
(AGENPARL) – Wed 21 May 2025 21 MAGGIO 2025
SEGNO POSITIVO PER LE VENDITE DI CARBURANTI (+3,7%)
BENZINA (+6,5%) AI MASSIMI DAL 2011, GASOLIO IN LIEVE PROGRESSO (+0,9%)
JET FUEL CRESCE ANCORA (+2,7%)
SECONDO SEGNO POSITIVO PER I LUBRIFICANTI (+4,9%),
RECUPERA LA PETROLCHIMICA (14%) MENTRE SCENDONO I BITUMI (-10,7%)
I PREZZI ALLA POMPA RIFLETTONO LA DISCESA DEI MERCATI
Ad aprile le vendite al mercato di prodotti petroliferi, ossia al netto dei consumi
totali connessi alle attività industriali di raffinazione, sono aumentate del 3,7%
(+154.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2024 a parità di giornate
lavorative.
La crescita è stata spinta dai consumi per la mobilità (i trasporti stradali, marittimi
e navali) che pesano per oltre l’80% sul totale delle vendite, nonché dalla diversa
calendarizzazione della Pasqua (caduta nel 2024 a marzo) e da eventi eccezionali
che hanno favorito i flussi turistici verso il nostro Paese.
Spicca l’incremento della benzina (+6,5%, +45.000 tonnellate) che torna a
dinamiche ampiamente positive, analoghe a quelle rilevate in gran parte del 2024.
Una conferma del rafforzamento della tendenza di fondo spinta dalla progressiva
ibridizzazione del parco auto, prima scelta dei consumatori nell’acquisto di una
nuova auto. Rispetto al periodo pre-pandemico, la benzina evidenzia un progresso
addirittura del 20%, toccando volumi che non si raggiungevano dal 2011.
Anche il jet fuel prosegue nella sua crescita (+2,7%, +9.000 tonnellate), sebbene in
misura meno spinta rispetto al recente passato, ma con volumi superiori del 6,3%
rispetto al periodo pre-Covid.
Leggero progresso anche il gasolio motori (+0,9%, +17.0000 tonnellate), che
evidenzia una flessione del canale extra-rete (-1,4%) a fronte di un dato positivo
del canale rete (+2,1%).
Dopo tre mesi di cali a doppia cifra, torna a crescere anche il bunker marina
(+0,6%) che vede un progressivo trasferimento dei volumi da olio combustibile a
gasolio per effetto, a decorrere dal 1° maggio 2025, del passaggio del Mar
Mediterraneo ad area SECA (Sulphur Emission Control Area) che prevede l’obbligo
di utilizzare combustibili con un contenuto di zolfo non superiore allo 0,1 per cento.
Segno positivo anche per il gpl autotrazione (+2,3%) e i lubrificanti (+5,6%), sia
motori che industria. Calo a due cifre per i bitumi (-10,7%) dovuto ad un
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rallentamento dei lavori stradali per le diverse festività e per il tempo
particolarmente piovoso che hanno caratterizzato il mese di aprile.
Se si guarda ai consumi petroliferi totali, che comprendono anche le attività
industriali, ad aprile il progresso diventa del 2,8% (+129.000 tonnellate), dovuto
non solo alla crescita dei prodotti per la mobilità, ma anche ad un segno positivo
della petrolchimica (+14%) e del gasolio impiegato negli usi civili ed agricoli.
I prezzi al consumo della benzina e del gasolio ad aprile hanno riflesso la tendenza
ribassista dei mercati internazionali, con un calo nel mese di oltre 6 centesimi
euro/litro. Rispetto ad un anno fa i prezzi oggi sono inferiori di 17 centesimi
euro/litro sia per la benzina che il gasolio. A livello di prezzo industriale (al netto
delle tasse) benzina e gasolio si confermano inferiori di 2 centesimi euro/litro
rispetto alla media dell’area euro.
Relativamente al primo quadrimestre 2025, le vendite al mercato sono state pari
a 16,1 milioni di tonnellate, con un calo dell’1,4% (-237.000 tonnellate) rispetto allo
stesso periodo del 2024, dovuto soprattutto per la flessione del gasolio motori (2,8%, -210.000 tonnellate) che ha contribuito per circa l’88% al totale delle perdite.
Positivi i consumi di benzina, che nel periodo sono ammontati a circa 2,7 milioni di
tonnellate (+1,5%, +40.000 tonnellate), e jet fuel (+4,4%, +59.000 tonnellate).
Bunker marina in flessione dell’11,7% (-93.000 tonnellate), gpl autotrazione del
2%, sostanzialmente stabili i lubrificanti (-0,4%).
Quanto ai consumi petroliferi totali, la flessione nel primo quadrimestre è stata
del 3,3% rispetto allo stesso periodo 2024, ancora a causa della contrazione della
petrolchimica e dei consumi delle raffinerie, anche per le fermate di alcune
impianti per manutenzione, che insieme hanno pesato per oltre il 78% del calo
complessivo, pari a circa 600.000 tonnellate.
Ufficio Comunicazione e stampa
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