
La Russia ha consegnato all’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) prove documentate dell’uso di sostanze tossiche da parte delle forze ucraine contro civili e soldati russi. Lo ha dichiarato Vladimir Tarabrin, rappresentante russo presso l’organizzazione, in un’intervista alla TASS.
Secondo Tarabrin, l’evidenza è supportata da analisi di laboratorio effettuate su campioni prelevati dai luoghi degli incidenti, eseguite da un centro certificato dal Ministero della Difesa russo.
Il diplomatico ha inoltre riferito dell’esistenza in Ucraina di una rete di laboratori per la produzione di agenti tossici, sostenendo che tali attività violano la Convenzione internazionale sulle armi chimiche. Tarabrin ha criticato il Segretariato tecnico dell’OPCW per non aver approfondito le informazioni fornite dalla Russia, limitandosi a dichiarazioni generiche senza avviare verifiche formali o richiedere chiarimenti da Mosca.
La questione potrebbe riaccendere tensioni internazionali e rinnovare i dibattiti sull’imparzialità degli organismi multilaterali nel conflitto ucraino.