
(AGENPARL) – ROMA ven 24 giugno 2022

(Traduzione di cortesia)
Risultati principali
I. L’EUROPA IN UN’ACCEZIONE AMPIA
1. Il Consiglio europeo è stata l’occasione per un dibattito strategico sulle relazioni dell’Unione europea con i suoi partner in Europa. Ha discusso la proposta di avviare una comunità politica europea.
Cosa, chi e come?
L’obiettivo è fornire una piattaforma di coordinamento politico per i Paesi europei in tutto il continente. Questa piattaforma potrebbe coinvolegere tutti i Paesi europei con cui abbiamo relazioni strette.
L’obiettivo sarebbe quello di promuovere il dialogo politico e la cooperazione per affrontare questioni di interesse comune, in modo da rafforzare la sicurezza, la stabilità e la prosperità del continente europeo.
2. Questo quadro non andrebbe a sostituire le politiche e gli strumenti dell’UE già esistenti, in particolare l’allargamento, e rispetterà pienamente l’autonomia decisionale dell’Unione europea.
3. Sulla base di questo primo scambio di opinioni, il Consiglio europeo tornerà sulla questione.
II. UCRAINA
4. Il Consiglio europeo ha discusso della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina nei suoi diversi aspetti. Il Consiglio europeo ribadisce di essere fermamente al fianco dell’Ucraina e che l’Unione europea continuerà a fornire all’Ucraina un forte sostegno alla sua resilienza economica, militare, sociale e finanziaria complessiva, compresa l’assistenza umanitaria.
5. Il Consiglio europeo condanna fermamente gli attacchi indiscriminati della Russia contro i civili e le infrastrutture civili ed esorta la Russia a ritirare immediatamente e incondizionatamente tutte le sue truppe e i suoi equipaggiamenti militari dall’intero territorio dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti. Il diritto umanitario internazionale, anche per quanto riguarda il trattamento dei prigionieri di guerra, deve essere rispettato. Il ritorno in sicurezza degli ucraini, compresi i bambini, sfollati con la forza in Russia, deve essere consentito immediatamente. La Russia, la Bielorussia e tutti i responsabili di crimini di guerra e altri gravi crimini saranno essere chiamati a rispondere dei loro atti in conformità al diritto internazionale.
L’adozione del sesto pacchetto di sanzioni dell’UE aumenta ulteriormente la pressione sulla Russia affinché ponga fine alla sua guerra contro l’Ucraina. Il lavoro sulle sanzioni proseguirà, in particolare per rafforzarne l’attuazione e prevenirne l’elusione. Il Consiglio europeo invita tutti i Paesi ad allinearsi alle sanzioni dell’UE, in particolare i Paesi candidati. Sarebbe importante portare a termine rapidamente i lavori sulla decisione del Consiglio di aggiungere la violazione delle misure restrittive dell’Unione all’elenco delle azioni da considerare criminali per l’UE.
6. L’Unione europea rimane fermamente impegnata a fornire ulteriore sostegno militare per aiutare l’Ucraina a esercitare il suo diritto intrinseco di autodifesa contro l’aggressione russa e a difendere la sua integrità territoriale e la sua sovranità. A tal fine, il Consiglio europeo invita il Consiglio a lavorare rapidamente per un ulteriore aumento del supporto militare.
7. Il Consiglio europeo prende atto dell’imminente presentazione da parte della Commissione di una proposta di ulteriore assistenza macrofinanziaria eccezionale all’Ucraina per un ammontare di 9 miliardi di euro nel 2022. Invita la Commissione a presentare rapidamente le sue proposte di aiuto dell’UE per la ricostruzione dell’Ucraina, in concertazione con i partner, le organizzazioni e gli esperti internazionali.
8. La Russia, usando il cibo come arma nella sua guerra contro l’Ucraina, è l’unica responsabile della crisi alimentare globale che ha causato. Il Consiglio europeo esorta la Russia a smettere immediatamente di prendere di mira le strutture agricole e di portare via il grano e a sbloccare le attività nel Mar Nero, ed in particolare nel porto di Odessa, in modo da consentire le esportazioni di grano e le operazioni di navigazione commerciale. Il Consiglio europeo sostiene gli sforzi del Segretario generale delle Nazioni Unite in tal senso. Il Consiglio europeo sottolinea che le sanzioni dell’UE contro la Russia consentono la libera circolazione dei prodotti agricoli e alimentari e l’ingresso degli aiuti umanitari.
9. Il Consiglio europeo sostiene con forza gli sforzi sui corridoi di solidarietà per facilitare le esportazioni di prodotti alimentari dall’Ucraina attraverso diverse rotte terrestri e porti dell’UE. Invita la Commissione e gli Stati membri, basandosi in particolare sull’iniziativa FARM e sulle iniziative delle Nazioni Unite e del G7, a intensificare gli sforzi per:
1) assistere i Paesi in via di sviluppo nel riorientare, ove necessario, le loro catene di approvvigionamento;
(2) accelerare l’attuazione delle iniziative chiave Equipe Europe concordate in occasione del recente vertice UE-Unione Africana, che mirano a sviluppare una produzione alimentare sostenibile e a far crescere la produttività agricola, anche per quanto riguarda le colture proteiche, e la capacità agroindustriale nel continente africano; e
3) lavorare su iniziative condivse con i partner internazionali per sostenere il dispiegamento di capacità in fattori di produzione nei Paesi in via di sviluppo, in particolare di fertilizzanti sostenibili.
