
(AGENPARL) – Sat 05 July 2025 Un gesto vile, codardo, disumano. Così è stato definito l’orribile atto
che ha portato alla morte di Bruno, cane da soccorso di razza
Bloodhound, unico in Italia per addestramento e capacità operative.
Secondo quanto riportato da comunicati stampa .
Bruno è stato ucciso a Taranto dopo aver ingerito un wurstel imbottito
di chiodi, lanciato all’interno della struttura dove viveva e operava.
A trovarlo, la mattina di venerdì 4 luglio, è stato il suo conduttore e
compagno di missioni, Arcangelo Caressa, direttore tecnico nazionale del
settore cinofilia dell’Endas. Bruno non era un cane qualunque. Aveva
salvato nove persone disperse, ricevuto riconoscimenti istituzionali e
l’ammirazione della presidente
del Consiglio, che lo aveva incontrato e premiato per il suo coraggio.
La sua morte ha lasciato un vuoto profondo non solo nella squadra
cinofila, ma in tutta la comunità.
La Guardia Nazionale Ambientale, tramite il dirigente generale del
settore Fondamentale Niccolò Francesconi, esprime profonda amarezza per
l’ accaduto e ribadisce l’urgenza di interventi legislativi severi
contro chi mette in pericolo la vita degli animali e, indirettamente,
anche quella dei cittadini e dei bambini.
Purtroppo, non si tratta di un caso isolato. Da anni, come Guardia
Nazionale Ambientale, denunciamo la diffusione di esche avvelenate o
modificate – come wurstel con chiodi o vetri – disseminate in
parchi, giardini e aree pubbliche. Questi atti non solo causano la morte
atroce di animali innocenti, ma rappresentano un grave pericolo per i
bambini e per chiunque frequenti quegli spazi.
Chi compie simili gesti è un pericolo sociale. È necessario che il
legislatore intervenga con norme più severe, che prevedano pene certe e
dissuasive per chi utilizza bocconi avvelenati o trappole letali.
La morte di Bruno deve diventare un simbolo di cambiamento, un punto di
svolta per una società che non può più tollerare simili barbarie. La sua
dedizione, il suo coraggio e il suo sacrificio non devono essere
dimenticati, ma trasformati in azione concreta per proteggere chi non ha
voce.
Guardia Nazionale Ambientale
Dirigente Generale Settore Fondamentale
Dott. Niccolò Francesconi