Il conflitto di interessi rappresenta uno dei rischi più significativi nell’ambito della gestione delle attività, sia nel settore pubblico che in quello privato. Quando gli interessi personali o le attività di un individuo influenzano la sua capacità di operare nel pieno interesse dell’ente per cui lavora, si instaura una situazione di conflitto di interessi. È essenziale adottare misure rigorose per evitare tali conflitti, garantendo che le decisioni siano prese in modo neutro e imparziale nell’esclusivo interesse dell’organizzazione.
In primo luogo, è fondamentale che tutto il personale e i collaboratori, nell’esercizio delle proprie mansioni, si astengano dall’essere coinvolti in attività che potrebbero generare conflitti di interessi. Questo include situazioni in cui gli interessi personali, o quelli di persone a loro collegate, possano influenzare le decisioni o le transazioni aziendali, anche solo potenzialmente. È imperativo che i soggetti coinvolti rendano noti eventuali conflitti di interessi e discutano apertamente con i responsabili delle rispettive aree di appartenenza per risolverli in modo trasparente ed equo.
Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) del 2022, approvato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), sottolinea l’importanza di gestire in modo efficace i conflitti di interessi, soprattutto nelle procedure di affidamento di appalti e concessioni, considerate aree ad alto rischio di corruzione. Il PNA richiama specificamente disposizioni normative nazionali ed europee volte a prevenire i conflitti di interessi, tra cui l’obbligo di fornire informazioni sul titolare effettivo dei soggetti coinvolti in tali procedure, al fine di individuare e correggere frodi, corruzione e conflitti di interessi.
In conformità con le Linee guida del Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’obbligo di trasparenza riguardante il titolare effettivo dei soggetti partecipanti alle gare per l’affidamento dei contratti pubblici è enfatizzato. Questo include non solo la comunicazione dei dati del titolare effettivo da parte degli operatori economici, ma anche la verifica da parte delle autorità competenti che tali informazioni siano corrette e che non sussistano conflitti di interessi.
Per garantire l’applicazione coerente di tali misure, è prevista l’introduzione graduale di controlli sistematici sull’assenza di conflitti di interessi in tutte le fasi delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, con l’istituzione e l’operatività del Registro dei Titolari Effettivi. Inoltre, sia il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) che i commissari di gara sono tenuti a dichiarare l’assenza di conflitti di interessi per ciascuna gara, contribuendo così a rafforzare la trasparenza e l’integrità del processo di affidamento.
In conclusione, la gestione efficace del conflitto di interessi è fondamentale per garantire la trasparenza, l’equità e l’integrità nelle attività aziendali e nelle procedure di appalto pubblico. Solo attraverso una rigorosa adesione alle normative e alle procedure stabilite, insieme a una cultura organizzativa improntata all’etica e alla responsabilità, è possibile prevenire e gestire in modo efficace i conflitti di interessi, proteggendo così l’interesse pubblico e promuovendo la fiducia nei confronti delle istituzioni e delle imprese.
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) del CONI vigili.