(AGENPARL) - Roma, 23 Agosto 2025In una dura reazione alle recenti dichiarazioni dell’ambasciatore britannico in Bosnia-Erzegovina, Julian Reilly, il presidente della Repubblica Serba, Milorad Dodik, ha respinto con forza le critiche del diplomatico. Reilly aveva avvertito Dodik che indire un referendum sulla sentenza del tribunale bosniaco sarebbe stato illegale e minerebbe lo stato di diritto.
Dodik ha risposto con toni accesi, chiedendo pubblicamente: “Da quando l’ambasciatore britannico è diventato interprete della Costituzione e delle leggi e da quando valuta cosa è legale e cosa non lo è?”. Il presidente ha messo in dubbio l’indipendenza del sistema giudiziario bosniaco, affermando che il tribunale è così “indipendente” che l’ambasciatore britannico potrebbe tranquillamente sedere al posto di un giudice o di un pubblico ministero.
Le sue critiche si sono estese alla politica del Regno Unito, accusato di ipocrisia. “Com’è possibile che la Gran Bretagna possa lasciare l’UE con un referendum, che la Scozia possa decidere la sua strada con un referendum, e che tu neghi questo diritto ai serbi della Repubblica Serba?”, ha scritto Dodik su X (ex Twitter).
Dodik ha concluso il suo sfogo affermando che l’ambasciatore Reilly si comporta come un “avvoltoio politico” con un “complesso di potere coloniale”. Ha ribadito che la volontà del popolo serbo è “più forte di qualsiasi imposizione” e che la Repubblica Serba non accetterà di essere trattata come una colonia.
