvio la nuova e attesa85ª edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino: sul podio della Sala Mehta, alla guida dell’Orchestra del Maggio, il direttore principaleDaniele Gatti, alla sua terza inaugurazione del Festival dopo quella dello scorso anno, avvenuta conOrphée et Euridice,e quella del 26 aprile aprile 2021. In locandina un programma a tinte tedesche, che trova in apertura una selezione di brani sinfonici del miticoGötterdämmerung, il celebreCrepuscolo degli deidiRichard Wagner, l’ultima opera della tetralogia deL’anello del Nibelungo, estratti proposti a quasi 140 anni esatti dalla prima esecuzione assoluta italiana dell’opera, avvenuta il 18 aprile del 1883 al Teatro La Fenice di Venezia. Chiude il concertoEin Heldenleben(Vita d’Eroe), op. 40 diRichard Strauss, composta alla fine dell ‘800 ed eseguita per la prima volta a Francoforte nel marzo del 1899; una composizione che è possibile delineare come un un lavoro autobiografico, poiché l’eroe del titolo è il compositore stesso: articolato in sei sezioni,Ein Heldenlebenè una riflessione del compositore sulla propria esistenza ma anche una summa delle esperienze artistiche vissute fino a quel momento.
Pagine sinfoniche sia quelle di Wagner che quelle di Strauss che riassumono, inglobandoli e sublimandoli in un flusso sinfonico di estrema concentrazione drammatica – a tratti anche con valore emblematico per la situazione della Fondazione del Maggio – i temi principali legati alla figura dell’Eroe.
Spalla dei primi violini nel corso dell’esecuzione del poema sinfonico di Strauss,Salvatore Quaranta.
Un importante concerto sinfonico dunque per inaugurare lanuova edizione del Festival del Maggio; che da sabato22 aprile fino al 13 luglio 2023vede alternarsi in cartellone un grande numero di appuntamenti sinfonici,ben undici concerti, etre importanti titoli lirici. Il direttore principale, il maestroDaniele Gatti, è presente più volte nella programmazione del Festival ricca di grande musica: oltre al concerto del 10 maggio dedicato al progetto “Viva Verdi” realizzato in collaborazione del Ministero della Cultura per l’acquisto di Villa Verdi a Sant’Agata, il maestro Gatti è sul podioper il ciclo di tre concerti che fra la fine di giugno e i primi di luglio proporrà l’esecuzione integrale delle 6 sinfonie di Pëtr Il’ič Čajkovskij e dell’operaFalstaff, di Giuseppe verdi, ultimo appuntamento operistico dell’85º Festival del Maggio.
Il 23 aprile, in collaborazione con ANBIMA, a partire dalle ore 17 sul piazzale del Teatro del Maggio, quattro bande e vale a dire la Filarmonica Santo Stefano di Magra ( La Spezia), la Filarmonica Giuseppe Verdi di Lucciana (Cantagallo), La Filarmonica Giuseppe Verdi di Signa ( Firenze), La Filarmonica di Firenze Gioachino Rossini ( Firenze) con il Gruppo di Musici del Calcio storico di Firenze, accompagnati dal Gonfalone del Calcio Storico, festeggeranno l’inaugurazione del Festival, nel giardino del Maggio.
Al fianco del maestro Gatti, nel corso dell’esecuzione diEin Heldenleben, Spalla dei primi violini, il professorSalvatore Quaranta: inizia gli studi a Salerno, proseguendoli poi con la guida di Felice Cusano al conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano dove ottiene il diploma. Nel 2002 ottiene il diploma superiore al conservatorio Von Amsterdam con Keiko Wataya. Vincitore di concorsi nazionali e internazionali tra i più importanti come il Vittorio Veneto, Lorenzo Perosi, il “Concorso Clara Schumann”, collabora in qualità di primo violino con la Filarmonica della Scala, l’orchestra Nazionale di Santa Cecilia di Roma, il San Carlo di Napoli, Palau Les artes di Valencia e con i Cameristi della Scala sia come solista che come primo violino. Attualmente è primo violino dell’Orchestra del Maggio.
