
(AGENPARL) – mar 03 dicembre 2024 Patrizia Biagi
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
Ieri, soggetti istituzionali, cittadini, docenti universitari e
rappresentanti di formazioni sociali hanno partecipato ad un incontro
pubblico presso il Migrateatro all’ex Caserma Falletta dal titolo “Serve
davvero la Pedemontana?”.
All’incontro, coordinato da Franco Miceli e Ramon La Torre, hanno preso
parte attiva rappresentanti del wwf, del circolo Mesogeo di Legambiente,
del Forum dell’Oreto, della CGIL FILLEA, e dei gruppi consiliari Partito
Democratico, Alleanza Verdi Sinistra e del Movimento 5 Stelle, il
consigliere indipendente Massimo Giaconia, la parlamentare regionale
Valentina Chinnici e rappresentanti di Rifondazione Comunista ma anche
cittadini.
Gli interventi hanno raccontato e spiegato il progetto della Pedemontana
redatto dall’ANAS, sottolineando che il costo dell’opera è compreso dai
“dell’Alternativa 1”, ed evidenziando quali implicazioni ha per la città
costruita e per quei terreni ancora liberi, quali guasti potrebbe portare
alle riserve idriche che dissetano l’area metropolitana di Palermo.
Il progetto è stato analizzato anche in rapporto a quello che dovrebbe
essere uno sviluppo altro della mobilità nell’area metropolitana
palermitana, che vedrebbe in un piano integrato della mobilità e quindi nel
trasporto pubblico di massa, la migliore via verso quelle che sono le
politiche di decarbonizzazione e mitigazione dei cambiamenti climatici.
Diversi interventi hanno infatti ribadito che il Comune di Palermo a tutela
della viabilità, sostenibilità e vivibilità debba attuare la progressiva
riduzione del trasporto privato, garantendo il diritto alla mobilità
attraverso i servizi offerti dal Sistema Integrato del Trasporto Pubblico
di Massa nelle sue attuali articolazioni e in corso di progressiva
attuazione: Passante ferroviario, Chiusura anello ferroviario,
Completamento linee tram, Metropolitana leggera, Parcheggi interscambio,
Espansione significativa dei servizi di AMAT nell’hinterland palermitano e
Completamento della “Circonvallazione di Palermo”.
Inoltre, è stato rilevato dai soggetti istituzionali come il Consiglio
comunale non sia stato minimamente coinvolto nel procedimento, e inoltre,
come l’amministrazione attiva non abbia sentito la necessità istituzionale
– a tutela della Comunità – di pronunciarsi sulle interferenze presenti nel
tracciato della “Pedemontana” con il Piano di Assetto Idrogeologico, sulla
coerenza dell’Opera con il sistema di “mobilità” nella sua dimensione
comunale e metropolitana, e sulla sostenibilità con particolare riferimento
al “Piano Ambientale per l’Energia Sostenibile e il Clima” (PAESC) del
Comune di Palermo e al “Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile della
Città di Palermo”.
Unanime è stato il dissenso verso un’opera che sembra rappresentare
modalità di intervento tipiche di quell’era che è causa dei guasti
ambientali, infrastrutturali e sociali con cui facciamo i conti oggi.
Il dibattito si è concluso con una consapevolezza condivisa da tutti: è
necessario dare continuità all’incontro sviluppando un processo che
costruisca un luogo immateriale permanente di scambio di informazioni e
saperi, dove soggetti istituzionali, liberi professionisti, cittadini,
docenti universitari e rappresentanti di formazioni sociali come sindacati
associazioni di scopo e partiti si incontrano per tradurre e comprendere
gli strumenti che determinano le grandi e piccole trasformazioni e per
elaborare indirizzi, azioni e pratiche politiche capaci di trovare
attuazione nel livello istituzionale.