II. RICHIESTE DI ADESIONE DA PARTE DELL’ UCRAINA, DELLA REPUBBLICA DI MOLDOVA E DELLA GEORGIA
10. Il Consiglio europeo riconosce la prospettiva europea dell’Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia. Il futuro di questi Paesi e dei loro cittadini è all’interno dell’Unione europea.
11. Il Consiglio europeo ha deciso di concedere lo status di Paese candidato all’Ucraina e alla Repubblica di Moldova.
12. La Commissione è invitata a riferire al Consiglio in merito al rispetto delle condizioni stabilite nei suoi pareri sulle singole domande di adesione, nell’ambito del suo pacchetto di allargamento regolare. Il Consiglio deciderà i passi ulteriori da compiere una volta che tutte queste condizioni saranno pienamente soddisfatte.
13. Il Consiglio europeo è pronto a concedere lo status di Paese candidato alla Georgia una volta prese in considerazione le priorità indicate nel parere della Commissione sulla domanda di adesione della Georgia.
14. I progressi di ciascun Paese verso l’Unione europea dipenderanno dai propri meriti nel conformarsi ai criteri di Copenaghen, essendo presa in conto la capacità dell’UE di integrare nuovi membri.
IV. BALCANI OCCIDENTALI
15. L’Unione europea esprime il suo impegno pieno e inequivocabile alla prospettiva dell’adesione dei Balcani occidentali all’UE e chiede l’accelerazione del processo di adesione.
16. Il Consiglio europeo invita la Commissione, l’Alto Rappresentante e il Consiglio a proseguire, sulla base della metodologia revisionata, nella direzione di una graduale integrazione tra l’Unione europea e la regione già nel corso del processo di allargamento stesso, in modo reversibile e fondato sui meriti.
17. Il Consiglio europeo ricorda l’importanza delle riforme, in particolare nel campo dello Stato di diritto, e in particolare quelle relative all’indipendenza e al funzionamento del sistema giudiziario e alla lotta contro la corruzione. Invita inoltre i partner a garantire i diritti e la parità di trattamento delle persone appartenenti a minoranze.
18. Il Consiglio europeo è stato informato dei recenti sviluppi delle discussioni tra Bulgaria e Macedonia del Nord. Chiede una rapida risoluzione di queste ultime questioni in sospeso, in modo che i negoziati di adesione possano essere avviati senza indugio.
19. Il Consiglio europeo ribadisce l’urgente necessità di compiere progressi tangibili nella risoluzione delle divergenze bilaterali e regionali in sospeso, in particolare nel dialogo tra Belgrado e Pristina sulla normalizzazione delle relazioni tra Serbia e Kosovo*.
20. Il Consiglio europeo accoglie con favore l’accordo politico raggiunto il 12 giugno 2022 a Bruxelles dai leader della Bosnia-Erzegovina, necessario per la stabilità e il corretto funzionamento del Paese e per soddisfare le aspirazioni della popolazione. Invita tutti i leader politici della Bosnia-Erzegovina ad attuare rapidamente gli impegni previsti dall’accordo e a completare con urgenza la riforma costituzionale ed elettorale, consentendo così al Paese di avanzare con determinazione nel suo percorso europeo, in linea con il parere della Commissione.
21. Il Consiglio europeo è pronto a concedere lo status di Paese candidato alla Bosnia-Erzegovina e, a tal fine, invita la Commissione a riferire senza indugio al Consiglio sull’attuazione delle 14 priorità chiave indicate nel suo parere, prestando particolare attenzione a quelle che costituiscono un importante pacchetto di riforme, al fine da sottoporre la questione ad ulteriore esame del Consiglio europeo.
VI. CONFERENZA SUL FUTURO DELL’EUROPA
25. Il Consiglio europeo prende atto delle proposte contenute nella relazione sui risultati della Conferenza presentata ai tre copresidenti. La Conferenza è stata un’occasione unica di dialogo con i cittadini europei.
26. Un seguito efficace a questa relazione deve essere garantito dalle istituzioni, ciascuna nell’ambito della propria sfera di competenza e in conformità con i trattati. Il Consiglio europeo prende atto che sono già stati intrapresi lavori in tal senso.
27. Ricorda l’importanza di garantire che i cittadini siano informati sul seguito dato alle proposte avanzate nel rapporto.
VII. RELAZIONI ESTERE
Mediterraneo orientale
28. Il Consiglio europeo ha espresso profonda preoccupazione per le recenti e ripetute azioni e dichiarazioni della Turchia. La Turchia deve rispettare la sovranità e l’integrità territoriale di tutti gli Stati membri dell’UE. Ricordando le sue precedenti conclusioni e la dichiarazione del 25 marzo 2021, il Consiglio europeo aspetta dalla Turchia che rispetti pienamente il diritto internazionale, allevi le tensioni nell’interesse della stabilità regionale nel Mediterraneo orientale e promuova relazioni di buon vicinato in modo sostenibile.
Bielorussia
29. Il Consiglio europeo sottolinea il diritto democratico del popolo bielorusso a nuove elezioni libere ed imparziali. Invita le autorità bielorusse a garantire il rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto, a porre fine alla repressione e a rilasciare i prigionieri politici.
(*Questo appellativo non pregiudica le posizioni di status ed è conforme alla risoluzione 1244/1999 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e al parere della Corte internazionale di giustizia sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo.)
Fonte/Source: https://it.ambafrance.org/Conclusioni-del-Consiglio-europeo-23-giugno-2022