
(AGENPARL) – Sat 21 June 2025 (ACON) Tolmezzo, 21 giu – Il teatro Candoni di Tolmezzo ha
accolto l’iniziativa promossa da Diamo peso al benessere, un
evento che ha messo al centro il tema della salute come percorso
condiviso e culturale, e non solo sanitario. Il progetto, attivo
da oltre vent’anni, ha trovato nella Carnia terreno fertile per
proporre una nuova visione di benessere, fondata sulla centralit?
della persona, il valore delle relazioni e la responsabilit?
collettiva. L’incontro, sostenuto dai comuni della Conca
tolmezzina e da realt? associative locali come Acat Carnica, ha
rappresentato un importante momento di riflessione pubblica tra
istituzioni, mondo associativo, cittadini e operatori del settore.
“Questa iniziativa dimostra quanto sia importante sostenere
percorsi che mettono la persona al centro – ha dichiarato Mauro
Bordin, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia
Giulia, che non ha voluto mancare all’appuntamento -. Non
possiamo pi? pensare alla salute solo in termini ospedalieri: ?
fondamentale creare contesti sociali dove ognuno possa sentirsi
accolto, ascoltato e valorizzato. Progetti come questo
rappresentano un esempio concreto di welfare comunitario”.
Sul palco, dopo i saluti istituzionali dell’assessore alle
politiche sociali Mario Antonio Zamolo e del direttore del Ddsm
di Udine Marco Bertoli, sono intervenute Cristiana Ardoino,
Presidente di Diamo peso al benessere, e Anita Cacitti,
responsabile scientifica del progetto. Le due referenti hanno
illustrato il percorso intrapreso in Carnia, i risultati ottenuti
nei gruppi di self-empowerment gi? attivati a Tolmezzo e le
prossime tappe di un lavoro che punta a restituire protagonismo
ai cittadini nel processo di costruzione del proprio benessere.
“Il valore di questo progetto sta nel fatto che non ? calato
dall’alto, ma nasce da un dialogo autentico con il territorio –
ha aggiunto Bordin -. Il ruolo delle istituzioni ? accompagnare e
sostenere queste esperienze, facilitando il coinvolgimento attivo
della comunit?. Il Friuli Venezia Giulia ha bisogno di esempi
come questo per costruire un futuro in cui salute e benessere
siano davvero accessibili a tutti”.
“Abbiamo a cuore il concetto di salute rivolto alla persona,
intesa come un individuo intero, unico e speciale – ha
sottolineato Anna Cacitti, responsabile scientifica del progetto
-. Questo evento nasce con l’obiettivo di attivare le emozioni
dei partecipanti, imparando a riconoscerle e a dando loro un nome
per costruire relazioni autentiche”.
“L’appuntamento ? il frutto del lavoro iniziato a gennaio con due
gruppi carnici, uno dei quali rivolto a persone con fragilit?
legate al sovrappeso. I risultati sono stati sorprendenti: storie
personali che si intrecciano con quelle collettive, nuove
relazioni, percorsi lavorativi coerenti con la propria identit?.
Questo evento, il cui cuore ? il laboratorio Renaissance-cec,
rappresenta un’opportunit? per riscoprire il proprio valore,
accendere una gioia di vivere contagiosa e sentirsi davvero parte
di una comunit?”, ha concluso Cacitti.
ACON/AD-mv
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