
(AGENPARL) – Sun 08 June 2025 EUROPEI MARATHON
ARGENTO CON SIFFREDI, BRONZO CON DE COSMO E FUMAGALLI
CASELLA (08/6) – L’Italia lascia il segno all’Europeo MTB Marathon, disputato oggi a Casella, tra i sentieri e i dislivelli dell’Appennino ligure. Gli azzurri hanno conquistato tre medaglie nelle categorie élite: due nella gara maschile, con Andrea Siffredi secondo e Gioele De Cosmo terzo, e una nella prova femminile, dove Mara Fumagalli ha chiuso al terzo posto dopo una lunga battaglia per l’argento.
A livello maschile, il titolo europeo è andato al tedesco Andreas Seewald, autore dell’azione decisiva nella parte centrale del tracciato. Alle sue spalle, ottima prova degli azzurri: entrambi al primo podio continentale nella specialità marathon, Siffredi e De Cosmo hanno saputo gestire al meglio una gara tecnica e selettiva, su un percorso reso ancora più esigente dal livello degli avversari in gara. A completare la prestazione azzurra è arrivato il quinto posto di Dario Cherchi, atleta di casa e già terzo sullo stesso tracciato nel 2023: un piazzamento che conferma il suo potenziale, anche in ottica futura.
Tra le donne, Mara Fumagalli ha lottato a lungo per la seconda piazza, cedendo solo nei chilometri finali su un tratto in discesa particolarmente tecnico. Si è lasciata alle spalle una concorrenza agguerrita, portando a casa una medaglia di valore. Titolo alla tedesca Morath, argento alla spagnola Fischer. Sfortunata Sandra Mairhofer, vittima di una doppia foratura mentre era nel gruppo di testa: ha poi rimontato fino alla settima posizione. Quinta Debora Piana, mentre Claudia Peretti ha chiuso più attardata, frenata da una condizione ancora non ottimale dopo un infortunio.
Soddisfatto il CT Mirko Celestino: “È stata una giornata molto positiva per tutta la squadra. Abbiamo raccolto risultati importanti e dimostrato di avere un gruppo solido, competitivo e motivato. Al di là delle medaglie, mi è piaciuto lo spirito con cui i ragazzi e le ragazze hanno affrontato la gara: determinati, concentrati e sempre presenti nel vivo dell’azione. Anche chi ha avuto problemi — penso alla caduta di Rabesteiner o alla doppia foratura di Mairhofer — ha dato tutto fino all’ultimo. Questo atteggiamento è quello che fa la differenza in una prova dura come il marathon.