
(AGENPARL) – Fri 02 May 2025 COMUNICATO STAMPA
È online il nuovo numero di FocusUnimore, il webmagazine dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Nell’editoriale il Rettore prof. Carlo Adolfo Porro segnala con soddisfazione il risultato conseguito dall’Ateneo nella recente valutazione dell’ANVUR, il sistema di valutazione nazionale, che ha riconosciuto con la valutazione più alta ben 18 su 24 ambiti esaminati nel processo AVA3.
Si tratta di un traguardo importante che testimonia la solidità organizzativa e la coerenza strategica di Unimore in tutti i principali settori. Un riconoscimento che, come ricorda il Rettore, cade significativamente nell’anno in cui si celebra l’850° della fondazione dell’Università e che va condiviso con tutta la comunità accademica.
Il nuovo numero del magazine illustra poi, in occasione delle riflessioni connesse al Primo Maggio, alcune recenti iniziative promosse da Unimore sui temi del lavoro e delle professioni.
Un articolo è dedicato al corso di formazione “Prevenire lo sfruttamento lavorativo di minori stranieri non accompagnati e giovani adulti”, promosso dalla Fondazione Marco Biagi in collaborazione con il Comune di Modena e l’Ateneo nell’ambito del programma regionale Common Ground.
Il percorso formativo ha affrontato le vulnerabilità legali e sociali dei giovani migranti in transizione all’età adulta e rappresenta un esempio concreto di come l’università possa contribuire attivamente alla costruzione di interventi locali integrati.
Sempre sul fronte delle nuove competenze nei mondi del lavoro, viene dato spazio al seminario “Diritto del Terzo Settore”, organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza. Il ciclo di incontri ha saputo generare uno spazio di confronto tra accademia e mondo non profit, coinvolgendo studenti, operatori e dirigenti e, in particolare, ha approfondito le principali tematiche normative, organizzative e gestionali che interessano gli Enti del Terzo Settore, attestando il crescente rilievo di questo ambito nella società contemporanea.
FocusUnimore dedica un approfondimento anche al settore farmaceutico, uno dei comparti trainanti dell’economia italiana, con oltre 50 miliardi di euro di produzione nel 2023, destinati in larga parte all’export.
In questo contesto, il laboratorio Nanotech TefarTI è in prima linea nello sviluppo di nanomedicine innovative per la somministrazione mirata di farmaci e materiale genetico, contribuendo all’innovazione industriale e clinica in un settore in rapida evoluzione.
Un altro studio che viene approfondito in FocusUnimore è quello guidato dalla Prof.ssa Valeria Marigo, in collaborazione con i National Institutes of Health, che presenta un nuovo approccio terapeutico per la retinite pigmentosa basato su un peptide neuroprotettivo, H105A, derivato dalla proteina PEDF. Somministrato tramite collirio o terapia genica, il trattamento ha dato risultati promettenti, aprendo nuove prospettive per malattie degenerative della vista.
Il webmagazine – diretto dal Prof. Thomas Casadei, delegato alla Comunicazione di Ateneo – offre spazio anche al successo della startup Novac, spin-off di Unimore fondato nel 2020 da un team under 30, che ha raccolto 3,5 milioni di euro.
L’azienda, attiva nello sviluppo di supercondensatori ecosostenibili per energia, mobilità e industria, prevede di costruire un impianto pilota entro il 2025 e punta a espandersi nel settore aerospaziale. Il risultato conferma l’efficacia dei percorsi formativi imprenditoriali dell’Ateneo, come il programma TACC.
Altri approfondimenti di FocusUnimore si concentrano sulle attività di ricerca condotte dal Prof. Piotr Migoń dell’Università di Breslavia, Visiting presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche per un corso intensivo dedicato a geodiversità, geoparchi UNESCO e geoconservazione e sul Blended Intensive Programme (BIP) 2025 “Intelligenza Artificiale e Diritto” che ha consentito la partecipazione di alcuni studenti di Giurisprudenza ad un percorso di formazione – articolato in una fase di soggiorno all’Università Coimbra e in una serie di incontri online – che li ha visti impegnati insieme ad altri studenti del Portogallo, Spagna e Polonia.
Il magazine dedicata infine spazio alla riflessione dell’Associazione dei Ricercatori a Tempo Determinato – ARTeD che denuncia le condizioni di precarietà, che interessano circa il 74% dei ricercatori italiani nella fase pre-ruolo e ribadisce l’urgenza di maggiori garanzie per il futuro di chi svolte attività di ricerca accademica.
Modena, 2 maggio 2025
L’Ufficio Stampa