
(AGENPARL) – Wed 22 October 2025 Bardi: crisi idrica e contromisure attivate
La relazione del Presidente della Regione Vito Bardi durante la seduta di oggi del Consiglio regionale. Il punto più critico riguarda la diga di Monte Cotugno: siamo vicini alla soglia di riserva di 40 milioni di emetri cubi, al di sotto della quale non sarebbe garantito l’uso potabile.
La Basilicata si trova ad affrontare una crisi idrica di portata eccezionale, non più un’emergenza isolata, ma l’evidenza di un cambiamento climatico profondo che sta ridefinendo gli equilibri ambientali, economici e sociali a livello globale. Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha illustrato oggi, durante la seduta straordinaria del Consiglio regionale, un quadro di severità idrica di livello “elevato” per gli schemi Basento-Agri-Camastra, Vulture-Melfese e Collina Materana, con 44 comuni lucani coinvolti, e una criticità media nel resto del territorio.
La situazione è aggravata dai dati: gli afflussi autunno-invernali 2023-2024 sono stati di soli 21 milioni di metri cubi, l’80% in meno rispetto alla media storica di 110 milioni annui, segnando una rottura nella serie storica dal 1986. L’impatto penalizza la capacità di accumulo dei bacini, estendendo la crisi a zone storicamente stabili, come la Val d’Agri e lo schema del Frida. Le sorgenti lucane, che un tempo coprivano circa il 60% del fabbisogno idropotabile, oggi ne garantiscono appena il 30%. Lo schema del Frida, ad esempio, è passato da quasi 600 litri al secondo a poco più di 300. Il punto più critico riguarda la diga di Monte Cotugno, il più grande invaso artificiale d’Europa in terra battuta. Al 21 ottobre 2025, la diga conteneva circa 40,8 milioni di metri cubi, vicinissima alla soglia di riserva di 40 milioni di metri cubi, al di sotto della quale non sarebbe garantito l’uso potabile. Questo limite mette a serio rischio l’uso agricolo nel Metapontino, in quanto la legge stabilisce la priorità assoluta del consumo umano rispetto agli altri usi, tra cui l’irriguo. Un aggravamento di questa condizione avrebbe un impatto gravissimo, considerando che solo il comparto della fragola genera circa 100 milioni di euro di fatturato.
In risposta alla gravità della situazione e per accelerare la realizzazione delle opere, la Regione Basilicata ha richiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale per deficit idrico e la nomina di un Commissario delegato. Questa misura straordinaria si fonda sull’esperienza positiva del 2024, quando la gestione commissariale permise il ripristino dell’erogazione idropotabile a 140.000 lucani in soli 40 giorni.