
(AGENPARL) – mar 17 dicembre 2024 Udine, 17 dic – “L’esperienza della cardiochirurgia a Udine
testimonia la capacit? di mettere insieme un gruppo di
professionisti altamente specializzati, che lavorano insieme per
concorrere al raggiungimento di importanti traguardi. Uno
‘spirito di squadra’ che troppo spesso oggi viene a meno, in un
periodo oltretutto caratterizzato dalla limitata disponibilit? di
competenze professionali. Tutte le generazioni, dai giovani a chi
opera da pi? anni, sono chiamate a remare nella stessa direzione
affinch? questo sistema continui a essere virtuoso come lo ?
stato in questi decenni”.
L’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi ? intervenuto
cos? questa sera al convegno organizzato per celebrare i 50 anni
di cardiochirurgia a Udine, a cui hanno preso parte – tra gli
altri – anche il direttore generale di Asufc Denis Caporale, il
direttore del dipartimento di Medicina in Asufc Leonardo Sechi e
il rettore dell’Universit? di Udine Roberto Pinton.
Dopo aver sostenuto che “il lavoro portato avanti dalle strutture
operative complesse non pu? essere disgiunto da quello del
sistema universitario”, il rappresentante della Giunta si ?
focalizzato sul tema dell’organizzazione della rete ospedaliera,
ribadendo l’importanza di una “netta distinzione tra grandi e
piccoli ospedali, assegnando a ciascuno funzioni adeguate alle
loro dimensioni e alla quantit? di personale che vi opera”.
Nel corso dell’evento sono state ripercorse le tappe pi?
significative della cardiochirurgia a Udine dalla nascita, con il
primo intervento a cuore aperto in circolazione extracorporea
effettuato il 19 marzo 1974, fino ai traguardi dei giorni nostri,
tra cui il primo trapianto cardiaco a cuore battente effettuato
in Europa (20 maggio 2024).
? stato inoltre ricordato il contributo di numerosi
professionisti che oggi non ci sono pi?. “? bello vedere con
quale affetto i professionisti del presento riconoscano l’eredit?
di chi li ha preceduti – ha detto Riccardi -. Senza il loro
talento e le loro intuizioni, molti risultati conseguiti nel
tempo non sarebbero stati possibili”.
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