
(AGENPARL) – gio 11 maggio 2023 I Trimestre 2023
registrazioni e fallimenti di imprese
Nel primo trimestre del 2023 il numero complessivo di registrazioni destagionalizzato segna un aumento congiunturale del 3,8%, nonostante l’esiguo incremento nelle costruzioni (+0,6%) e il marcato calo dell’industria in senso stretto, che scende del 6,2% rispetto al trimestre precedente.
Risulta invece in decisa crescita l’intero comparto dei servizi. In particolare, sempre rispetto al trimestre precedente, le registrazioni di nuove imprese aumentano in modo consistente per i servizi di alloggio e ristorazione (+11,5%), per i servizi sanitari, di assistenza, istruzione e intrattenimento (+9,2%) e per i servizi finanziari, immobiliari, professionali e di supporto alle imprese (+7,2%). In crescita anche i servizi di informazione e comunicazione (+5,8%).
Su base annua, a fronte di un aumento del numero totale di registrazioni rispetto al primo trimestre dello scorso anno (+1,2%), sostenuto anche dal vistoso aumento nei servizi di alloggio e ristorazione (+28,5%), spiccano i cali delle costruzioni (-13,8%) e, in misura inferiore, dell’industria in senso stretto (-4,2%). Si segnala anche l’incremento nei servizi di trasporto, che salgono del 15,2%, mentre nei servizi di informazione e comunicazione la crescita è del 5,4%.
Per quanto riguarda il numero dei fallimenti, a livello complessivo, si rileva un aumento del 19,1% rispetto al trimestre precedente e un calo del 5,2% rispetto allo stesso trimestre del 2022.
Il commento
Al netto dei fattori stagionali, l’aumento del numero complessivo di registrazioni rispetto al trimestre precedente è dovuto all’andamento decisamente positivo nell’intero comparto dei servizi. L’unico settore in controtendenza è quello dell’industria in senso stretto.
Anche rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, si registra una crescita, pur modesta, del numero totale di registrazioni che inverte la dinamica tendenziale del 2022, per lo più negativa. Il risultato è dovuto, anche in questo caso, all’andamento nei servizi che controbilancia quello di segno opposto rilevato sia nell’industria in senso stretto che nelle costruzioni.
PROSSIMA
DIFFUSIONE
Agosto 2023
Link utilihttp://dati.istat.it/http://www.istat.it/it/congiunturaPROSPETTO 1. REGISTRAZIONI E FALLIMENTI DELLE IMPRESE. DATI TRIMESTRALI IN LIVELLO GREZZI E DESTAGIONALIZZATI. I trimestre 2020-I trimestre 2023
Dati grezzi Dati destagionalizzati
Registrazioni Fallimenti Registrazioni Fallimenti
I trim 2020 85.279 2.283 66.904 2.255
III trim 2020 59.853 1.601 76.571 2.133
IV trim 2020 64.348 2.903 69.831 2.550
I trim 2021 90.247 2.533 70.774 2.484
II trim 2021 78.260 2.380 75.188 2.250
III trim 2021 57.023 1.793 74.176 2.292
IV trim 2021 71.105 2.285 77.694 1.988
I trim 2022 90.416 1.964 70.116 1.898
II trim 2022 72.736 2.030 69.753 1.897
III trim 2022 53.232 1.424 69.719 1.899
IV trim 2022 63.471 1.746 69.120 1.490
I trim 2023 91.523 1.861 71.722 1.774
FIGURA 1. REGISTRAZIONI E FALLIMENTI DELLE IMPRESE. DATI TRIMESTRALI IN LIVELLO DESTAGIONALIZZATI
I trimestre 2014-I trimestre 2023
PROSPETTO 2. REGISTRAZIONI E FALLIMENTI PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA. VARIAZIONI CONGIUNTURALI SU DATI DESTAGIONALIZZATI. I trimestre 2022 – I trimestre 2023
SETTORI DI ATTIVITA’ ECONOMICA REGISTRAZIONI FALLIMENTI
