
(AGENPARL) – Roma, mar 18 luglio 2023 Cospa Abruzzo Contro la mala-politica. Lettera all’ On. Francesco Lollobrigida.
On. Franceso Lollobrigida, anzi no, caro Francesco, visto che io sono un camerata e tu forse, per la prima volta quando fratelli d’Italia contava lo 0,001 mentre Pierluigi Biondi il sindaco dalle dune di asfalto militava in quel di Casa Pound, il sottoscritto Dino Rossi, insieme ad altri amici hanno messo la loro faccia per far conoscere questa nuova forza politica, la quale avrebbe dovuto portare una ventata di aria fresca, soprattutto per quanto riguarda l’attività venatoria connessa all’agricoltura. Come sempre quando tira il vento in poppa, sono tutti pronti a salpare o a salire a bordo della nave dei vincitori, tanto da candidare in Abruzzo ex 5 stelle e personaggi fuori regione lasciando a terra chi ha sempre combattuto ingiustizie politiche e mi riferisco alle aree protette, le quali hanno raddoppiato quello consentito dalla Legge a danno delle attività agricole. Abbiamo contrastato questo mostro verde con tutti i mezzi, abbiamo bloccato le catture dei cinghiali con le gabbie per evitare che venissero venduti dai loro amici vicini a scapito di chi li ha ingrassati con i raccolti destinati alla zootecnia e al consumo umano. Con il tuo l’insediamento nel ministero di sovranità alimentare, ci aspettavamo qualcosa di diverso, che le aree protette venissero ridimensionate facendo rispettare la Legge scritta da statisti veri, che i parchi venissero amministrati da chi ci vive il territorio e non da politici trombati o da ex colonnelli dei Carabinieri forestale in aspettativa. Invece ai nostri allevatori gli si nega il diritto degli usi civici, in barba alla costituzione, con i piani parchi con l’avallo della regione Abruzzo capitanata da FDIL ed infine arrivi tu con il provvedimento dei cinghiali. Un vero colpo di mannaia alla storia della caccia con il cane, quando si obbliga a fare le braccate in pianura e non nelle zone fitte, in pratica portiamo i cani a passeggio! Ti reputi un cacciatore, le squadre di cinghiale vogliono sapere se sai come è fatto un cinghiale e se conosci le sue abitudini, se qualche volta sei andato a sparare al cinghiale davanti ai cani in mezzo alle fratte e sei a conoscenza di dove escono i pallini dal fucile dal calcio o dalla canna! Si spendono soldi per una malattia inventata la PSA come per il covid19, la lingua blu, la mucca pazza ecc… con tanto di commissario recinzioni che non reggono nemmeno la carica di un coniglio che non ti sei degnato nemmeno di denunciare questo sperpero di soldi. Siamo certi che questa PSE è un pretesto per far vendere i cinghiali agli amici tuoi dei Parchi, in quanto con questa densità di animali che abbiamo sul territorio, grazie ai parchi, la peste suina avrebbe già infettato tutta la nazione. Se ci ritroviamo una popolazione di cinghiali così imponente, tale da compromettere anche altre specie di fauna selvatica, comprese quelle ad alto rischio di estinzione, questo lo dobbiamo alla mala gestione delle aree protette, le stesse alle quali stai dando la possibilità di catturare i cinghiali e venderli in barba agli agricoltori che li hanno sfamati per tutti questi anni, ai cacciatori di cinghiali che custodiscono i loro cani per 365 giorni l’anno per andare a caccia solo 30 giorni: ma non era meglio mandare a caccia delle squadre a costo zero? Questo provvedimento pensiamo che sia fuorilegge se non viene cambiata le 157/92 e ci troviamo costretti a presentare querela sia per le gabbie di cattura che per l’usurpazione degli usi civici. Le cose semplici sono quelle più efficaci, ma si cerca sempre di complicarle a discapito della popolazione!
Ofena,18/07/2023
Il Cospa
Abruzzo
Dino Rossi