
(AGENPARL) – Fri 18 July 2025 Comunicato stampa
La classifica della propensione al risparmio delle famiglie nelle province italiane
Propensione al risparmio: sul podio tre province piemontesi
Biellesi in testa da cinque anni
Crotonesi, i risparmiatori più in difficoltà
Peggiora solo in 4 province su 107 nel 2023 rispetto al pre-Covid
Roma, 18 luglio 2025 – Un quarto del risparmio complessivo degli italiani maturato nel 2023 si concentra a Milano (11,55%), Roma (7,50%) e Torino (5,52%). Ma la propensione delle famiglie a risparmiare parte del proprio reddito disponibile è più alta a Biella (15,51%), Asti (13,64%) e Vercelli (13,62%) rispetto alla media nazionale dell’8,27%. Sul fronte opposto di questa classifica, a fare più fatica ad accantonare una quota delle proprie entrate sono i cittadini di Trapani (4,79%), Siracusa (4,66%) e Crotone (4,63%). Nel complesso la predisposizione dei connazionali a mettere denaro da parte risulta maggiore nelle province che presentano, da un lato, un’incidenza maggiore di laureati e di anziani e, dall’altro, un nucleo familiare più ristretto rispetto alla media nazionale.
È quanto emerge da un’analisi realizzata da Unioncamere e dal Centro Studi Guglielmo Tagliacarne che quantifica il risparmio delle famiglie consumatrici e la relativa loro propensione al risparmio a livello provinciale nel 2023.
“La geografia territoriale del risparmio fa emergere un quadro composito. Nel complesso le aree metropolitane risparmiano di più, concentrando il 40% della grandezza (Milano, Roma, Torino, Bologna e Genova da sole fanno il 32,4%) anche per la dimensione demografica. Lo ha detto Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne che ha aggiunto “tuttavia è la provincia minore a rappresentare ancora sotto molti versi il territorio più parsimonioso: nelle prime dieci posizioni per propensione al risparmio troviamo tutte realtà medio-piccole.” Inoltre, “nelle prime 20 province per tasso di incremento del risparmio tra 2019-23 – ha aggiunto Esposito- ci sono tutte realtà della provincia minore, tra cui ben otto del Mezzogiorno, con variazioni superiori alla media italiana. Questo riflette probabilmente anche una maggiore percezione del clima di incertezza che induce le famiglie ad essere più caute, accantonando una parte del proprio reddito a scopo precauzionale.”
L’identikit delle province che risparmiano di più
Nel complesso la propensione a risparmiare si presenta più elevata nelle province che hanno: una quota di laureati superiore alla media (8,8% contro il 7,9% delle province meno istruite); un indice di vecchiaia – che misura il rapporto fra popolazione over 64 e quella under 15 – più alto della media nazionale (8,4% contro l’8,2% di quelle con un indice più basso della media italiana); un numero medio di componenti della famiglia sotto la media nazionale (9,1% contro il 7,5% di quelle con un numero di componenti sopra la media nazionale). E performano meglio anche le città metropolitane rispetto alle province (8,4% contro l’8,2%).
…ma alcune “accantonano” meno di quanto potrebbero
Tuttavia, in 15 province, oltre la metà delle quali situate nel Triveneto, i cittadini pur mostrando un reddito pro-capite superiore alla media nazionale, presentano una propensione al risparmio inferiore. In dieci casi su quindici si tratta di province con una dimensione demografica e un livello di anzianità superiore alla media. Roma, in particolare, costituisce un esempio rappresentativo, con un reddito disponibile pro-capite superiore del 14,1% a fronte di una propensione al risparmio inferiore del 6,3% rispetto alla media nazionale. Ma piuttosto rilevanti sono anche i casi di Bolzano, con un reddito disponibile di oltre il 39% superiore alla media nazionale e una propensione al risparmio di quasi il 14% inferiore sempre alla media nazionale e di Cagliari (rispettivamente +4% e -36%).
