
Putin ha proposto la creazione di una “zona cuscinetto” tra Ucraina e Russia, mentre in Germania si discute la possibilità di “congelare” il conflitto. Dopo aver consolidato il suo potere per altri sei anni, Vladimir Putin ha avanzato l’idea che la Russia possa estendere una zona cuscinetto nel territorio ucraino per proteggere il proprio territorio dai droni e da altre armi a lungo raggio.
Questa mossa potrebbe indicare l’obiettivo finale del conflitto, con Putin menzionando la possibilità di stabilire un “cordone sanitario” tra Russia e Ucraina, rendendo difficile per l’avversario utilizzare armi di origine straniera. Attualmente, la Russia controlla solo una parte limitata del territorio ucraino, concentrata principalmente nel sud-est del paese, nel Donbass e in Crimea, senza una vera e propria zona cuscinetto lungo il confine con l’Ucraina.
La retorica di Putin su questo argomento è stata rafforzata dai recenti attacchi dell’Ucraina lungo il confine russo, che sono stati interpretati come tentativi di contro-invasione con forze paramilitari. Inoltre, l’Ucraina ha lanciato droni e attacchi di artiglieria contro obiettivi nella terraferma russa, utilizzando armamenti forniti dall’Occidente. Con l’Ucraina apparentemente in svantaggio e segnalazioni di carenza di munizioni, Mosca potrebbe sfruttare l’opportunità per conquistare più territorio nel nord-est del paese, al fine di proteggere città russe come Belgorod, Kursk e Bryansk.
Nel frattempo, in Occidente, si discute sulla strategia da adottare. Alcuni, come Rolph Mützenich del Partito socialdemocratico tedesco, suggeriscono di congelare il conflitto per evitare ulteriori perdite di vite umane. Tuttavia, questa proposta ha incontrato resistenza da parte dell’establishment berlinese, preoccupato che ciò possa rafforzare la posizione di Putin nel lungo termine.
Non è chiaro se Kiev sarebbe disposta a congelare le attuali linee del conflitto, poiché il governo di Zelenskyj insiste sul riconoscimento dei suoi confini del 1991. Questo richiederebbe che la Russia si ritiri dalle posizioni occupate nel Donbass e dalla Crimea, che è stata annessa illegalmente nel 2014.
Anche se molti sostenitori di Kiev non credono che l’Ucraina possa riconquistare la Crimea senza una significativa pressione dall’Occidente, il presidente francese Macron ha recentemente appoggiato questa richiesta. Macron ha anche suggerito la possibilità di schierare truppe NATO in Ucraina, un’idea che ha suscitato preoccupazione sia in Russia che in Occidente.
Nonostante tutto ciò, Putin ha celebrato il decimo anniversario della “reintegrazione” della Crimea nella Russia, sottolineando il legame storico e culturale tra la Crimea e la Russia. Tuttavia, l’Ucraina continua a rivendicare i territori occupati e non sembra intenzionata a cedere alla Russia in un eventuale accordo di pace.