
(AGENPARL) – Wed 18 June 2025 CONFAPI PIEMONTE
UNICREDIT–BANCO BPM
ATTENZIONE AL LEGAME CON I TERRITORI E ALLA TENUTA DEL PLURALISMO
BANCARIO
In merito all’offerta pubblica di scambio ostile di Unicredit su Banco BPM, Confapi Piemonte
desidera esprimere attenzione e prudenza rispetto agli effetti che un’eventuale integrazione tra i due
gruppi potrebbe avere sul tessuto produttivo del Nord-Ovest e sul sistema bancario nazionale.
Roberto Cotterchio, Presidente di Confapi Piemonte, sottolinea: “Unicredit e Banco BPM
rappresentano il secondo e il terzo gruppo bancario italiano. Un’aggregazione di queste dimensioni
ridurrebbe sensibilmente il grado di concorrenza, in particolare in quelle aree dove le piccole e
medie imprese, ossatura dell’economia regionale, si affidano a una rete bancaria articolata, radicata
e diversificata”.
La prospettiva di una riduzione degli sportelli bancari, la centralizzazione delle decisioni e la
possibile perdita di presidi locali potrebbero tradursi in un indebolimento del rapporto tra
banca e impresa, con effetti sul credito e sul sostegno allo sviluppo, proprio in un momento in cui
le imprese affrontano nuove sfide di transizione e competitività.
Confapi Piemonte non si oppone a scelte di natura industriale, che restano prerogativa dei
gruppi coinvolti e dei loro azionisti, ma invita a mantenere alta l’attenzione sui potenziali effetti
sistemici, in particolare sul pluralismo dell’offerta bancaria, sulla vitalità dei territori e sulla tenuta
del rapporto con le PMI.
“La solidità del nostro sistema economico passa anche attraverso un sistema bancario diversificato,
accessibile e vicino ai territori – dichiara Cotterchio -. Le piccole e medie imprese hanno bisogno di
banche capaci di comprendere il valore dell’impresa nella sua interezza, non solo attraverso
parametri automatici, ma anche tramite relazioni consolidate e conoscenza del territorio”.
Confapi Piemonte continuerà a monitorare con attenzione l’evolversi della situazione, auspicando
che qualunque operazione strategica tenga conto non solo degli equilibri finanziari, ma anche delle
esigenze concrete delle imprese e delle comunità locali.
Torino, 18 giugno 2025