mentre l’incertezza spinge altre ad una maggiore prudenza
In altre 18 province, di cui sei del Sud, invece, l’attuale complessità economica sembra spingere gli abitanti ad una maggiore “prudenza” ed a fare, in via precauzionale, uno sforzo aggiuntivo per mettere da parte un piccolo gruzzoletto di “salvataggio”, pur disponendo di minori entrate. In queste province, infatti, il reddito pro-capite risulta essere inferiore alla media italiana a fronte di una propensione al risparmio più elevata rispetto al dato nazionale. Sono province che nel complesso appaiono molto piccole (con circa 311.000 abitanti in media), in 16 casi su 18 presentano un livello di anzianità della popolazione superiore alla media nazionale e in 12 casi un livello di scolarità inferiore al dato Italia. Tra tutte Asti si distingue per una propensione al risparmio del 65% superiore alla media nazionale nonostante un reddito disponibile di circa il 7% inferiore. Un ulteriore esempio proviene dalla confinante Alessandria che, nonostante un reddito pro-capite leggermente inferiore alla media nazionale, riesce ad avere una capacità di risparmiare superiore di quasi il 50% dalla media nazionale. Importante anche il risultato che riesce a conseguire una realtà del Sud: Avellino con un -29% in termini di reddito e un +26% di propensione al risparmio.
Piemonte, prima per vocazione al risparmio
Il Piemonte con l’11,2% è in cima alla graduatoria regionale della propensione al risparmio delle famiglie nel 2023, collocando ben cinque delle sue province nelle prime dieci posizioni. Oltre al podio conquistato da Biella, Asti e Vercelli, troviamo, infatti, al quinto posto della classifica provinciale Alessandria e al decimo Novara. A seguire a livello regionale, con una propensione al risparmio a doppia cifra, troviamo la Lombardia con il 10,9%, la Liguria e l’Emilia-Romagna con il 10,3%.
Propensione al risparmio, peggiora solo in 4 province nel 2023 rispetto al pre-Covid
In 103 province italiane su 107 la propensione al risparmio resta nel 2023 superiore al 2019 (8,3% contro 7,5%). A fare eccezione sono Isernia (9,3% contro 9,4%%), Pavia (12,0% contro 12,1%), Cremona (l’11,9% contro 12,1%), e Lodi (10,8% contro 11,0%).
Biella in vetta da cinque anni, Gorizia scala 14 posizioni tra il 2019 e il 2023
E’ Biella la città che svetta stabilmente da cinque anni nella classifica provinciale della propensione al risparmio degli italiani. Ma, tra il 2019 e il 2023, ci sono anche diverse province che mostrano una significativa dinamicità. A guadagnare più posizioni sono Gorizia, che scala 14 gradini della graduatoria portandosi al 58esimo posto. Seguono parimerito recuperando 12 posizioni, Lucca (36esimo posto), Udine (48 esimo), Trieste (50 esimo), Oristano (83esimo). Sul fronte opposto Caltanissetta perde 16 posizioni scivolando al 95 esimo posto, Isernia 11 posizioni portandosi al 32 esimo posto e, parimerito, Enna e Messina retrocedono di 10 posizioni collocandosi rispettivamente all’86esimo e al 98 esimo posto.
Lombardia, la “roccaforte” del risparmio delle famiglie italiane
Il Settentrione catalizza quasi i due terzi del risparmio accumulato dagli italiani nel 2023, trainato dal Nord ovest con il 41,2%. Soltanto la Lombardia ne detiene il 27,1%. Seguono Emilia-Romagna 11,0% e Piemonte (10,7%). Anche per questo a livello provinciale, la top ten è interamente occupata da province settentrionali ad eccezione di Roma (al secondo posto con il 7,5%) e di Napoli (al quinto posto 2,8%).
