
Il documento si concentra sulla comunicazione della Commissione Europea del 18 maggio 2021, intitolata “Tassazione delle imprese per il XXI secolo”. Questo documento strategico affronta la necessità di modernizzare il quadro fiscale dell’UE per le imprese, in risposta alle sfide globali come la digitalizzazione, l’economia post-pandemica e la sostenibilità ambientale.
L’Europa si trova in un contesto economico profondamente mutato a causa della pandemia di COVID-19, che ha innescato una crisi economica e sociale senza precedenti. Questo shock si somma a tendenze di lungo periodo come il cambiamento climatico, la globalizzazione e l’invecchiamento demografico, accelerando la digitalizzazione e spingendo governi e imprese a rivedere i propri modelli fiscali.
Negli ultimi decenni, il sistema di tassazione delle imprese si è basato su concetti ormai considerati obsoleti, come la residenza fiscale e la fonte di reddito. Le moderne pratiche commerciali, specialmente nell’economia digitale, permettono alle imprese di operare senza una presenza fisica, rendendo il sistema attuale inefficiente nel contrastare l’elusione fiscale.
La comunicazione propone un’agenda UE per la politica fiscale, basata su tre pilastri:
- Crescita equa e sostenibile: Le politiche fiscali devono allinearsi alle priorità strategiche dell’UE, come il Green Deal Europeo e l’agenda digitale. La Commissione sottolinea che un regime fiscale a supporto della transizione verde sarà essenziale per raggiungere gli obiettivi climatici. Anche la revisione della direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici e la proposta di meccanismi di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) sono fondamentali per un’economia più sostenibile.
- Tassazione efficace e trasparente: La Commissione evidenzia la necessità di garantire una raccolta fiscale equa ed efficiente. Ogni anno, l’UE perde miliardi di euro a causa dell’elusione fiscale, specialmente da parte delle grandi multinazionali. Tra le proposte principali vi è l’adozione di nuove misure di trasparenza, come la pubblicazione annuale delle aliquote effettive di imposta pagate dalle grandi imprese e l’introduzione di norme per combattere l’uso di “società di comodo” a fini fiscali.
- Promozione degli investimenti produttivi: La fiscalità deve incentivare l’imprenditorialità e gli investimenti, specialmente nelle piccole e medie imprese (PMI). La Commissione propone misure per ridurre la distorsione fiscale a favore del debito rispetto al capitale proprio, introducendo un’indennità per il finanziamento tramite capitale proprio (Debt Equity Bias Reduction Allowance – DEBRA), contribuendo a ridurre l’indebitamento delle imprese e favorendo investimenti sostenibili.
La Commissione Europea è attivamente coinvolta nel dibattito internazionale sulla riforma del regime di tassazione delle imprese, lavorando in coordinamento con l’OCSE e il G20. Due temi centrali sono la redistribuzione dei diritti di imposizione e l’adozione di un livello minimo di tassazione effettiva a livello globale. Questi due pilastri mirano a contrastare la concorrenza fiscale sleale e a limitare l’elusione da parte delle multinazionali.
Inoltre, la Commissione prevede di creare un nuovo quadro fiscale per l’UE chiamato BEFIT (Business in Europe: Framework for Income Taxation). Questo nuovo sistema consentirà alle imprese di operare nel mercato unico con un insieme di regole comuni per la tassazione, semplificando gli oneri amministrativi e promuovendo la trasparenza.
L’azione della Commissione Europea in materia di tassazione delle imprese per il XXI secolo rappresenta un importante passo avanti verso un regime fiscale moderno, equo e sostenibile. Il nuovo quadro proposto mira non solo a contrastare le pratiche di elusione fiscale, ma anche a sostenere la crescita economica, favorire investimenti produttivi e promuovere la transizione ecologica e digitale nell’Unione Europea?(CELEX_52021DC0251_IT_TXT).