
(AGENPARL) – mer 15 novembre 2023 COMUNICATO STAMPA
*Oggetto: Sindaca sfiduciata a San Marzano sul Sarno. L’ira di Carmela
Zuottolo: “Hanno voltato le spalle anche alla città. Gesto meschino dai
componenti della mia maggioranza”*
“Non hanno tradito solo me, hanno tradito la città”. Così Carmela Zuottolo
ha esordito per spiegare la sua verità sulla sfiducia che ha chiuso
anzitempo il suo mandato sindacale a San Marzano sul Sarno. Nove esponenti
dell’assise, di cui tre esponenti della maggioranza – Angela Calabrese,
Gerolamo Oliva e Pasquale Alfano -, lunedì sera si sono recati da un notaio
per “staccare la spina” all’amministrazione comunale della Zuottolo. Oggi
l’ex sindaca ha affrontato la questione in una lunga conferenza stampa
presso il suo studio legale.
“Voglio spiegare alla comunità le modalità di questo atto vile contro San
Marzano sul Sarno. È stata una sfiducia partorita di nascosto, a tarda
sera. Alla 22.30, senza una valida di motivazione, hanno firmato presso un
notaio, hanno sfiduciato effettivamente poi i elettori, hanno sfiduciato la
gente che sta combattendo con i propri guai. L’hanno fatto senza alcuna
considerazione per i bambini gli anziani per il quali stavamo lavorando
tanto con la nostra amministrazione comunale. Una città per la quale erano
in corso dei progetti. Penso alla rigenerazione urbana per 2 milioni e
mezzo di euro, il dragaggio e l’abbattimento con ricostruzione del ponte di
doveva diventare un fiore all’occhiello della nostra comunità, dei 160 mila
euro da investire il Punto vaccinale per i bambini, il presidio con
un’ambulanza h-24, un finanziamento di 8 milioni di euro per le scuole, uno
stadio per circa tre milioni di euro per la nostra città. E ancora gli
eventi natalizi e culturali o i viaggi per gli anziani. Hanno voltato le
spalle a tutto questo”.
Poi, il focus si è concentrato sui tre esponenti della sua maggioranza,
Angela Calabrese, Gerolamo Oliva e Pasquale Alfano, che hanno firmato la
sfiducia: “Hanno fatto un gesto ignobile. In primis, parlo di un’assessora
alla quale ho sempre dato fiducia, tutta la mia fiducia, battendomi per
difenderla, andando contro anche a volte oltre delle cose che hanno a che
fare con la politica e per far andare le cose in modo giusto per il paese
per la sua crescita, avallando, aiutando la sempre, proprio lei che mi
aveva creato problemi dopo appena 6 mesi dalle elezioni, con un sabato
santo di Pasqua, facendo arrivare messaggi di posta elettronica
certificata, andando a combinarne delle alleanze strategiche per non far
votare in consiglio comunale un progetto per la pubblica e illuminazione,
che poi è stato approvato all’unanimità e ha riqualificato il nostro
territorio comunale, e di cui anche loro adesso beneficiano. Lei che lo
aveva creato tanto scombussolamento all’interno della maggioranza. L’ho
rivoluta, le ho ridato fiducia, l’ho aiutata fisicamente per un progetto
per la telefonia, per la comunicazione e per la telefonia che avrebbe così
fatto uscire San Marzano dal buco nero delle comunicazioni via cellulare. E
io proprio il 13 agosto sono andata a protocollare alla Soprintendenza a
Salerno il progetto, chiamando ogni giorno il responsabile del progetto,
sono andata a Pozzuoli, presso la sede della wind. E la sera prima della
sfiducia si è seduta al tavolo della giunta, con la maggioranza, e ha
votato la delibera per le tariffe della mensa. Poi, mi ha mandato un
messaggio alle 17.15. Messaggio che cito testualmente: grazie per aver
avuto fiducia in me, grazie per aver avuto fiducia in me, su questa
questione molto importante per me e per quella tua unica determinazione.
Questa donna alle 17.15 mi manda questo messaggio, poi la sera va di
nascosto con la minoranza a firmare da un notaio”.
Parole al vetriolo anche per Oliva: “L’ho accompagnato ovunque per la
questione dei fiumi, l’ho portato con me in Regione, l’ho considerato e
ascoltato come un padre, coinvolgendolo nelle varie audizioni, nelle
commissioni regionali”, ha detto la sindaca. “L’ho fatto sedere al mio
fianco quando siamo andati a trattare con la Regione, al quale ho dato
sempre ampia facoltà di mandato in tutto ciò che proponeva e faceva, per il
quale la mattina propria ho scritto per lui una lettera da indirizzare al
Consorzio di Bonifica e dopo averla condivisa con lui dopo l’avrei
protocollata, sempre per la mia grande democraticità e umiltà, l’avrei
inviata al consorzio. Ho passato tutta la mattinata scriverla, ma lo stavo
facendo per la mia gente, per il mio popolo. Perché fra poco arriveranno le
piogge. Io avevo preso un impegno con il comitato di via Gramsci, di
aiutarli, perché ci sono degli argini, dove ci sono delle buche, dove ci
potrebbero essere delle nuove frane, delle nuove alluvioni, dove ci
potrebbero essere dei morti. E proprio questo consigliere comunale, alle
22.30 va da un notaio con la minoranza a firmare”.
Infine, la sindaca si è commossa raccontando il tradimento di Alfano. “Il
colpo al cuore più grande l’ho avuto da chi credevo fratello, amico,
collega, il mio sguardo esterno di protezione, il consigliere che di
mettendosi da presidente del consiglio comunale, doveva seguire e
attenzionare i lavori dei loculi al cimitero, essendo dei lavori
importanti, di un certo valore economico, dovendosi seguire affidamenti,
procedure particolari, essendoci in ballo i diversi soldi. Una persona che
doveva essere di mia piena fiducia. Dopo la firma dal notaio ha abbracciato
la mandante dell’aggressione fisica ricevuta da una donna per la vicenda
degli alberi. Fummo minacciati entrambi, fisicamente e verbalmente, in
quell’occasione. Lui fu quasi strangolato con la sua sciarpa. Per quella
storia è in atto un procedimento penale, che il 26 novembre vedrà questa
persona in Tribunale per spiegare quanto accaduto. E lui lunedì sera
abbracciava la mandante di quell’aggressione”.
Una sfiducia di cui la Zuottolo non si capacità ancora. “Era premeditato
sicuramente, il mio passaggio a Forza Italia non ha nulla a che fare con
questo. La maggioranza sarebbe rimasta civica. L’ho detto sabato alla mia
squadra e nessuno ha avanzato dubbi in merito. Dunque perché mi hanno
sfiduciato? Perché ho fatto qualcosa di illecito? Stavo commettendo
qualcosa di illecito? Stavo rubando? Questa è una sfiducia senza alcuna
motivazione. Hanno bloccato e tradito una città con l’arrivo di un
commissario in Municipio”.