Graduatoria delle regioni italiane rispetto alla propensione al risparmio e variazioni di posizioni rispetto al 2019. Anno 2023
POS REGIONE PROPENSIONE AL RISPARMIO % VARIAZIONE POSIZIONI RISPETTO AL 2019 POS REGIONE PROPENSIONE AL RISPARMIO % VARIAZIONE POSIZIONI RISPETTO AL 2019
1 Piemonte 11,2 0 15 Abruzzo 5,8 0
2 Lombardia 10,9 0 16 Molise 5,7 0
3 Emilia-Romagna 10,3 -1 17 Puglia 5,4 0
4 Liguria 10,3 1 18 Calabria 4,6 -1
5 Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste8,3 0 19 Sardegna 4,5 -1
6 Veneto 8,1 -1 20 Sicilia 4,5 2
7 Toscana 8,1 1
8 Friuli-Venezia Giulia 7,7 0 1 Nord-ovest 10,9 0
9 Marche 7,5 0 2 Nord-est 8,8 0
10 Lazio 7,2 0 3 Centro 7,5 0
11 Trentino-Alto Adige/Südtirol 6,9 0 4 Sud e Isole 5,2 0
12 Umbria 6,4 0
13 Basilicata 6,0 -1 Italia 8,3
14 Campania 5,9 1
Fonte: Elaborazioni su dati Unioncamere-Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne
Graduatoria delle regioni italiane rispetto all’ammontare del risparmio e incidenza percentuale. Anno 2023. Dati in milioni di euro
POS REGIONE AMMONTARE DEL RISPARMIO % SUL TOTALE ITALIA POS REGIONE AMMONTARE DEL RISPARMIO % SUL TOTALE ITALIA
1 Lombardia 29.579,70 27,1 15 Calabria 1.358,17 1,2
2 Emilia-Romagna 11.983,27 11,0 16 Sardegna 1.354,81 1,2
3 Piemonte 11.649,50 10,7 17 Umbria 1.187,90 1,1
4 Lazio 9.632,13 8,8 18 Basilicata 560,07 0,5
5 Veneto 9.440,00 8,7 19 Molise 302,16 0,3
6 Toscana 6.925,98 6,4 20 Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste257,05 0,2
7 Campania 5.477,39 5,0
8 Liguria 3.902,32 3,6 1 Nord-ovest 45.388,56 41,6
9 Sicilia 3.659,26 3,4 2 Nord-est 25.687,93 23,6
10 Puglia 3.608,76 3,3 3 Centro 20.196,57 18,5
11 Marche 2.450,56 2,2 4 Sud e Isole 17.775,84 16,3
12 Friuli-Venezia Giulia 2.172,30 2,0
13 Trentino-Alto Adige/Südtirol 2.092,37 1,9 Italia 109.048,90 100,00
14 Abruzzo 1.455,22 1,3
Fonte: Elaborazioni su dati Unioncamere-Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne
Graduatoria delle province italiane rispetto alla propensione al risparmio e variazioni di posizioni rispetto al 2019. Anno 2023
POS PROVINCIA PROPENSIONE AL RISPARMIO % VARIAZIONE POSIZIONI RISPETTO AL 2019 POS PROVINCIA PROPENSIONE AL RISPARMIO % VARIAZIONE POSIZIONI RISPETTO AL 2019
1 Biella 15,5 0 55 Padova 8,0 0
2 Asti 13,6 4 56 Arezzo 7,9 2
3 Vercelli 13,6 -1 57 Trento 7,8 2
4 Modena 12,6 4 58 Gorizia 7,8 14
5 Alessandria 12,4 -2 59 Foggia 7,8 -2
6 Varese 12,1 3 60 Roma 7,7 4
7 Piacenza 12,0 0 61 Vibo Valentia 7,7 -8
8 Pavia 12,0 -3 62 Pesaro e Urbino 7,6 3
9 Cremona 11,9 -5 63 Massa-Carrara 7,5 -9
10 Novara 11,8 0 64 Macerata 7,5 -1
11 Cuneo 11,5 5 65 Caserta 7,4 -9
12 Milano 11,5 1 66 Rieti 7,3 -5
13 Genova 11,3 -1 67 Pordenone 7,3 7
14 Como 11,3 1 68 Venezia 7,3 2
15 Reggio nell’Emilia 11,2 2 69 Prato 7,2 -2
16 Lecco 11,1 -2 70 Bolzano / Bozen 7,1 -2
17 Lodi 10,8 -6 71 Lecce 7,1 -2
