
(AGENPARL) – mar 18 febbraio 2025 BOLLETTE, MILANI (FDI): PUNTARE AD INVESTIMENTI SU IDROELETTRICO PER
RIDURRE COSTI ENERGIA
“La combinazione di alta dipendenza dal gas, mancanza di energia nucleare,
costi di rete elevati, investimenti per le rinnovabili, comporta che
l’energia elettrica in Italia sia tra le più care d’Europa. Sul nucleare di
nuova generazione decideranno gli italiani, ma per il presente, I’ unica
vera risposta strategica è puntare sulla fonte rinnovabile, assolutamente
decarbonizzata, che secondo un rapporto dell’Agenzia Internazionale per I’
Energia, nel 2020 questa tecnologia ha fornito un sesto della produzione
mondiale di elettricità con quasi 4.500 TWh (in assoluto la terza fonte
dopo carbone e gas naturale), il 55% in più rispetto al nucleare,
attraverso una potenza impegnata di 1.330 GW. Si tratta della più grande
fonte mondiale di energia pulita che produce più di tutte le altre fonti
rinnovabili messe assieme (eolico, solare fotovoltaico, bioenergia e
geotermico). Stiamo parlando di generazione idroelettrica. Anche se
l’idroelettrico italiano è già ampiamente sfruttato, migliorare le centrali
esistenti, investire nel pompaggio e ottimizzare la gestione dell’acqua può
aumentare la produzione senza costruire nuovi grandi impianti, riducendo
l’impatto ambientale e migliorando la sicurezza energetica nazionale. Gli
investimenti in idroelettrico però sono fermi da qualche anno poiché
qualcuno sciaguratamente inserì nel PNRR l’obbligo di mettere a gara
europea le concessioni di derivazione delle centrali – molte concessioni
sono scadute e moltissime sono in scadenza. L’incertezza sul futuro delle
concessioni ha bloccato gli investimenti e anche lo sviluppo di nuove
centrali idroelettriche. Parimenti qualcuno, dopo decenni di rinvii, ha
messo come *milestone* nel PNRR la liberalizzazione del mercato
dell’energia, senza prevedere meccanismi di progressivo passaggio da un
mercato tutelato a un mercato completamente libero a partire da gennaio
2024 per il gas e da luglio 2024 per l’elettrico. Oggi, a seguito di queste
scelte, ci troviamo in piena fase di mercato selvaggio con aggressione dei
consumatori, cartelli delle aziende di vendita di energia, e mercato del
gas e dell’elettricità esposto alla speculazione. Quel qualcuno sono stati
i governi Conte e Draghi che, per ottenere il grande prestito che va sotto
l’altisonante nome di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, hanno aperto
a questa riforma del mercato dell’energia che probabilmente, poiché sono
fiducioso nel mercato, porterà a benefici per i consumatori nei prossimi
anni, ma che ci vede ora in balìa della tempesta. Tuttavia, questo governo
è sempre intervenuto a sostegno delle fasce più deboli della popolazione e
delle imprese per salvaguardarne la competitività e come già annunciato sta
lavorando a delle soluzioni correttive di queste distorsioni di mercato con
un decreto che a giorni arriverà in Consiglio dei ministri”. Lo ha
dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Milani intervenendo in
Aula alla Camera sulla discussione generale della mozione Cappelletti ed
altri n. 1-00390
concernente
iniziative per contrastare il rincaro dei costi dell’energia per famiglie e
imprese