
(AGENPARL) – mer 19 ottobre 2022 GLI INTERVENTI
Press Material
Lunedì 19 ottobre 2020
19/10/2022 |Press Release|
DONNE: A ROMA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL’INTERMEDIAZIONE NEI CONFLITTI.
ROMA. E’ in corso, a Roma, nel Palazzo della Cancelleria la due giorni della Conferenza internazionale multilaterale, organizzata dall’Istituto Diplomatico Internazionale (IDI) e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, dedicata al ruolo delle donne nell’intermediazione diplomatica dei conflitti.
Ad aprire la sessione inaugurale è stato il Cardinale. Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede.
“Accolgo con vivo interesse questa iniziativa – ha detto – perché affronta in modo molto approfondito il ruolo delle donne nell’intermediazione diplomatica dei conflitti. La pregnanza di questo tema emerge dalla Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza e costituisce una pietra miliare ed insiste con particolare partecipazione delle donne nei processi di pace”.
“In un mondo – ha aggiunto – dove la logica del dominio determina ancora le sorti della geopolitica, le donne, che sanno farsi carico delle fragilità dell’umanità, possono essere le protagoniste di un cambiamento ogni qual volta esse riescano a convertire il potere dalla logica della sopraffazione a quella del servizio e della cura. In tal senso, i doni specifici della donna nell’educare alla pace le famiglie della società possono essere determinanti anche nelle attività di prevenzione e nei processi di risoluzione dei conflitti, aiutando a imboccare la strada della riconciliazione, a promuovere la cultura della vita e a contrastare logiche deleterie paralizzanti, spesso dettate da interessi particolari e dalla ricerca di guadagni immediati”.
A conclusione del recente Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali svoltosi in Kazakistan, Papa Francesco ha rilevato con forza, ha ricordato il Cardinale, che “se manca la pace è perché mancano attenzione, tenerezza e capacità di generare vita” e dunque essa va ricercata coinvolgendo maggiormente la donna, perché quest’ultima dona cura e vita al mondo e via verso la pace.
In occasione della Conferenza, la Senatrice a vita Liliana Segre, ha inviato una lettera di auguri.
“Donne e guerra, o meglio, donne per la pace, per la soluzione, giusta ed equa, delle situazioni di crisi purtroppo tanto diffuse ancora oggi nel mondo – ha scritto -. Il punto di vista delle donne è importante. Proprio perché è un punto di vista particolare, specifico, autonomo, portatore di una sensibilità di genere decisiva nella costruzione del discorso sulla pace. O a caso l’eguaglianza di genere, ma anche l’attenzione per le bambine e i bambini prime vittime della guerra, costituiscono i temi centrali della Conferenza”.
“Abbiamo tutti negli occhi le immagini che ci vengono dall’Ucraina – ha proseguito -. Una terra al centro della nostra Europa. Vittima di una guerra di aggressione che richiede l’impegno di società civile ed istituzioni perché si giunga a una pace che restauri il diritto”.
“Le donne – ha concluso la Segre – debbono fare di più, avere maggiori responsabilità e possibilità di decisione, essere promotrici attive di pace, giustizia, solidarietà, accoglienza”.
“L’evento – ha detto il presidente dell’Istituto Diplomatico Internazionale (IDI), Avvocato Paolo Giordani – l’inizio di un percorso ben più articolato e, mi si passi il termine, più ambizioso quale l’Agenda IDI 2028 sui Diritti Umani. Ossia una marcata e puntuale riflessione nei prossimi cinque anni, a partire dal 2023, sui 30 Articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e i successivi pronunciamenti che ad essa fanno riferimento, nelle felici scadenze del 75° e 80° Anniversario del citato documento primigenio”.
Di questo, l’IDI ha dato comunicazione alle Nazioni Unite, quali la Direzione Generale UNOG di Ginevra e l’Alto Commissariato per i Diritti Umani, ricevendone “un elevato gradimento e prezioso quanto necessario e atteso sostegno”.
Elena Bonetti, ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, è intervenuta evidenziando come le donne nei conflitti siano le più colpite.
“Lo vediamo oggi in Ucraina – ha aggiunto -. Lo abbiamo visto lo scorso anno in Afghanistan. Lo stiamo vedendo nella ribellione e nel coraggio delle donne in Iran”.
“In tutti questi conflitti – ha proseguito -, pur riconoscendo da una parte le donne come principali vittime di abusi, di violenza e di soprusi e dall’altra esse sono davvero dotate di un’energia resiliente, capace di ricostruire il volto dell’umanità che sia più vera e coesa. Per questo, come membri del G7, proprio qualche giorno fa, nell’incontro ministeriale, abbiamo voluto ribadire con forza l’impegno del nostro Paese nel sostenere e promuovere l’Agenda del Women, Peace and Security, riconoscendo che si debba attivare sempre di più un approccio mainstreaming di genere, anche nella costruzione delle politiche diplomatiche, nella loro formazione e attuazione”.
“È inutile ricordare – ha spiegato il ministro – che la presenza delle donne, per esempio, nei processi della ricostruzione di pace sia fondamentale, proprio perché è in grado di attivare e animare fiducia e coesione a livello della comunità e di quanto il momento nel quale introduciamo queste prospettive di genere la risposta che può anche emergere da una situazione di conflitto e di violenza, sia una risposta più integrata, quindi più capace di cogliere la complessità della sfida”.
