
(AGENPARL) – gio 23 gennaio 2025 *Fondazione Arte Mangone: “Il Catalogo d’arte “Segni epocali. Fernando
Mangone racconta Paestum” si prepara a conquistare una platea
internazionale” *
*La Presidente Anna Coralluzzo: “Un progetto che unisce arte e archeologia,
proiettando il nostro patrimonio su scala globale”*
Il catalogo “Segni Epocali. Fernando Mangone racconta Paestum”, edito da
Cairo Editore, è pronto a oltrepassare i confini europei, affermandosi come
un ponte ideale tra arte contemporanea e patrimonio archeologico. Frutto
della collaborazione tra la Fondazione Arte Mangone (F.A.M.) e il Parco
Archeologico di Paestum, con il patrocinio del Parco Nazionale del Cilento,
Vallo di Diano e Alburni, l’opera celebra la cultura italiana, portandola
su una scena internazionale.
Fernando Mangone, artista di fama internazionale, descrive così la sua
visione: “L’arte è un filo invisibile che lega il passato al presente. Le
rovine di Paestum e Velia non sono solo testimonianze silenti, ma pulsano
di vita e significato. Con le mie opere, cerco di amplificarne la voce,
restituendo loro il potere evocativo che attraversa i secoli.”
Il catalogo, che raccoglie le opere esposte nella mostra “Segni Epocali.
Fernando Mangone racconta Paestum” presso il Museo Archeologico Nazionale
di Paestum, invita il lettore a un viaggio suggestivo attraverso il tratto
potente e dinamico di Mangone. Un percorso che intreccia il fascino eterno
dei templi pestani con il dialogo vibrante tra classicità grecolucana e
arte contemporanea.
Anna Coralluzzo, Presidente della F.A.M., pone l’accento sull’importanza
del lavoro collettivo dietro il progetto: “Questo catalogo rappresenta non
solo una testimonianza artistica, ma anche un esempio concreto di come la
collaborazione tra istituzioni possa proiettare il nostro patrimonio
culturale oltre i confini nazionali.”
Disponibile in italiano e inglese, il volume include i contributi di
Tiziana D’Angelo, Direttore dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia, e
del curatore Luciano Carini. Oltre alle opere presentate nella mostra, il
catalogo approfondisce l’intera produzione artistica di Mangone dedicata ai
siti archeologici di Paestum, instaurando un dialogo visivo capace di
superare barriere temporali e geografiche.