Il concerto:
Richard Wagner
Estratti, daGötterdämmerung
Quarto e ultimo dei drammi musicali della Tetralogia wagneriana (Der Ring des Nibelungen),Il crepuscolo degli dei(Götterdämmerung) fu rappresentato al Festival di Bayreuth il 17 agosto 1876 in occasione della prima rappresentazione al Festspielhaus dell’intero ciclo. Nella terza e ultima giornata della saga l’azione riparte laddove si era interrotta nella giornata precedente (Siegfried)conclusa dal duetto d’amore diSiegfriede Brünnhilde. Nel Prologo dellaGötterdämmerungi due protagonisti si salutano dopo essersi scambiati promesse d’amore sulla rupe delle valchirie. Il filo del destino tessuto dalle Norne si è spezzato, presagio della fine imminente, e dalle tenebre si levano le prime luci dell’alba che accompagneranno Sigfrido nel suo percorso. L’eroe deve infatti affrontare un viaggio sul Reno che lo porterà nella reggia dei Ghibicunghi, Gunther e Gutrune, fratellastri di Hagen, figlio del nibelungo Alberich. Il brano orchestraleTagesgrauen und Siegfrieds Rheinfahrt(Alba e viaggio di Sigfrido sul Reno) funge da collegamento tra il prologo e il primo atto del dramma. In esso ritroviamo alcuni dei leitmotive impiegati nei drammi precedenti – il tema del destino, il tema d’amore diSiegfried e Brünnhilde, il canto delle figlie del Reno – che arricchiscono di significato una pagina sinfonica di idilliaca bellezza sonora. Il brano tratto dal terzo atto,Siegfrieds Tod und Trauermarsch(Morte e Marcia funebre di Sigfrido), rappresenta invece il punto culminante dell’intera Tetralogia. Sigfrido è stato ucciso a tradimento da Hagen e il corteo funebre accompagna le sue spoglie nell’oscurità della notte. È una pagina dai colori cupi e lividi che riassume, inglobandoli e sublimandoli in un flusso sinfonico di estrema concentrazione drammatica, i temi principali legati alla figura dell’eroe.
Richard Strauss
Ein Heldenleben, poema sinfonico op. 40
Ultimo dei poemi sinfonici di Richard Strauss,Ein Heldenleben(Vita d’eroe) op. 40 fu composto nel 1898 e tenuto a battesimo a Francoforte l’anno seguente – il 3 marzo 1899 – dallo stesso autore. La grande stagione dei poemi sinfonici si chiudeva con un lavoro autobiografico, poiché l’eroe del titolo è il compositore stesso. “Il programma diEinHeldenlebenera pronto nella mia mente prima che io componessi la musica” racconta Strauss, che in una lettera all’editore Spitzweg dice anche di aver realizzato l’opera per appagare “un’urgentissima necessitàdi eroismo”. Un eroismo che si riflette nella tonalità scelta di mi bemolle maggiore – la stessa dell’Eroicadi Beethoven – e nell’impiego di un’orchestra poderosa, rinforzata soprattutto nella sezione degli ottoni, “con tanti corni che sono sempre un chiaro segno di spirito eroico”, sottolineò compiaciuto il compositore. Un autoritratto realizzato senza risparmio dunque, frutto di un artista pienamente consapevole del proprio valore e di un successo ormai consolidato. Articolato in sei sezioni (L’eroe, Gli avversari, La compagna, Il campo di battaglia, Le opere di pace, Il ritiro dal mondo e la fine dell’eroe)Ein Heldenlebenè una riflessione del compositore sulla propria esistenza ma anche un bilancio delle esperienze artistiche vissute fino a quel momento. Non a caso, Strauss dissemina la partitura di autocitazioni estrapolate dai poemi sinfonici precedenti che si uniscono a scelte musicali particolarmente efficaci: il tema dell’eroe, vigoroso e vitale, quello degli avversari, petulante e grottesco, il tema della donna amata affidato al timbro suadente del violino solista, fino al poetico episodio conclusivo che sigla la quiete finalmente conquistata dall’eroe dopo aver affrontato mille avventure.
La locandina:
Richard Wagner
DaGötterdämmerung
Atto I: Alba e Viaggio di Sigfrido sul Reno
Atto III: Morte e Marcia funebre di Sigfrido
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