Importante è anche il tema che riguarda la prevenzione di tutti questi processi.
Le donne, ha sostenuto il ministro devono essere “pienamente rappresentate, presenti e stabili nella decisione pratica dell’attuazione delle strategie a livello internazionale”.
Nel suo intervento l’Ambasciatore Pasquale Ferrara, Direttore Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha evidenziato come “il tema di oggi sia essenziale anche per la politica estera italiana nella sua articolazione di organismi multilaterali delle Nazioni Unite”.
“La pace – ha aggiunto – come altri diritti, non sono mai un traguardo scontato, possono essere rimessi in discussione in qualunque momento. Quindi, si richiede una rigida attenzione e una grande capacità di resilienza”.
“Con la Risoluzione delle Nazioni Unite numero 1325 del 2000 – ha proseguito – credo che sia introdotto non solo una nuova sfaccettatura del ruolo della donna nei contesti di pace, ma anche come protagoniste dei processi di risoluzione dei conflitti e in quelli di riconciliazione. C’è molto da fare ancora”.
La Risoluzione è sicuramente una pietra miliare, ma alcuni dati sono abbastanza eloquenti.
“Alla fine del 2020 – ha ricordato l’Ambasciatore – l’Italia ha approvato il IV Piano d’Azione Nazionale (2020-2024) e anche il Parlamento ha stanziato dei fondi, 3 milioni di euro, a sostegno dell’attuazione di questo piano. Esiste una correlazione nei processi di pace tra il fatto stesso che si possa giungere a un accordo e che quest’ultimo sia duraturo nel tempo. Perché da sempre le donne riescono a costruire dei rapporti molto solidi, all’interno delle comunità, basati sulla fiducia e sono capaci di coinvolgere i più vulnerabili ai rischi della violenza”.
“Un’ultima osservazione riguarda le Nazioni Unite – ha concluso l’Ambasciatore – che possono coinvolgere le donne nei processi di mediazione. Nel 2017 abbiamo creato una rete di donne mediatrici nel Mediterraneo, che si sta anche espandendo (Turchia, Cipro, Kosovo e anche in altri Paesi mediterranei). Ci impegniamo a lavorare in questa direzione. È fondamentale che ci siano dei risultati. Non si tratta solamente di contare le donne, ma di far contare le donne in tutti questi aspetti che sono sostanziali per la sicurezza internazionale”.
Press contacts:
FOLLOW US
https://93m1g.r.ag.d.sendibm3.com/mk/cl/f/hc48I1XZcww0X_cSIMQWvYWgwZ5xYfxXpFMu7kJQOWf6sRjArAKjvwTKLlhBcg13pfeYGSvfNmzaVGzQSYbi11oRIeIUkKY556ywubZ492ZFuzAbJLR76qps6w5qBLFBntzxzkebhGFabGGnlFhjWi5Y4rKIXzuMGBhTZbwd937wVYhyPFhakLVsGBrcm5WeNSrIv_w
https://93m1g.r.ag.d.sendibm3.com/mk/cl/f/RFcobme0n9W42crR3OMxu6zjXXfLGHQV-Gz0LS_fd7aW0nZw6nh2pE-AZjx13Eg1P4mHu77v5rfVTOgld1yXt9Hjv5B7I5F0V10YEcilitXpDHhuk37Rx9awjLlyUn2bK7hfGsDWyRnNAhLBGzI1yjk5dITh1G4cjnMFtBhPbe84CL0vPjsXBjnCd8KRgLpi6HIe5zqB-n2NTINc9-RZhw
[Istituto Diplomatico Internazionale](https://93m1g.r.ag.d.sendibm3.com/mk/cl/f/JsCzpcUMnpf4EluOiCuJpBJGmWatcf9zb7oMC2v_WWDLOmxmo6RKncSvHPEoM7x3kIagWqmwo3tFrDpAR2FzsG54UsorB2QdwrHajbov8zAA6R_PPLxUptfe_YNE8wAVvuJgvXTLqsfJV8GJ7_hg39Px_iZyJyIIaF1tJxsU)
[Piazza della Consolazione, 29 – 00186 Roma](https://93m1g.r.ag.d.sendibm3.com/mk/cl/f/cgtV2TuxXhdMtreXZrQbTv1lyQkmlty25SRxjN8bIneVsprcaZarBB_p-qxZ3H2siMi8n8Yw4x-WFGaZ4n-7NceHu5Zo_rSXNqqzf_tJzRPFTc0n9HkntRPPAJvMQrIJBa1LCMg34JKImATIYyUMKO_XK5_WpOQMKgd9gQbU)
[Unsubscribe](https://93m1g.r.ag.d.sendibm3.com/mk/un/70R2SqIwYgWSTrk3Wr3NBgXAz0YqIOV9nfbO_YfSX2IWVcI8H3lYk27OSFhSYCVG3RhIIz0_UAdwEtTNx2mB8Xs95qJuXXNbU1PN_f0CPO1tvOd27gHjX6JdjvizHl9Sz1mDbbd2tcTy1dtUbnV8U4fJM6NQ3xA9kO0E4V054A)