I trim 22 IV trim 21 II trim 22 I trim 22 III trim 22 II trim 22 IV trim 22 III trim 22 I trim 23 IV trim 22 I trim 22 IV trim 21 II trim 22 I trim 22 III trim 22 II trim 22 IV trim 22 III trim 22 I trim 23 IV trim 22
B-E Industria in senso stretto -2,4 -0,6 4,9 -2,5 -6,2 -12,3 1,7 4,3 -25,6 27,6
F Costruzioni -12,0 -12,2 -5,6 3,1 0,6 9,8 -9,0 0,2 -14,9 7,0
G Commercio -12,9 4,3 8,8 -7,1 2,6 -12,9 3,9 5,4 -29,1 24,8
H Trasporti -16,6 23,5 -10,7 3,1 1,4 5,1 14,4 -8,7 -31,7 18,2
I Servizi di alloggio e ristorazione -11,8 16,1 4,4 -2,2 11,5 17,8 -8,9 -8,0 -13,4 1,7
J Servizi di informazione,comunica-zione -21,0 12,0 -2,2 -3,0 5,8 -8,1 6,3 1,5 -1,3 17,0
K-N Servizi finanziari, immobiliari, professionali,supporto alle imprese -5,0 -0,5 -4,5 3,5 7,2 -13,6 6,5 -8,1 -17,3 32,0
P-S Sanità, assistenza, istruzione, intrattenimento, servizi alla persona -3,1 5,9 -0,7 -1,9 9,2 -5,4 -10,4 17,4 -10,6 11,7
B-S Totale -9,8 -0,5 0,0 -0,9 3,8 -4,5 0,0 0,1 -21,5 19,1
PROSPETTO 3. REGISTRAZIONI E FALLIMENTI PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA. VARIAZIONI TENDENZIALI SU DATI GREZZI. I trimestre 2022 – I trimestre 2023
SETTORI DI ATTIVITA’ ECONOMICA REGISTRAZIONI FALLIMENTI
I trim 22 I trim 21 II trim 22 II trim 21 III trim 22 III trim 21 IV trim 22 IV trim 21 I trim 23 I trim 22 I trim 22 I trim 21 II trim 22 II trim 21 III trim 22 III trim 21 IV trim 22 IV trim 21 I trim 23 I trim 22
B-E Industria in senso stretto -3,6 -5,9 0,2 0,0 -4,2 -21,7 -20,3 -13,1 -30,7 3,9
F Costruzioni 19,8 -0,3 -10,2 -24,7 -13,8 -17,1 -20,0 -25,2 -14,8 -15,2
G Commercio -17,0 -21,2 -9,9 -8,3 6,2 -28,7 -12,1 -14,2 -29,9 -2,4
H Trasporti -0,9 31,4 0,3 -5,2 15,2 -33,3 2,0 -5,7 -21,2 -15,9
I Servizi di alloggio e ristorazione 28,0 11,7 6,3 4,9 28,5 -2,1 -8,4 -23,5 -13,3 -25,0
J Servizi di informazione,comunica-zione -12,1 -17,7 -12,8 -17,8 8,5 -38,1 -21,8 -32,4 -2,4 23,1
K-N Servizi finanziari, immobiliari, professionali,supporto alle imprese -0,5 -5,7 -6,8 -6,6 5,4 -22,4 -8,2 -35,4 -27,8 8,4
P-S Sanità, assistenza, istruzione, intrattenimento, servizi alla persona 2,4 0,5 0,3 -0,1 10,2 -26,2 -36,6 -14,7 -9,3 5,1
B-S Totale 0,2 -7,1 -6,6 -10,7 1,2 -22,5 -14,7 -20,6 -23,6 -5,2
FIGURA 2. REGISTRAZIONI. GRADUATORIA DEI SETTORI SECONDO LE VARIAZIONI TENDENZIALI. I trimestre 2023
FIGURA 3. FALLIMENTI. GRADUATORIA DEI SETTORI SECONDO LE VARIAZIONI TENDENZIALI. I trimestre 2023
Il prospetto che segue riepiloga le revisioni, calcolate come differenza tra i tassi di variazione rilasciati in occasione del report odierno e quelli diffusi nel report precedente. Per quanto riguarda le variazioni congiunturali dei due indicatori, calcolate sui dati destagionalizzati, alla revisione corrente si associa la revisione che la procedura di destagionalizzazione effettua sull’intera serie storica ogni volta che si aggiunge una nuova osservazione. Le revisioni delle variazioni tendenziali si riferiscono ai dati grezzi.
PROSPETTO 4. REVISIONI DELLE VARIAZIONI PERCENTUALI, DIFFERENZE IN PUNTI PERCENTUALI
I trimestre 2023
Variazioni congiunturali Variazioni tendenziali
IV trim 2022
Registrazioni 0,0 0,0
Fallimenti 0,6 0,0
Dati destagionalizzati: dati depurati, mediante apposite tecniche statistiche, dalle fluttuazioni attribuibili alla componente stagionale (dovute a fattori metereologici, consuetudinari, legislativi, ecc.) e, se significativi, dagli effetti di calendario. Questa trasformazione dei dati è la più idonea a cogliere l’evoluzione congiunturale di un indicatore.
