
CATANZARO “Se il prefetto Latella – afferma ancora Notarangelo – avanza dubbi sull’adeguamento della clinica alle prescrizioni richieste, e soprattutto resta cauta sull’evolversi della situazione perché non può prescindere dalla inchiesta giudiziaria che ha interessato il precedente management, le perplessità devono essere sul tavolo con ogni possibile motivazione e chiarimento. Del resto, in ogni conferenza stampa e intervento, compresa la conference call con tutti i parlamentari di sabato scorso il CdA sottolinea che ‘ci sono un’indagine e delle ipotesi di reato non ripetibili perché il reparto sotto inchiesta è sospeso. Se Villa Sant’Anna ha sbagliato insieme a chi ha sbagliato pagherà per quel per cui è chiamata a rispondere’”. “Ma senza un confronto franco e diretto – prosegue il consigliere regionale del Pd – che parta dal presupposto che gli interlocutori non sono nemici da sfidarsi ma parti in causa chiamate a portare a sintesi le difficoltà e le contraddizioni per garantire il diritto di cura e il diritto al lavoro di trecento persone, non si va da nessuna parte. Anzi, si viaggia dritti verso un fallimento sociale che porterà alla dispersione delle preziose professionalità cresciute al Sant’Anna Hospital, e all’incremento delle liste d’attesa e della migrazione sanitaria a danno dei pazienti che non potranno più curarsi alla clinica”. “Allora – conclude Notarangelo – l’auspicio per la riunione di domani è che quanti sono stati invitati affrontino il confronto con spirito costruttivo con l’intento comune di arrivare alla migliore delle soluzioni possibili nell’interesse di tutti, nel rispetto delle regole, della legalità e nella massima trasparenza”. (Nesw&Com)