
Dal 30 settembre 2024, le cancellerie e gli avvocati depositanti hanno segnalato problematiche gravi e inattese a seguito del cambiamento delle specifiche tecniche nei depositi telematici della Giustizia Civile. Questa modifica ha sollevato preoccupazioni considerevoli, in quanto ha compromesso la certezza e la tempestività dei depositi, esponendo gli avvocati al rischio concreto di incorrere in decadenze processuali irreversibili. Le conseguenze di tali disfunzioni possono essere devastanti, non solo per i professionisti del diritto, ma soprattutto per le parti processuali coinvolte, che potrebbero subire danni incalcolabili a causa della mancata registrazione tempestiva dei documenti.
Le difficoltà sono state rese note anche attraverso una comunicazione ufficiale sul sito del Ministero della Giustizia, che ha segnalato i problemi applicativi in ??alcuni distretti giudiziari italiani (link alla segnalazione: [Ministero della Giustizia]( Ministero della Giustizia ).
L’avvocato Barbara Saraceni, esponente del foro libero, ha espresso forte preoccupazione e ha richiesto misure urgenti per evitare conseguenze irreparabili per i procedimenti in corso. In particolare, Saraceni ha proposto il ripristino temporaneo dei vecchi sistemi telematici di deposito, che garantiscono maggiore affidabilità, almeno fino alla completa risoluzione dei problemi tecnici. Inoltre, ha sollecitato il Governo a varare un provvedimento ponte che preveda una sanatoria e la rimessione nei termini per i depositi che, a causa delle attuali disfunzioni, non sono stati registrati correttamente nei sistemi delle cancellatrici
L’appello dell’avvocato Saraceni sottolinea l’urgenza di un intervento normativo immediato per evitare che l’inefficienza del sistema informatico comprometta il regolare svolgimento delle cause civili, mettendo a rischio i diritti delle parti coinvolte e la fiducia nel sistema giudiziale
