(AGENPARL) – sab 07 dicembre 2024 Bergamo, 7 dicembre 2024 –
ATS annualmente raccoglie ed analizza i dati di attività degli sportelli del Progetto di ascolto psicologico della Rete Scuole che Promuovono Salute (SPS) presso gli Istituti superiori e CFP della provincia, rivolto sia a studenti che adulti.
Gli sportelli, attivati da ATS Bergamo su richiesta dalle Scuole interessate, nell’A.S. 2023/2024 sono stati gestiti complessivamente da 15 psicologi – alcuni dei quali attivi su più Istituti – ed hanno coinvolto 27 scuole tra cui:
* 20 Istituti Superiori
* 2 Istituti professionali
* 5 CFP
Il progetto della Rete SPS si è esplicato su più livelli:
* la funzione di governance della cabina di regia del progetto, che ha garantito un supporto a più livelli agli psicologi;
* la stabilizzazione dei momenti di supervisione e confronto tra gli psicologi, garantita da ATS Bergamo, che ha risposto a un bisogno già espresso dai professionisti attivi nelle scuole;
* il consolidamento dei rapporti di collaborazione tra psicologi scolastici e consultori, che ha facilitato la gestione delle situazioni che necessitavano di un intervento dei Servizi.
Questi elementi evidenziano un’importante differenza tra il progetto di ascolto della Rete SPS e gli sportelli di ascolto attivi fuori da tale progettualità: lo psicologo della Rete non si trova a gestire in solitaria la molteplicità di situazioni che affronta, ma è inserito in una rete che facilita, da un lato, il confronto tra le esperienze e le strategie per la gestione delle criticità adottate dai singoli psicologi e, dall’altro, grazie alla mediazione di ATS Bergamo, il confronto con gli operatori dei Servizi Territoriali.
RISULTATI DEL RILEVAMENTO A.S. 2023-2024
I dati aggregati vengono raccolti e analizzati dalla Struttura Complessa Promozione della Salute e Prevenzione fattori di rischio comportamentale di ATS Bergamo, afferente al Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria.
L’attività dei professionisti ha visto, nell’ nell’ A.S analizzato, una leggera flessione del numero di colloqui; tuttavia, è incrementata rispetto agli anni precedenti la media dei colloqui per studente:
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Le modalità di accesso sono sostanzialmente in linea con l’A.S. precedente: gli studenti sono arrivati allo sportello per la gran parte da soli (87,69%). Il 12,31% degli studenti che è stato accompagnato lo ha fatto per lo più con un pari (61,47%), ma sembra in aumento la quota di ragazzi che si è fatta accompagnare da un adulto -38,53%-, contro il 31,71% dell’A.S. precedente.
Gli studenti che si sono rivolti al servizio sono per il 62,81% di sesso femminile e per il 37,19% di sesso maschile. Negli ultimi anni, è in diminuzione la differenza di accesso tra maschi e femmine. La fascia d’età di maggiore accesso è quella dei 15-16 anni.
Per contro, gli studenti più grandi (17-18 anni e oltre i 18 anni) tendono a richiedere un numero maggiore di colloqui rispetto ai più giovani.
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PROBLEMATICHE EMERSE
I problemi scolastici (18,27%) e il disagio interiore (17,19%) sono le motivazioni principali che hanno portato gli studenti ad accedere allo sportello.
I problemi familiari (13,73%) e i problemi relazionali con i coetanei (13,62%) sono alla base della richiesta di supporto per una quota significativa di studenti.
Inoltre, appare significativo come il 5,51% delle richieste di aiuto sia relativo a problematiche di particolare maggiore gravità (disturbi alimentari, agiti autolesionistici, maltrattamento/abuso, abuso e dipendenza comprese dipendenze comportamentali).
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ESITO DELLA CONSULTAZIONE
Nella maggior parte dei casi (71,90%) le consultazioni si sono concluse con il chiarimento del problema e/o con una risposta adeguata alla richiesta di informazioni.
Il 15,15% (166 studenti) ha richiesto un invio ai Servizi del Territorio (13,42% nell’A.S. 2022-2023, 16,5% nell’A.S. 2021-’22 e 14,5% nell’A.S. 2020-’21) e il 7,39% ha interrotto il percorso.
Il 5,57% di coinvolgimento delle famiglie è relativo alle situazioni in cui il contatto con i familiari è stato l’unico esito del percorso. Questo dato, negli ultimi due anni è significativamente aumentato rispetto all’1,4% dell’A.S. 2021-2022, potrebbe evidenziare una maggiore disponibilità degli studenti e/o una maggiore propensione da parte degli psicologi al coinvolgimento dei familiari. Potrebbe inoltre evidenziare la funzione dello psicologo di mediatore/chiarificatore di eventuali conflitti o criticità a livello familiare.
Si consideri inoltre, che la maggior parte degli invii ai Servizi del Territorio ha previsto anche il coinvolgimento dei familiari, necessario per una presa in carico da parte dei Servizi per gli studenti minorenni e in ogni caso sempre importante, in considerazione del ruolo fondamentale della famiglia per questa fascia d’età.
Luca Biffi, Direttore SC Promozione della Salute e Prevenzione fattori di rischio comportamentali dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo:
“L’attività degli sportelli di ascolto è fondamentale da tanti punti di vista: supporta la Scuola nel suo complesso, consente di trattare precocemente le situazioni di difficoltà fase-specifiche dell’adolescenza, riducendo il rischio di una loro patologizzazione, e favorisce l’intercettazione di molte situazioni più serie che necessitano di un invio ai Servizi specialistici.
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