
(AGENPARL) – Mon 26 May 2025 Gen. le collega,
il TAR del Lazio ha respinto l’istanza cautelare promossa da FLC CGIL e Gilda-UNAMS contro il decreto ministeriale 32/2025 sulla continuità dei docenti a tempo determinato sui posti di sostegno, dando ragione alla posizione di FISH, costituitasi in giudizio a fianco del ministero dell’Istruzione e del Merito e dell’Autorità Garante per i Diritti delle Persone con Disabilità.
Di seguito il comunicato stampa.
COMUNICATO STAMPA
FISH SODDISFATTA PER ORDINANZA TAR LAZIO: CONTINUITÀ DIDATTICA DIRITTO FONDAMENTALE STUDENTI CON DISABILITÀ
Roma, 26 maggio – FISH accoglie con grande soddisfazione l’ordinanza del TAR Lazio che ha respinto l’istanza cautelare promossa da FLC CGIL e Gilda-UNAMS contro il decreto ministeriale 32/2025, volto a garantire la continuità dei docenti a tempo determinato sui posti di sostegno per l’anno scolastico 2025/2026. Costituitasi in giudizio a fianco del ministero dell’Istruzione e del Merito e dell’Autorità Garante per i Diritti delle Persone con Disabilità, FISH ha sostenuto con fermezza la legittimità e l’urgenza delle misure previste dal decreto. Con questa decisione, il TAR riconosce non solo la fondatezza giuridica della norma, ma soprattutto l’importanza cruciale della continuità educativa per garantire il diritto all’istruzione degli studenti con disabilità.
La decisione del TAR segna un passaggio decisivo nel cammino verso una scuola realmente inclusiva. Sancisce che la continuità non è un’opzione organizzativa, ma una condizione indispensabile per percorsi di apprendimento coerenti e relazioni educative significative. È il superamento di una visione frammentaria dell’inclusione, in favore di un approccio fondato sulla progettualità, sulla competenza e sulla stabilità. Non si tratta di creare corsie preferenziali per alcune categorie di docenti, ma di garantire il pieno esercizio di un diritto per migliaia di studenti con disabilità. Una scuola che cambia continuamente figure di riferimento indebolisce il percorso educativo, disperde competenze e relazioni, mina l’efficacia dell’inclusione.
Questa vittoria giuridica rappresenta un passo avanti concreto. Ma molto resta da fare. Ora è necessario vigilare sull’applicazione omogenea della norma, rafforzare la formazione dei docenti, investire risorse adeguate affinché l’inclusione scolastica non resti un principio astratto ma si traduca in prassi quotidiane.
“Questa sentenza afferma con chiarezza che la continuità educativa non è un optional o una semplice comodità organizzativa, bensì una condizione essenziale per garantire il diritto all’istruzione. Troppo spesso abbiamo assistito allo svilimento di percorsi educativi faticosamente costruiti, vanificati dal continuo avvicendarsi di figure di riferimento. Ora viene sancito un principio inequivocabile: la stabilità della relazione educativa costituisce parte integrante e imprescindibile del processo di apprendimento per gli studenti con disabilità”. A dirlo il presidente FISH e consigliere CNEL, Vincenzo Falabella.
Cordialmente,
Ciro Oliviero
Responsabile comunicazione FISH – Ets
Federazione italiana per i diritti delle persone con disabilità e famiglie
Via Guidubaldo del Monte 61 – 00197 Roma