
(AGENPARL) – sab 25 novembre 2023 *SYSTEM HOUSE – TAGLI ALLA PULIZIA NEL CALL CENTER: RISCHIO
IGIENICO-SANITARIO PER CENTINAIA DI LAVORATORI E LAVORATRICI*
Desta molta preoccupazione la decisione assunta da System House di tagliare
le spese per il servizio di pulizia del call center di via della
Transumanza a partire dal 1 Dicembre prossimo.
La società, come è noto, è proprietaria di una grande struttura sita nel
quartiere Paolo VI di Taranto, al cui interno svolgono la propria attività
ben tre diverse società di call center (Network Contacts, Koinè e la stessa
System House) e lavorano centinaia di lavoratori e lavoratrici ogni giorno.
Ciononostante, con una scarna comunicazione di qualche giorno fa, System
House ha reso noto che dal 1 Dicembre 2023 taglierà le spese destinate
all’appalto del servizio di pulizia, riducendo il numero delle ore ad esso
dedicate e limitandone lo svolgimento in un unico turno giornaliero, dalle
4 alle 8 del mattino.
Questa decisione si tradurrà in un immediato e drastico peggioramento delle
condizioni igienico-sanitarie della struttura a danno delle centinaia di
lavoratori e lavoratrici che quotidianamente frequentano il luogo di lavoro
dalle 7 del mattino alle 10 della sera.
Per tutto il tempo della loro permanenza in sede, infatti, non saranno più
svolte attività di pulizia dei bagni o degli spazi adibiti alla refezione,
di sostituzione dei prodotti igienici esauriti o di rimozione dei rifiuti
che avverranno soltanto il giorno dopo e in loro assenza. Le superfici, i
pavimenti o le postazioni di lavoro che dovessero necessitare di interventi
di pulizia nel corso dell’intera giornata resteranno sporchi fino al giorno
dopo, quando, in sole 4 ore, si pretenderà di rimettere a lucido una
struttura di migliaia di metri quadri.
Sarebbe bene che System House tornasse sui suoi passi, revocando subito
quella che evidentemente è una disposizione sbagliata e inidonea a
garantire le minime condizioni igieniche dell’ambiente di lavoro, che
nuocerà non solo ai lavoratori dell’appalto delle pulizie che vedranno
ridotto il loro orario di lavoro e le loro esigue retribuzioni, ma anche a
tutti quelli alle dipendenze dei call center che operano in quella
struttura, pagando, immaginiamo, adeguati canoni di locazione.
C’è poco tempo per farlo. In mancanza, daremo corso a tutte le iniziative
sindacali e legali necessarie per tutelare i lavoratori e le lavoratrici.
*USB Taranto*
*Ufficio Stampa USB Taranto*
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