Fallimenti: corrisponde al numero di società iscritte al Registro delle Imprese aventi una procedura concorsuale fallimentare non revocata, ovvero avente in atto il procedimento di fallimento.
Registrazioni: numero di operazioni di iscrizione negli archivi di tutte le Camere di Commercio italiane, effettuate nel periodo considerato (trimestre/anno). Si rimanda alla nota metodologica per i riferimenti normativi e per la tipologia di imprese soggette agli obblighi di iscrizione.
Registro delle imprese: registro istituito con la legge 580/93 e che riunisce due precedenti registri: il registro delle società, tenuto dalle Cancellerie commerciali dei Tribunali, e il registro ditte tenuto dalle Camere di commercio. Nel Registro delle imprese sono tenuti a iscriversi tutti gli imprenditori qualunque sia la forma giuridica (sia società che imprese individuali) sotto la quale viene svolta l’attività, e in particolare una qualunque delle attività di cui all’art. 2195 del c.c., nonché l’attività agricola di cui all’art. 2135 c.c.. Il Registro delle imprese si articola in una sezione ordinaria, in una sezione speciale e nel REA (Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative).
Variazione congiunturale: variazione percentuale rispetto al trimestre o periodo precedente.
Variazione tendenziale: variazione percentuale rispetto allo stesso trimestre o periodo dell’anno precedente.
Fonti dei dati
I dati presentati derivano dalla rilevazione trimestrale Movimprese sulla natalità e mortalità delle imprese, condotta da InfoCamere, la società informatica delle Camere di Commercio italiane, e diffusi da Unioncamere.
Le imprese considerate sono tutte quelle presenti nei Registri delle Camere di Commercio Italiane, ma il campo di osservazione varia a seconda del fenomeno considerato: iscrizioni e fallimenti.
Per quanto riguarda le iscrizioni, sono tenuti all’iscrizione nella sezione ordinaria del Registro delle imprese i seguenti soggetti:
– Imprenditori commerciali
– Società
– Consorzi con attività esterna
– Società consortili
– Enti pubblici economici aventi per oggetto esclusivo o principale attività commerciale
– Società estere con sede in Italia
Inoltre sono tenuti all’iscrizione, in particolare nella sezione speciale del Registro delle Imprese, i seguenti soggetti:
– Imprenditori agricoli
– Piccoli imprenditori
– Imprese artigiane
– Società semplici
Non sono invece sottoposti ad obbligo di iscrizione, in quanto non svolgono attività di impresa:
– Professionisti
– Collaboratori coordinati e continuativi
– Venditori porta a porta
– Esercenti attività occasionali o saltuarie e artistiche
– Imprese agricole con volume di affari inferiore a € 10.329,13
– Azienda coniugali
– Associazioni tra imprese, professionisti e agricoltori
– Enti non commerciali, salvo che svolgano una attività economica strumentale a quella istituzionale; nel qual caso sono obbligati all’iscrizione nel REA- Società di mutuo soccorso
L’iscrizione al Registro Imprese si deve effettuare al momento della nascita entro 30 giorni dall’evento per le imprese individuali, mentre per le società avviene secondo i termini e le modalità previste dal Codice Civile per ogni forma giuridica. Pertanto, l’iscrizione nel registro della Camera di Commercio prescinde dall’inizio dell’attività dell’impresa.
Relativamente ai fallimenti, i dati considerati nella rilevazione Movimprese sono relativi alle società iscritte al Registro delle Imprese, aventi una procedura concorsuale fallimentare non revocata, ovvero avente il procedimento di fallimento.
Movimprese considera come stato di attività di un’impresa registrata/iscritta nel Registro delle imprese una delle seguenti modalità:
-inattiva: impresa che non esercita l’attività;
-attiva: impresa che esercita l’attività e non risulta avere procedure concorsuali in atto;
-sospesa: impresa che ha sospeso l’attività;
-liquidata
-fallita
-cessata: impresa che ha comunicato la cessazione dell’attività.
Il numero di fallimenti è pari al totale delle imprese registrate nella Camera di Commercio, al netto di quelle attive, inattive, sospese e liquidate.
Gli enti pubblici e i piccoli imprenditori, che svolgono attività commerciale non sono soggetti in caso di insolvenza alle procedure di fallimento e di concordato preventivo, quindi non rientrano nei casi di cui sopra.
