
(AGENPARL) – mer 13 marzo 2024 Se non riesci a visualizzare questo messaggio clicca qui
PNRR SENZA COPERTURE PER OPERE DEI COMUNI.
UNCEM IN COMMISSIONE BILANCIO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI: NECESSARIA CHIAREZZA E SEMPLIFICAZIONE DEL REGIS E DI ACCESSO AD ANTICIPAZIONI DI CASSA”Non è chiaro, nel Decreto legge 19/2024 sul PNRR, dove troveranno copertura le misure del PNRR definanziate a fine dicembre 2023. Sulle ‘piccole opere’ per i Comuni, in
particolare per la messa in sicurezza del territorio e l’efficienza energetica degli edifici, non si capisce dal
DL quale sarà la copertura. Che sia Piano complementare al PNRR o Fondo sviluppo e
coesione, di certo le risorse devono esserci e le regole devono essere chiare. Senza comprimere altri interventi di quei due fondi ai quali presumibilmente si attinge”.Lo ha detto il
Presidente Marco Bussone, in Audizione oggi alla Camera dei Deputati, Commissione Bilancio.”Cambiano i cespiti di finanziamento, cambiano regole e tempi per i Comuni, con non poca
confusione – ha proseguito Bussone – Non è vero che tutte le misure definanziate sono coperte. E servono chiarimenti. Anche
sulle modalità di utilizzo del Regis che è un colabrodo
informatico e gestionale, tutto da rifare. Servono regole più chiare e snelle per le anticipazioni di cassa ai Comuni. Che spendono e oggi vanno in sofferenza finanziaria aspettando, chissà quando, lo
Stato paghi i lavori eseguiti e le ditte pagate dagli Enti locali. Di sicuro, il Decreto ancora una volta non interviene su due fronti a noi cari. La fragilità istituzionale, che ha visto bandi su
bandi arrivare per ciascun Comune, con una logica municipalista che non favorisce aggregazioni e lavoro insieme tra Comuni,
quantomai oggi necessaria. Emblematico tutto questo con i voucher per la
digitalizzazione dei Comuni, con cifre molto elevate arrivate a ciascun singolo Comune. Solo la Strategia delle Green Communities è comunitaria, favorire chi lavora insieme, chi dal singolo Comune
passa a un percorso di sviluppo territoriale, dunque vincente e duraturo. Grave poi non agire, con il Decreto in conversione alle Camere, anche con regole più chiare, sulla necessità di risolvere
sperequazioni territoriali, come quelle tra aree urbane e rurali o montane. Agire con bando, come fa tutto il PNRR, premia i
migliori, i più veloci, quelli che hanno uffici e tecnici o consulenti più
bravi. Non sempre si individua il territorio che ha più bisogno di quell’intervento, dagli asili nido alle strutture per la salute”. “Siamo per far funzionare il PNRR, ma con queste regole non abbiamo
nascosto alla Commissione parlamentare molta preoccupazione”.
UNCEM – Unione Nazionale
Comuni Comunità Enti Montani
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