
(AGENPARL) – mar 25 luglio 2023 INFORMAZIONE ISTITUZIONALE
E OPEN GOVERNMENT
Ufficio Stampa
25/7/2023
“RIVERBERI” DI INGRID KURIS – AKIS: DOMANI, MERCOLEDI’ 26
LUGLIO, ALLE 18.00, INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA ALLA SALA
COMUNALE D’ARTE DI PIAZZA UNITA’ D’ITALIA
Domani, mercoledì 26 luglio, alle ore 18.00, s’inaugura alla sala comunale
d’arte di Trieste (piazza dell’Unità d’Italia, 4) la mostra personale “Riverberi”
dell’artista Ingrid Kuris – AKIS. Presentazione critica di Franco Rosso.
“Ingrid Kuris – scrive Franco Rosso nella presentazione – coglie l’essenza della
vita e da artista la sa efficacemente rappresentare. Lo fa dal punto di vista estetico
attingendo all’espressionismo e al surrealismo, mentre dal punto di vista concettuale
declina la sua espressività creativa per farsi domande, per riflettere e far pensare.
Estetica e concettualità sono i due lati di una unica medaglia, l’una invera
l’altra, e l’esito è rappresentato da dipinti dei quali la selezione proposta in questa
rassegna compiutamente rappresenta il lavoro, la filosofia e l’impegno dell’artista.
Akis attinge alle sue origini greche per interpretare pittoricamente il mondo della
mitologia, perché per lei i miti sono il pretesto per scandagliare gli eterni interrogativi
sull’essere e sull’esistenza. Per lei il mito è insieme specchio del passato, simbolo del
presente e speranza di futuro. Attingere dagli antichi miti per trarre ispirazione e
creare immagini in grado di far riflettere i fruitori sulla loro esistenza, è in ultima
analisi il proponimento etico alla base della scelta espressiva di Akis: e ci riesce
perfettamente anche dando spazio alla bellezza della natura che per lei è il territorio
dell’anima; creando visivamente un senso di meraviglia e stupore in contrapposizione
a un quotidiano nel quale scienza e tecnologia soffocano la fantasia; affidando ad una
rete strappata da una sirena la simbologia della liberazione dai legami che soffocano
la vita; brutalizzando Gea, la Madre Terra, per richiamare l’attenzione sulla
devastazione che l’uomo provoca alla natura. Fino ad arrivare a Sisifos, impegnato a
sopportare il peso della sofferenza umana con le sole proprie forze: un riferimento ed
un omaggio alla abnegazione dimostrata da medici e infermieri durante la pandemia,
di fronte ad un incubo imprevisto e sconosciuto. Con la sua arte Akis stimola le
persone ad una rinascita e allo stesso tempo propone loro la necessità di un
miglioramento, di un arricchimento etico, che non può che essere individuale”.
COMTS