
(AGENPARL) – Thu 15 May 2025 L’assessore in visita istituzionale nella capitale austriaca per
studiare modelli innovativi di edilizia residenziale pubblica e
rigenerazione urbana
Pordenone, 15 mag – “Vienna, con oltre un secolo di esperienza
nel social housing, rappresenta un modello di riferimento per
chi, come la Regione Friuli Venezia Giulia, vuole investire in
una nuova visione dell’abitare e dell’edilizia residenziale
convenzionata, che metta al centro le famiglie, l’ambiente e il
tessuto urbano. La visita compiuta conferma l’impegno
dell’Amministrazione regionale nel costruire politiche abitative
innovative, capaci di rispondere alle nuove esigenze delle
famiglie, oltre che alle sfide della transizione ecologica e
della coesione sociale”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e
territorio, Cristina Amirante, in visita istituzionale a Vienna
per incontrare i rappresentanti del governo della citt? e
approfondire le esperienze pi? avanzate in Europa in materia di
edilizia residenziale di social-housing e rigenerazione urbana.
Alla delegazione ha preso parte anche Ater Trieste, a conferma
del forte interesse del sistema Fvg verso modelli innovativi
dell’abitare.
Sono stati visitati alcuni quartieri simbolo della capitale
austriaca (tra gli altri il complesso residenziale Nussbaumallee,
la zona urbanistica Breitenfurter Strasse e il quartiere Seestadt
Wien Aspern e lo Studentato Base 11 “low-cost”) nati da progetti
pubblici di edilizia sociale che coniugano sostenibilit?
ambientale, inclusione sociale e qualit? architettonica.
In particolare, l’attenzione si ? concentrata su alcuni
insediamenti realizzati attraverso la riconversione di vecchi
siti industriali e interventi di rigenerazione urbana che hanno
restituito spazi vitali, verdi e con servizi integrati alle
comunit?.
“L’esempio del social housing viennese – ha spiegato Amirante –
rappresenta un’esperienza virtuosa di come sia possibile
coniugare qualit? architettonica, sostenibilit? sociale e
pianificazione urbanistica in un’unica visione integrata.
Un’esperienza che pu? e deve ispirare anche le nostre Ater,
soprattutto in relazione all’edilizia residenziale pubblica
convenzionata, che rappresenta uno strumento fondamentale per
rispondere ai bisogni di quella fascia ampia di cittadini esclusa
dall’edilizia sovvenzionata, ma al tempo stesso non in grado di
accedere al mercato immobiliare privato. Oggi in regione – ha
ricordato l’assessore – disponiamo di circa mille alloggi di
questo tipo, l’obiettivo ? di aumentare il numero riconvertendo
residenze esistenti e realizzandone di nuove”.
“Due elementi hanno accomunato tutte le esperienze visitate – ha
aggiunto l’esponente dell’Esecutivo regionale – e devono
rappresentare il punto di partenza per una nuova visione del
costruire pubblico anche in Friuli Venezia Giulia. Innanzitutto,
l’edilizia non pu? essere pensata come un corpo estraneo rispetto
alla citt?, ma deve rientrare in un disegno urbanistico pi? ampio
che comprenda servizi di welfare, mobilit?, spazi pubblici e
coesione sociale. In secondo luogo – ha ribadito l’assessore – la
qualit? del progetto architettonico ? determinante e non pu?
essere affidata a logiche puramente economiche: ? nostra
intenzione avviare un confronto con gli Ordini professionali e
anche stakeholder privati per definire nuovi bandi di edilizia
convenzionata pubblica che riflettano una visione moderna e
inclusiva dell’abitare”.
ARC/LIS/pph
151729 MAG 25