(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025(AGENPARL) – Thu 11 December 2025 PLENARIA DEGLI ESPERTI PER LA SICUREZZA
Comunicato Stampa
Si è svolta oggi a Roma la giornata conclusiva della consueta riunione annuale della rete degli esperti per la sicurezza che ha visto la partecipazione di tutti i dirigenti delle Forze di Polizia in servizio all’estero alla presenza del sottosegretario di Stato al Ministero Dell’interno Nicola Molteni, del sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale Maria Tripodi, del Sig. Capo della Polizia Vittorio PISANI, del Procuratore Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo Giovanni MELILLO, del Segretario Generale del MAECI Riccardo GUARIGLIA ed anche il Segretario Generale di INTERPOL Valdecy URQUIZA ha voluto valorizzare con la sua presenza l’incontro.
E’ stato sottolineato come nel corso del 2025 la cooperazione tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero dell’Interno ha registrato un ulteriore consolidamento: tale sinergia ha permesso di rafforzare una rete sempre più strutturata di relazioni bilaterali e multilaterali, che rappresentano oggi un supporto concreto e strategico alla tutela degli interessi di sicurezza della Repubblica.
All’interno di questo quadro, la rete degli Esperti per la Sicurezza del Dipartimento della Pubblica Sicurezza continua a costituire un elemento cardine della proiezione italiana nei contesti internazionali.
Sono attualmente coperti 50 paesi con accrediti primari e 38 con accrediti secondari, distribuiti in aree caratterizzate da elevata complessità geopolitica. L’attività degli esperti, svolta in scenari mutevoli e spesso ad alta criticità, conferma l’efficacia del modello interforze italiano, fondato su competenze solide, esperienze qualificate e un costante impegno nel creare sinergie operative con attori esteri e organismi internazionali.
L’Italia si conferma un attore credibile e coeso nelle attività di contrasto alla criminalità organizzata transnazionale: lo evidenziano i dati operativi del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che nel 2025 ha portato a compimento 880 estradizioni di criminali ricercati a livello internazionale.
Lo scambio informativo, strumento essenziale nella lotta ai fenomeni transfrontalieri, si è ulteriormente intensificato con 31.000 messaggi veicolati attraverso i sistemi informatici Europol e oltre 150.000 all’interno dei canali Schengen. A ciò si aggiunge l’attività di rintraccio internazionale: 1.545 persone scomparse dall’Italia localizzate all’estero e 739 cittadini italiani segnalati come scomparsi in Europa. Rilevante anche il ruolo svolto nelle 132 indagini per sottrazione internazionale di minori, sviluppate in collaborazione con 28 paesi . Sul fronte delle investigazioni contro la grande criminalità, l’azione interforze e la stretta cooperazione con polizie estere hanno consentito la cattura di 132 latitanti, tra quelli ricercati dalle Autorità italiane all’estero e quelli segnalati dalle Autorità straniere presenti sul territorio nazionale. In ambito Europol, l’Italia si appresta a concludere il biennio al vertice della progettualità EMPACT, finalizzata al contrasto delle principali organizzazioni criminali europee e alla diffusione dell’approccio amministrativo antimafia italiano. I risultati delle 32 azioni operative condotte nell’ambito del programma, giudicati eccellenti, saranno resi noti a livello unionale nel 2026.
La presenza italiana nei Balcani mantiene un ruolo strategico. La Direzione Centrale della Polizia Criminale partecipa a numerosi progetti co-finanziati dalla Commissione Europea, tra cui il programma regionale EU4FAST, con un ufficio distaccato a Sarajevo.
L’iniziativa, dedicata al contrasto dell’immigrazione irregolare e della tratta di esseri umani, ha permesso di realizzare 60 attività operative, trasformando la pianificazione strategica in azioni tangibili sul campo.
Queste attività hanno prodotto un aumento della fiducia reciproca tra gli Stati, una riduzione delle aree grigie in cui le reti criminali agivano indisturbate e un rafforzamento sostanziale del concetto di sicurezza condivisa tra Unione Europea e Balcani occidentali.
I progetti hanno inoltre contribuito allo sviluppo delle competenze in ambito AFIS, OSINT e nelle tecnologie applicate al contrasto della tratta e del traffico di migranti. Progettualità analoghe sono attive anche in Albania, Montenegro e Kosovo.
Sul versante della prevenzione, il coordinamento interforze ha favorito lo svolgimento di pattugliamenti congiunti nelle principali località turistiche di numerosi paesi europei, tra cui Albania, Croazia, Francia, Malta, Montenegro, Polonia, Portogallo e Spagna: in totale sono stati impiegati 124 operatori italiani all’estero e 61 operatori stranieri hanno prestato servizio in Italia, generando un sensibile incremento della percezione di sicurezza nei territori interessati.
Un ulteriore ambito di impegno riguarda la collaborazione con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, soprattutto in relazione a fenomeni criminali complessi e transnazionali.
Particolare attenzione viene rivolta alle proiezioni delle organizzazioni criminali sudamericane verso l’Europa e ai consolidati legami con le mafie italiane, in particolare la ’ndrangheta, che da anni intrattiene rapporti strutturati con gruppi criminali del continente sudamericano.
Ciò rende necessario un approccio multilaterale e integrato che unisca cooperazione di polizia e cooperazione giudiziaria, valorizzando il cosiddetto Sistema Italia, riconosciuto a livello globale come modello d’eccellenza nel contrasto alle organizzazioni mafiose.
In questo quadro si inserisce anche la dimensione multilaterale sviluppata con INTERPOL. Durante l’Assemblea Generale di Marrakesh, l’Italia ha ottenuto un importante riconoscimento con l’elezione del Dirigente Superiore della Polizia di Stato Stefano Carvelli quale delegato regionale per l’Europa nel Comitato Esecutivo dell’Organizzazione.