18 Bologna 10,7 2 72 Ascoli Piceno 7,0 6
19 Torino 10,7 0 73 Terni 6,9 4
20 Brescia 10,4 4 74 Salerno 6,9 -3
21 Avellino 10,4 -3 75 Chieti 6,9 -9
22 Bergamo 10,4 0 76 Grosseto 6,9 -3
23 Parma 9,8 7 77 Fermo 6,9 -2
24 Ravenna 9,8 5 78 Matera 6,8 8
25 Potenza 9,7 -2 79 Napoli 6,7 2
26 Imperia 9,5 -1 80 Taranto 6,7 4
27 Mantova 9,5 -1 81 Cosenza 6,5 -1
28 Belluno 9,5 5 82 Perugia 6,5 5
29 Benevento 9,4 3 83 Oristano 6,4 12
30 Sondrio 9,4 4 84 Livorno 6,4 8
31 Monza e della Brianza 9,3 -3 85 Latina 6,4 8
32 Isernia 9,3 -11 86 Enna 6,4 -10
33 Savona 9,2 -6 87 Viterbo 6,4 -2
34 Verbano-Cusio-Ossola 9,0 -3 88 Barletta-Andria-Trani 6,4 6
35 Firenze 8,9 6 89 Nuoro 6,4 7
36 Lucca 8,8 12 90 Agrigento 6,3 -8
37 Rimini 8,8 6 91 Pescara 6,3 -2
38 Ferrara 8,8 -1 92 Reggio Calabria 6,3 -9
39 Ancona 8,7 3 93 Bari 6,3 4
40 Verona 8,6 0 94 Brindisi 6,2 4
41 L’Aquila 8,5 -6 95 Caltanissetta 6,2 -16
42 La Spezia 8,4 -6 96 Catanzaro 6,2 -6
43 Campobasso 8,4 -4 97 Teramo 6,1 -6
44 Vicenza 8,4 5 98 Messina 6,1 -10
45 Frosinone 8,4 -7 99 Sud Sardegna 5,6 0
46 Valle d’Aosta / Vallée d’Aoste8,3 -2 100 Sassari 5,4 3
47 Siena 8,2 -1 101 Cagliari 5,3 1
48 Udine 8,2 12 102 Palermo 5,2 -2
49 Treviso 8,2 3 103 Catania 5,0 -2
50 Trieste 8,1 12 104 Ragusa 4,9 3
51 Rovigo 8,0 -6 105 Trapani 4,8 0
52 Forlì-Cesena 8,0 -1 106 Siracusa 4,7 0
53 Pisa 8,0 -3 107 Crotone 4,6 -3
54 Pistoia 8,0 -7 Italia 8,3
Fonte: Elaborazioni su dati Unioncamere-Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne
Graduatoria delle province italiane rispetto all’ammontare del risparmio e incidenza percentuale. Anno 2023. Dati in milioni di euro
POS PROVINCIA AMMONTARE DEL RISPARMIO % SUL TOTALE ITALIA POS PROVINCIA AMMONTARE DEL RISPARMIO % SUL TOTALE ITALIA
1 Milano 12.597,0 11,6 55 Cosenza 508,8 0,5
2 Roma 8.174,1 7,5 56 Lodi 499,2 0,5
3 Torino 6.014,7 5,5 57 Siena 493,3 0,5
4 Bologna 3.070,3 2,8 58 Vercelli 490,7 0,4
5 Napoli 3.035,5 2,8 59 Pistoia 487,0 0,4
6 Brescia 2.997,8 2,7 60 Livorno 483,9 0,4
7 Bergamo 2.745,8 2,5 61 Macerata 480,6 0,4
8 Genova 2.475,1 2,3 62 Avellino 466,1 0,4
9 Varese 2.428,4 2,2 63 Taranto 462,1 0,4
10 Monza e della Brianza 2.396,0 2,2 64 Trieste 460,7 0,4
11 Firenze 2.320,8 2,1 65 Cagliari 459,2 0,4
12 Modena 2.229,2 2,0 66 Prato 455,9 0,4
13 Verona 1.973,4 1,8 67 Belluno 453,8 0,4
14 Padova 1.794,4 1,6 68 Frosinone 439,8 0,4
15 Vicenza 1.789,7 1,6 69 Chieti 430,8 0,4
16 Cuneo 1.670,9 1,5 70 Imperia 420,5 0,4
17 Treviso 1.664,8 1,5 71 Sassari 391,8 0,4
18 Como 1.557,5 1,4 72 La Spezia 382,4 0,4
19 Reggio nell’Emilia 1.533,0 1,4 73 Reggio Calabria 382,0 0,4
20 Venezia 1.429,1 1,3 74 Potenza 375,1 0,3
21 Pavia 1.360,0 1,2 75 L’Aquila 371,7 0,3
22 Bari 1.292,3 1,2 76 Sondrio 366,0 0,3
23 Parma 1.207,5 1,1 77 Pescara 356,9 0,3
24 Alessandria 1.094,6 1,0 78 Barletta-Andria-Trani 353,6 0,3
