
CATANZARO “Per farlo ci dovremmo trasformare in investigatori – sostengono le segreterie dei tre sindacati – ma siamo sindacalisti e, in quanto tali, facciamo notare che l’Azienda non può applicare opportunisticamente la Legge (Madia nella fattispecie) senza coordinare la propria azione con il Contratto. E in FINCALABRA il contratto applicato (che spesso l’Azienda dimentica – cfr.Scatti d’Anzianità, Festività Soppresse, aumenti tabellari) è il CCNL ABI che, nella fattispecie, prevede strumenti ed iter appositi, oltre all’immediato coinvolgimento delle OO.SS., che l’Azienda non ha inteso porre in essere”. “Contestiamo, quindi – aggiungono – la totale mancanza di trasparenza dell’Azienda, che ha dichiarato di aver avviato già da tre mesi gli atti conseguenti, senza informare i rappresentanti dei lavoratori, nella cui qualità avvieremo da subito le verifiche dei profili di legittimità e di eventuale presenza di politiche discriminatorie, visto che non sono stati chiariti metodi e politiche adottate per determinare le paventate ‘eccedenze di personale’”. “Fa specie, infine – concludono – la totale assenza di trasparenza e di sensibilità per il contesto in cui vivono le famiglie e le aziende calabresi. Nel momento in cui occorre impegnare tutti i dipendenti nel massimo sforzo per fornire immediate risposte alla domanda di consulenza, agevolazioni e finanziamenti della clientela, il management di Fincalabra dichiara esuberi. Alla faccia della mission aziendale che, lo ricordiamo, è finalizzata a ‘sviluppare il sistema produttivo e delle PMI operanti su territorio regionale anche attraverso la qualificazione delle risorse professionali e manageriali e l’incremento dei livelli occupazionali in Calabria’”. (News&Com)