
(AGENPARL) – Wed 09 July 2025 PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI
BOLZANO
STAATSANWALTSCHAFT
BEIM LANDESGERICHT
BOZEN
Piazza del Tribunale n. 1 – Gerichtsplatz Nr. 1
39100 BOLZANO – 39100 BOZEN
Nr. 7/2025 Procura/Staatsanwaltschaft
COMUNICATO STAMPA
In relazione alla morte sospetta di un
bambino dell’età di tre anni avvenuta in data
26 dicembre 2024 si comunica quanto
segue:
PRESSEMITTEILUNG
Hinsichtlich des verdächtigen Todes eines
dreijährigen Kindes, der sich am 26. Dezember
2024 ereignet hatte, wird hiermit Folgendes
bekannt gegeben.
Il procedimento nasce da una C.N.R. d.d. 24
dicembre 2024 dei Carabinieri intervenuti la
sera del giorno precedente presso
l’abitazione della famiglia del minore a
seguito di un incidente.
Genanntes Verfahren wurde von einer Mitteilung
der Nachricht über eine strafbare Handlung vom
Dezember
seitens
Carabinieribeamten ausgelöst, die am Abend des
vorhergehenden Tages nach einem Unfall bei der
Wohnung der Familie des Minderjährigen
eingeschritten waren.
Aufgrund des ernsthaften Krankheitsbildes
wurde der Minderjährige auf die Intensivstation
des Bozner Krankenhauses verlegt, wo er
diagnostischen
Tests
eingehenden
medizinischen
Untersuchungen
unterzogen
wurde.
Die behandelnden Ärzte stellten mehrere
Verletzungen fest, die das Kind bereits vor der
am Abend vom 23. Dezember erlittenen
Kopfverletzung zugezogen hatte. Sie vertraten
die Auffassung, dass diese nicht auf einen
zufälligen Sturz zurückzuführen seien, sondern
wahrscheinlich
durch
Schläge
Misshandlungen verursacht worden seien.
Aus diesem Grund wurden ungehend gründliche
Ermittlungen eingeleitet, wobei die Mutter des
Kindes, die zum Zeitpunkt des Vorfalls
anwesend war, in das Register für die
Nachrichten
über
strafbare
Handlungen
eingetragen
wurde.
Außerdem
wurden
Verwandte, Nachbarn, Lehrer und Ärzte, die das
Kind behandelt hatten, als Auskunftspersonen
befragt. Keiner von ihnen berichtete von
Verdachtsvorfällen.
des Leichnams des Kindes in Anwesenheit der
Verteidigung und des von dieser bestellten
Parteisachverständigen vorgenommen.
beauftragte Gerichtsmediziner gab in seinem
schweres
Schädel-Hirn-Trauma
ausgedehnten subduralen Blutungen“ als
A causa della gravità del quadro clinico, il
minore veniva trasferito presso il reparto di
terapia intensiva dell’Ospedale di Bolzano,
dove è stato sottoposto ad accertamenti
diagnostici
valutazioni
mediche
approfondite.
I medici curanti riscontravano molteplici
lesioni anche antecedenti a quelle alla testa
riportate la sera del 23 dicembre e
ritenevano che esse non potessero essere
riconducibili ad una caduta accidentale ma
verosimilmente provocate da percosse e
maltrattamenti.
Per tale motivo venivano avviate
immediatamente le attività di indagine
approfondite, con iscrizione nel registro
degli indagati della madre del minore
presente al momento del fatto, audizione di
parenti, vicini di casa, insegnanti e medici
che avevano avuto in cura il minore,
nessuno dei quali ha riferito fatti sospetti.
l’esame autoptico sulla salma del bambino
in contraddittorio con la difesa ed il
consulente di parte da essa nominato. Il
medico legale incaricato indicava, nella
causa della morte “un grave traumatismo
cranio-encefalico con ampio sanguinamento
sottodurale”, potendo altresì escludere
“l’ipotesi di una morte avvenuta per asfissia
meccanica violenta”.
