
(AGENPARL) – Mon 09 June 2025 Un altro passo verso l’Unesco per la Via Francigena, candidata a Patrimonio
Mondiale dell’Umanità. Dopo il protocollo d’intesa per sostenere la sua
candidatura nel tratto italiano, sottoscritto a Venezia nell’ambito del IV
Festival delle Regioni tra il Ministero italiano della Cultura e le Regioni
italiane attraversate dal celebre itinerario (la Toscana e poi Valle
d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, e Lazio), ecco un
ulteriore traguardo.
Lo ha illustrato oggi il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani
annunciando l’avvenuta consegna al Ministero della cultura, a fine maggio,
del preliminary assessment, un documento riassuntivo e preliminare al più
corposo dossier di candidatura, integrato dal protocollo d’intesa
contenente le motivazioni scientifiche e i dettagli tecnici a supporto
della candidatura.
Insieme al presidente Giani erano presenti il presidente dell’associazione
europea delle vie Francigene Francesco Ferrari, il vice presidente
dell’associazione e consigliere regionale Francesco Gazzetti, il
consigliere del presidente per le rievocazioni storiche Federico Eligi, il
direttore di Fondazione Sistema Toscana Francesco Palumbo e la funzionaria
del settore rievocazioni storiche Margherita Tempestini.
Il Ministero, dopo aver acquisito il documento, ha inviato una nota in
merito alla CNIU (Commissione Nazionale Italiana Unesco).
“La Toscana – ha detto il presidente Eugenio Giani intervenendo –
conferma il suo ruolo centrale nella valorizzazione della Via Francigena,
una delle più importanti vie storiche d’Europa, punto di riferimento per
il turismo lento e sostenibile. A Venezia, in occasione della Conferenza
dei Presidenti delle Regioni, abbiamo concluso l’iter che ha portato alla
definizione della proposta formale del Governo italiano e delle sette
Regioni interessate: la candidatura della Via Francigena a patrimonio
universale dell’UNESCO. Fin dal mio incarico in Consiglio regionale, come
Regione ci siamo sempre impegnati per la tutela e la promozione di questo
straordinario itinerario affermandoci come una delle regioni italiane più
attive nella valorizzazione della Via Francigena, un messaggio
straordinario, un filo che unisce territori, culture e comunità. Con le
sue 15 stazioni e oltre 40 comuni coinvolti, rappresenta un patrimonio che
può aspirare a buon diritto a ottenere il riconoscimento di Patrimonio
universale Unesco e noi ce la metteremo tutta per raggiungere questo
importante traguardo”.
La Regione Toscana nel suo ruolo di capofila e coordinatore di progetto ne
ha affidato l’esecuzione a Fondazione Sistema Toscana che ne cura la
gestione operativa e finanziaria, oltre al monitoraggio delle attività
come ha spiegato il direttore FST, Francesco Palumbo: “Siamo onorati di
aver ricevuto questo incarico che ci pone in un contesto internazionale e
che si inserisce appieno nella mission statutaria di FST. La candidatura
della Via Francigena va esattamente nella direzione di supportare le
attività di promozione del patrimonio culturale, scientifico e
paesaggistico della Toscana ed è una grande occasione per avviare una
vasta operazione di valorizzazione della sua bellezza diffusa nei territori
attraversati dal percorso che potranno ancor di più godere di un marchio
riconosciuto a livello mondiale.”.
La Regione Toscana in sinergia con la Fondazione Sistema Toscana si
raccorderà operativamente con l’Associazione Europea delle Vie Francigene
quale supporto tecnico alla candidatura Unesco.
Inoltre, l’Associazione Europea delle Vie Francigene, in stretta
collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, coordina il comitato tecnico
scientifico che comprende un pool di esperti internazionali tra cui anche
cartografi e architetti, che stanno lavorando alla redazione del
preliminary assessment per la candidatura della Via Francigena a Patrimonio
Mondiale UNESCO.
Presenti amministratori e rappresentanti dei Comuni toscani attraversati
dalla via Francigena.