
(AGENPARL) – sab 13 agosto 2022 Cultura, Mazzetti e Baldi (FI): “Sia priorità per Cdx: cultura italiana è cuore di quella europea. Nostro impegno per tutelare cultura Prato”
Prato, 13 agosto. “Il Centrodestra di governo deve saper esprimere un’agenda anche sul piano culturale. La cultura è nel Dna del Centrodestra, che affonda in una tradizione di pensiero liberale, cattolica, popolare”. Lo affermano Erica Mazzetti, Deputata FI, e Marianna Baldi, responsabile cultura FI Prato, dopo l’appello di Vittorio Sgarbi e Francesco Giubilei lanciato oggi sul Corsera, che aggiungono: “Musei, chiese, teatri sono luoghi propulsivi di un’identità italiana, parte essenziale di quella europea. È un tema quello della cultura che dobbiamo saper analizzare e trattare con concretezza e il pragmatismo che ci contraddistingue, sottraendolo all’ideologia PD”. “Per questo – sottolineano Mazzetti e Baldi – vogliamo impegnarci a tutelare alcuni luoghi di cultura della nostra città di Prato. La tutela e il rilancio dei nostri teatri, il Politeama e il Metastasio, veri e propri gioielli, ma anche i piccoli teatri come il Borsi che oggi sopravvive a fatica; i nostri musei come il Palazzo Pretorio e il Pecci. C’è poi un caso che ci sta particolarmente a cuore. Si tratta – spiegano – di un immobile che rappresenta una parte integrante della nostra storia e che a breve sarà alienato all’asta, oltretutto per un valore irrisorio. È il complesso definito “ex convento di San Clemente” che comprende una porzione del complesso conventuale, già ceduto al Comune nel passato e, a suo tempo, parzialmente ricomprato dalle monache. Un edificio cinquecentesco ove ha sede la storica corale Guido Monaco anch’essa parte del patrimonio culturale della nostra città, il cui teatro, tuttora esistente e in uso, fu ricavato nell’antico refettorio delle suore, ove ritroviamo un affresco, sempre di epoca cinquecentesca di Alessio Gemignani. noto autore locale. Dalla documentazione fornita nel bando d’asta reperibile sul sito del comune sembra evidente che tale immobile è stato posto sotto tutela già con atto del 2006, di conseguenza ci chiediamo se, qualora acquistato a scopo speculativo, chi avrà cura che un tale bene rimanga all’uso e alla memoria e sia correttamente valorizzato rendendolo fruibile o comunque preservandolo da ingiurie e dal destino capitato agli affreschi di scuola Tintori, presenti nell’ex ospedale Misericordia e Dolce, che si dicono perduti nella distruzione dello stesso. Sarà nostra premura spingere affinché un governo di Centrodestra si impegni concretamente per la cultura pratese”.