Nel mese di aprile il patologo incaricato
dalla procura ha depositato la propria
relazione attestando che la causa biologica e
i mezzi della morte di HUSSAIN
Muhammad sono da ricondurre alle
“conseguenze fisiopatologiche terminali di
un gravissimo traumatismo contusivo
cranio-encefalico
caratterizzato
dalla
formazione di una vasta emorragia
subdurale acuta biemisferica complicatasi
con arresto cardiaco extraospedaliero
(OHCA), ipertensione endocranica, ipossia
ed evoluzione verso un quadro di morte
encefalica”. Dalla relazione si evince inoltre
che la complessità del quadro contusivo
cranio encefalico “depone chiaramente per
un’origine
traumatica
fatto,
cronologicamente collocabile nel tempo
immediatamente antecedete all’intervento
del servizio di emergenza medica”.
In ordine alla dinamica dei fatti, il patologo
ha accertato come i rilievi traumatici cranioencefalici “risultino del tutto compatibili
con una dinamica che può concretizzarsi in
caso di impatto ad alta energia della
regione frontale del cranio contro mezzi
fisici rigidi con successiva caduta
all’indietro a terra ed impatto al suolo con
la regione occipitale del capo”, mentre le
numerose lesività esterne presenti sul corpo
della vittima erano in larga parte di certa
natura iatrogena e quindi conseguenza degli
interventi di soccorso in occasione
dell’incidente. Le rimanenti lesioni rilevate
erano tutte di lieve entità e compatibili con
piccoli traumi occorsi durante le attività
tipiche dell’età infantile. In definitiva, il
medico legale ha escluso tracce di
maltrattamenti sul corpo del minore.
Sulla scorta dei numerosi elementi raccolti
nell’ambito dell’attività di indagine tutti
coerenti nel senso che le lesioni riportate dal
minore, che ne hanno causato la morte,
erano frutto di un tragico incidente, la
procura ha ravvisato l’infondatezza della
notitia criminis e formulato richiesta di
archiviazione non essendo emersi elementi
di maltrattamento e nemmeno profili di
colpa in capo alla persona sottoposta alle
indagini.
Todesursache an, wobei „die Hypothese eines
gewaltsamen mechanischen Erstickungstodes“
auch auszuschließen war.
Im April legte der von der Staatsanwaltschaft
beauftragte Pathologe seinen Bericht vor, in dem
er feststellte, dass die biologische Ursache und
die Art des Todes von HUSSAIN Muhammad
auf die „terminalen pathophysiologischen
Folgen eines sehr schweren Schädel-HirnTraumas, das durch die Bildung einer großen
akuten bihemisphärischen subduralen Blutung
gekennzeichnet
durch
einen
außerklinischen
Herzstillstand
(OHCA),
endokraniale Hypertonie, Hypoxie und die
Entwicklung zum Hirntod kompliziert war“
zurückzuführen sind. Gemäß dem Bericht lässt
sich die Komplexität der Schädel-Hirn-Prellung
„als
eindeutiger
Hinweis
einen
traumatischen
Ursprung
Vorfalls
interpretieren, der zeitlich unmittelbar vor dem
Eingreifen des Rettungsdienstes liegt“.
Was die Rekonstruktion des Unfallhergangs
anbelangt, stellte der Pathologe fest, dass die
Schädel-Hirn-Trauma-Befunde „voll und ganz
mit einer Dynamik vereinbar sind, die bei einem
energiereichen
Aufprall
vorderen
Schädelregion gegen starre physische Mittel mit
anschließendem Rückwärtssturz auf den Boden
und Aufprall auf die Hinterhauptsregion des
Kopfes auftreten kann„, während die zahlreichen
äußeren Verletzungen am Körper des Opfers
größtenteils von gewisser iatrogener Natur und
somit eine Folge der Rettungseinsätze während
des Unfalls waren. Die übrigen festgestellten
Verletzungen waren allesamt geringfügig und
entsprachen kleineren Traumata, die bei
typischen Kinderaktivitäten auftreten. Letztlich
schloss der Gerichtsmediziner Spuren von
Misshandlungen am Körper des Minderjährigen
Aufgrund der zahlreichen im Laufe der
Ermittlungen gesammelten Informationen, die
alle darauf hindeuten, dass die Verletzungen, die
das Kind erlitten hat und die zu seinem Tod
geführt haben, auf einen tragischen Unfall
zurückzuführen sind, hielt die Staatsanwaltschaft
die Notitia criminis für unbegründet und
beantragte die Archivierung des Strafverfahrens,
da bei der Person, die den Erhebungen
unterworfen ist, keine Anzeichen für eine
Misshandlung oder gar ein Schuldprofil
festgestellt werden konnten.