
(AGENPARL) – Thu 31 July 2025 Cultura pace, in Toscana legge varata a unanimità da Consiglio. Giani:
“Norma di civiltà”
Scritto da Sara Ghilardi, giovedì 31 luglio 2025
“Si vis pacem, para pacem” La Regione Toscana si è dotata di una
propria legge, adottata all’unanimità nella seduta del Consiglio Regionale
del 30 luglio, che ha l’obiettivo di promuovere la cultura della pace, la
solidarietà, e il dialogo tra popoli e culture.
Una legge che arriva in un momento cruciale, caratterizzato da conflitti
cruenti, da intolleranza diffusa, dal dilagare di individualismi e
settarismi.
Attraverso la legge la Regione Toscana riconosce la pace e lo sviluppo
quali diritti fondamentali della persona e dei popoli, in coerenza con i
principi della Costituzione italiana e del diritto internazionale, ed
intende promuovere la cultura della pace, della non violenza e del rispetto
attraverso l’educazione e il dialogo, in collaborazione con istituzioni
scolastiche, enti locali, associazioni della società civile, comunità
religiose.
“Una legge di civiltà – ha commentato il presidente Giani- Ringrazio il
Consiglio regionale, unanime nella difesa di un principio fondamentale che
si associa ai valori fondanti della nostra Costituzione. E’ un segnale che
dalla Toscana vuole ispirare la politica nazionale e internazionale in un
momento difficilissimo caratterizzato da conflitti e violazioni dei diritti
umani. “Si vis pacem, para pacem” è un messaggio che facciamo nostro a
significare l’importanza di agire e di mettere in atto politiche concrete
su questo tema.
La Toscana terra di diritti e patria dell’Umanesimo è orgogliosa di
contribuire a diffondere la cultura della pace”.
La legge ribadisce l’ormai consueto appuntamento con il Meeting dei diritti
umani, evento che ogni anno a dicembre, in occasione dell’anniversario
della dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo, coinvolge migliaia di
ragazze e ragazzi.
Inoltre la legge riconosce e valorizza il ruolo di Rondine Cittadella della
Pace, della cui Fondazione la Regione è socio fondatore, omaggiata proprio
di recente dalla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella
che lo scorso 6 giugno ha accolto i giovani all’arrivo della marcia della
pace. La realtà del borgo in provincia di Arezzo rappresenta un’eccellenza
in questo ambito, il “metodo Rondine” per la trasformazione creativa
dei conflitti e la pacifica convivenza delle studentesse e degli studenti
provenienti da paesi in conflitto ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti,
sia nazionali (ad esempio da parte del Ministero dell’Educazione e del
Merito) che internazionali.