
(AGENPARL) – Mon 22 September 2025 FASHION WEEK: FEDERAZIONE MODA ITALIA-CONFCOMMERCIO CHIEDE DETRAZIONI FISCALI SUGLI ACQUISTI NEI NEGOZI DI MODA E UNA GIORNATA NAZIONALE DEDICATA ALLA MODA ITALIANA
GIULIO FELLONI: CALANO I CONSUMI, CHIUDONO I NEGOZI. SERVONO SEGNALI FORTI DAL GOVERNO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
Roma, 22 settembre 2025 – All’avvio della fashion week milanese che porta la moda e Milano sul tetto del mondo, si apre un fronte di preoccupazione sui consumi che stentano a decollare. Una crisi che da congiunturale sembra diventare strutturale. I saldi estivi non hanno dato respiro ai negozi di moda: -5% a luglio e -3,9% ad agosto, confermando il calo già registrato nel primo semestre e quello a doppia cifra (-12%) rilevato dal centro studi di Confcommercio sul 2019.
“Sul mondo della moda – afferma Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio – si sta abbattendo un uragano che travolge ogni anno 6.500 piccole e medie aziende del retail. Questo fenomeno, così forte e repentino, sta indebolendo tutta la struttura della filiera della moda e demotiva l’apertura di nuovi negozi da parte di donne, giovani e imprenditori che vorrebbero iniziare l’esperienza nella vendita a contatto con il cliente”. “È importante – prosegue Felloni – che il governo prenda atto di questa evidenza e intervenga immediatamente con la costituzione di un gruppo di lavoro sul commercio all’interno del Tavolo della Moda presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Servono con urgenza provvedimenti che potrebbero finalmente rilanciare i consumi. Uno di questi, da mettere in atto da subito: la possibilità per il consumatore finale di detrarre dalla propria denuncia dei redditi gli importi relativi agli acquisti di abbigliamento, calzature, accessori, articoli sportivi, tessuti e tessile per la casa effettuati esclusivamente presso i negozi di vicinato. Poter detrarre anche parzialmente le imposte su questa tipologia di acquisti darebbe spazio ad una rinascita dei centri storici, alla riapertura di tante piccole attività che si sono perse in questi anni e ad assumere e formare nuovi collaboratori con indubbi vantaggi per l’economia, la socialità e la sicurezza. L’Italia è un paese che si contraddistingue, rispetto a tutte le altre nazioni, per questa caratteristica peculiare di un diffuso commercio ed è una ricchezza che bisogna assolutamente tutelare”.