25 Bolzano / Bozen 1.078,8 1,0 79 Rovigo 334,9 0,3
26 Trento 1.013,6 0,9 80 Agrigento 322,0 0,3
27 Salerno 1.008,6 0,9 81 Grosseto 314,7 0,3
28 Udine 971,0 0,9 82 Viterbo 307,5 0,3
29 Palermo 969,2 0,9 83 Teramo 295,8 0,3
30 Novara 928,2 0,9 84 Verbano-Cusio-Ossola 291,5 0,3
31 Ravenna 927,7 0,9 85 Brindisi 283,3 0,3
32 Lecco 913,6 0,8 86 Terni 282,1 0,3
33 Perugia 905,8 0,8 87 Trapani 281,0 0,3
34 Cremona 884,5 0,8 88 Ascoli Piceno 275,4 0,3
35 Ancona 838,6 0,8 89 Massa-Carrara 275,4 0,3
36 Mantova 833,9 0,8 90 Catanzaro 262,8 0,2
37 Piacenza 819,2 0,8 91 Siracusa 258,1 0,2
38 Lucca 799,7 0,7 92 Valle d’Aosta / Vallée d’Aoste257,0 0,2
39 Forlì-Cesena 786,8 0,7 93 Benevento 248,8 0,2
40 Catania 771,9 0,7 94 Fermo 233,6 0,2
41 Pisa 731,6 0,7 95 Sud Sardegna 226,5 0,2
42 Caserta 718,4 0,7 96 Campobasso 211,6 0,2
43 Rimini 708,3 0,6 97 Caltanissetta 208,2 0,2
44 Lecce 708,0 0,6 98 Gorizia 202,1 0,2
45 Ferrara 701,3 0,6 99 Ragusa 201,3 0,2
46 Savona 624,3 0,6 100 Matera 185,0 0,2
47 Pesaro e Urbino 622,4 0,6 101 Nuoro 151,3 0,1
48 Biella 579,8 0,5 102 Rieti 148,6 0,1
49 Asti 579,2 0,5 103 Oristano 126,0 0,1
50 Arezzo 563,7 0,5 104 Vibo Valentia 113,6 0,1
51 Latina 562,1 0,5 105 Enna 110,9 0,1
52 Pordenone 538,6 0,5 106 Crotone 90,9 0,1
53 Messina 536,7 0,5 107 Isernia 90,5 0,1
54 Foggia 509,5 0,5 Italia 109.048,9 100,0
Fonte: Dati Unioncamere-Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne
Le province con una propensione al risparmio superiore alla media nazionale e un reddito disponibile procapite inferiore alla media nazionale. Valori espressi in differenza percentuale rispetto alla media nazionale. Anno 2023
DIFFERENZA PERCENTUALE RISPETTO ALLA MEDIA NAZIONALE
PROPENSIONE AL RISPARMIO REDDITO DISPONIBILE
Novara 42,7 -2,4
Asti 65,0 -7,0
Alessandria 49,5 -1,2
Imperia 15,3 -5,8
La Spezia 2,1 -5,2
Pavia 44,7 -4,6
Cremona 43,4 -4,8
Mantova 14,6 -3,7
Ancona 5,2 -4,9
Frosinone 1,1 -31,3
Benevento 13,6 -32,3
Avellino 25,8 -28,6
L’Aquila 2,9 -21,5
Campobasso 1,3 -21,0
Potenza 17,7 -25,1
Isernia 12,1 -12,0
Lodi 30,9 -10,1
Verbano-Cusio-Ossola 9,1 -5,7
Fonte: Dati Unioncamere-Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne
Le province con una propensione al risparmio inferiore alla media nazionale e un reddito disponibile procapite superiore alla media nazionale. Valori espressi in differenza percentuale rispetto alla media nazionale. Anno 2023
DIFFERENZA PERCENTUALE RISPETTO ALLA MEDIA NAZIONALE
PROPENSIONE AL RISPARMIO REDDITO DISPONIBILE
Bolzano / Bozen -14,0 39,4
Trento -5,4 12,4
Treviso -0,5 5,2
Venezia -11,4 6,9
Padova -3,9 9,6
Udine -0,4 4,7
Trieste -1,6 11,3
Forlì-Cesena -3,2 12,0
Pesaro e Urbino -7,9 5,9
Livorno -22,5 5,8
Siena -0,3 4,0
Roma -6,3 14,1
Cagliari -35,7 4,3
Pordenone -11,3 8,1
Prato -12,6 8,3
Fonte: Dati Unioncamere-Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne