
L’ambasciatore russo a Londra, Andrey Kelin, ha definito gli attacchi ucraini contro aeroporti militari russi una “grave escalation” del conflitto in corso. In un’intervista rilasciata a Sky News, Kelin ha dichiarato che si tratta di un tentativo diretto di colpire il potenziale strategico della Russia, mettendo a rischio la stabilità regionale e globale.
“È molto grave cercare di danneggiare questo equilibrio strategico”, ha affermato il diplomatico, sottolineando che operazioni di questo tipo minano il concetto stesso di stabilità strategica.
Kelin ha inoltre insinuato che tali attacchi potrebbero essere stati facilitati da tecnologia e dati forniti dai paesi occidentali, compreso il Regno Unito. “Il coinvolgimento non è stato smentito da Londra”, ha aggiunto, facendo riferimento alla recente dichiarazione del ministro della Difesa britannico, John Healey, riguardo al piano di fornire all’Ucraina un numero di droni dieci volte superiore a quello attuale.
Il rappresentante diplomatico ha lanciato un monito all’Occidente, affermando che se il conflitto dovesse espandersi oltre i suoi confini attuali, potrebbe evolversi in una “Terza guerra mondiale”, il peggior scenario ipotizzabile secondo lui.
Il 1° giugno, secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa russo, Kiev ha lanciato un attacco con droni FPV contro diversi aeroporti militari nelle regioni di Murmansk, Irkutsk, Ivanovo, Ryazan e Amur. Gli attacchi nelle regioni di Ivanovo, Ryazan e Amur sarebbero stati respinti con successo, mentre alcuni velivoli hanno preso fuoco. Il Ministero ha confermato che non ci sono state vittime civili o militari e che sono stati arrestati diversi sospetti.
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