Campo di osservazione
Le nuove registrazioni e i fallimenti provenienti da Movimprese sono in questa analisi riferite alla popolazione obiettivo prevista dal regolamento europeo Council Regulation (EC) No 295/2008 concerning structural business statistics, Annex IX, che riguarda i settori dell’Industria in senso stretto (da B a E della classificazione Ateco2007), delle Costruzioni (F), del Commercio (G), del Trasporto e Magazzinaggio (H), delle Attività dei Servizi e Ristorazione (I), dei Servizi di Informazione e Comunicazione (J), delle Attività Finanziarie e Assicurative (K), delle Attività Immobiliari (L), delle Attività professionali, scientifiche e tecniche (M), del Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (N) e della Sanità, assistenza, istruzione, intrattenimento e dei Servizi alla persona (da P a S).
Un ulteriore elemento di diversità riguarda il trattamento delle unità “non classificate” per attività economica e presenti su Movimprese che sono state qui riallocate secondo il metodo di stima del riproporzionamento in base alla distribuzione totale per due cifre Ateco.
Trattamento dei dati: la destagionalizzazione
Poiché le variabili che misurano i fenomeni economici su base infrannuale possono essere caratterizzate da oscillazioni periodiche, dovute a fattori legislativi, consuetudinari, metereologici, che oscurano la dinamica di breve termine dei fenomeni stessi, è necessario rimuovere la componente stagionale per un’appropriata lettura dei dati in termini congiunturali. Le serie storiche relative alle registrazioni e ai fallimenti sono state destagionalizzate separatamente per ciascuno dei settori di attività economica considerati. Le serie relative ai totali sono ottenute con approccio indiretto, mediante somma delle serie settoriali destagionalizzate.
Per la destagionalizzazione dei dati è stata utilizzata la procedura TRAMO-SEATS, fondata sull’ipotesi secondo cui ogni serie storica a cadenza infrannuale è rappresentabile come una combinazione di diverse componenti, non osservabili direttamente: una componente di ciclo-trend, che descrive la tendenza di medio e lungo periodo; una componente stagionale, costituita da movimenti periodici, la cui influenza si esaurisce nel corso di un anno; una componente irregolare, dovuta a fattori erratici. TRAMO-SEATS, in particolare, utilizza un approccio di tipo model-based, che si fonda sull’identificazione di un modello statistico rappresentativo del comportamento della serie storica da destagionalizzare. Per procedere all’eliminazione della stagionalità, è necessario ipotizzare una modalità di scomposizione della serie “grezza” nelle diverse componenti prima elencate e che solitamente è di tipo additivo (il dato osservato è costituito dalla somma delle componenti non osservabili) o moltiplicativo (il dato osservato è il prodotto delle componenti non osservabili). Per le serie trattate, si è adottata in quasi tutti i casi una scomposizione di tipo additivo. A causa della brusca caduta dei livelli delle serie rilevata nel secondo trimestre 2020, sia per le registrazioni che per i fallimenti, in quasi tutti i modelli identificati è stato necessario introdurre almeno un outlier di tipo additivo per tale periodo. Gli effetti di calendario sono risultati per lo più non significativi. Conformemente a quanto avviene per gli altri indicatori congiunturali diffusi dall’Istat, si prevede una revisione annuale dei modelli di destagionalizzazione, in modo da assicurarne la capacità di rappresentare correttamente l’andamento delle singole serie storiche.
Poiché l’aggiunta di una nuova informazione trimestrale consente una migliore valutazione delle diverse componenti delle serie, è possibile che ogni trimestre i dati destagionalizzati già pubblicati relativi agli ultimi anni siano soggetti a revisione anche in assenza di revisioni dei dati grezzi precedenti.
Infine, la componente stagionale stimata non è costante, ma può variare gradualmente nel tempo, cosicché i suoi effetti non si compensano necessariamente nel corso dell’anno solare; pertanto, il totale annuo di ogni serie destagionalizzata e della corrispondente serie grezza può non essere identico.
Diffusione a livello europeo
Da maggio 2021 i dati su registrazioni e fallimenti relativi ai paesi membri dell’UE vengono raccolti e diffusi da Eurostat sulla base del nuovo regolamento quadro sulle statistiche sulle imprese ((Regolamenti statistici UE 2019/2152 e UE 2020/1197 in vigore dal 1° gennaio 2022). Si veda la pagina del sito Eurostat:
https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Quarterly_registrations_of_new_businesses_and_declarations_of_bankruptcies_-_statisticsPer informazioni tecniche e metodologiche
Carolina Corea