
CATANZARO “Non si tratta di un problema di risorse – è detto ancora nella nota – visto che la stessa legge di stabilità regionale che dimezza i fondi a Valli Cupe e che decurta anche se in percentuali molto minori il contributo di altre Riserve regionali, prevede, paradossalmente, per l’anno 2021, contributi molto alti (250 mila euro) per una neonata associazione, che risulta così beneficiaria di un doppio finanziamento, in base alla legge regionale n. 2 /2020, che tuttavia si riferiva al solo esercizio finanziario 2020. Tali anomalie erano state evidenziate anche dal Sindaco di Sersale, lo scorso 24 dicembre, in una comunicazione inviata a tutti i consiglieri, assessori, al presidente facente funzioni ed ai dipartimenti Bilancio ed Ambiente, e per conoscenza a Legambiente Calabria”. “La Regione Calabria – dice ancora la presidente Parretta – sostiene solo a parole di voler rafforzare il sistema di aree protette e la tutela degli ecosistemi marini e terrestri, ma nei fatti taglia i fondi per il rilancio di uno dei luoghi più suggestivi dell’intera Calabria. Il futuro possibile della Calabria è strettamente legato ad un modello di sviluppo verde che punti sulla biodiversità e sulle risorse naturalistiche, tuteli l’ambiente e valorizzi le Aree protette ed i Parchi. Chiediamo dunque alla Regione di tornare sulla propria decisione affinché non venga interrotto il circuito virtuoso creato dalla Riserva, che ha effetti positivi non solo sull’ambiente, ma anche sull’economia del territorio”. (News&Com)