(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025Focus regione Molise
Il Molise, tra il 2010 e il 2024, mostra miglioramenti per salute (goal 3), parità di genere (Goal 5), energia (goal 7), consumo e produzione responsabili (Goal 12). Peggiora la situazione di povertà (Goal 1), acqua pulita e servizi igienico sanitari (Goal 6), disuguaglianze (Goal 10), vita sulla terra (Goal 15) e giustizia e istituzioni (Goal 16).
La regione può raggiungere il 31% degli obiettivi quantitativi analizzati, per il 31% di questi invece la situazione è in peggioramento.
Il Rapporto “I territori e lo sviluppo sostenibile 2025” dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), presentato a Roma l’11 dicembre, presso il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), analizza il posizionamento, l’andamento nel tempo e la distanza di Regioni e Città metropolitane rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030. Sulla base di circa 100 indicatori statistici, affronta temi di grande rilievo e attualità per le politiche territoriali, tra cui: decarbonizzazione dei trasporti, dissesto idrogeologico, rigenerazione urbana, qualità dell’aria, infrastrutture verdi, politiche abitative e le politiche di coesione.
- L’andamento della regione Molise rispetto ai Goal dell’Agenda 2030
Gli indici compositi, che si basano sui circa 100 indicatori di base, forniscono indicazioni di sintesi sull’andamento degli SDGs dell’Agenda 2030. Per il Molise si ha:
un forte miglioramento:
- per la Parità di genere (G5) aumenta la quota di donne nel Consiglio regionale (+11,0 punti percentuali tra il 2012 e il 2024) e il rapporto tra i tassi di occupazione delle donne con figli e senza (+6,3 punti tra il 2018 e il 2024);
- per la Produzione e consumo responsabili (G12) aumenta la raccolta differenziata dei rifiuti urbani (+48,0 punti percentuali) e diminuisce la produzione di rifiuti urbani pro capite (-33,7 chili per abitante) entrambi tra il 2010 e il 2023; aumenta però il consumo di materiale interno pro capite (+22,3% tra il 2015 e il 2022).
un lieve miglioramento:
- per la Salute (G3) diminuiscono le persone che fanno uso di alcol (-10,1 punti percentuali tra il 2010 e il 2023) e le persone che fumano (-3,8 punti percentuali);
- per l’Energia (G7) diminuisce l’intensità energetica (-32,2 TEP per milione di euro tra il 2010 e il 2022).
una sostanziale stabilità:
- per l’Agricoltura e alimentazione (G2) aumenta la quota di superficie agricola utilizzata destinata a coltivazioni biologiche (+9,4 punti percentuali tra il 2010 e il 2023) ma diminuiscono le persone con un’adeguata alimentazione (-2,2 punti percentuali);
- per l’Istruzione (G4) aumentano i laureati STEM (+8,6 ogni 1000 abitanti tra il 2012 e il 2022) ma peggiorano le competenze alfabetiche e matematiche a livello ripartizionale;
- per il Lavoro e crescita economica (G8) diminuisce la mancata partecipazione al lavoro (-9,0 punti percentuali tra il 2018 e il 2024) ma diminuiscono anche gli investimenti fissi lordi rispetto al PIL (-0,7 punti percentuali tra il 2010 e il 2022);
- per Imprese, innovazione e infrastrutture (G9) aumenta la copertura della rete fissa di accesso ultraveloce a Internet (+81,9 punti percentuali tra il 2018 e il 2024) ma diminuiscono gli utenti assidui dei mezzi pubblici (-4,8 punti percentuali);
- per Città e comunità (G11) diminuisce il tasso di feriti per incidente stradale (-8,1 casi ogni 10.000 abitanti tra il 2010 e il 2023 ma aumenta il tasso di abusivismo edilizio (+7,0 punti percentuali tra il 2010 e il 2022).
un peggioramento:
- per la Povertà (G1) aumenta la povertà relativa individuale (+0,6 punti percentuali tra il 2014 e il 2024) ed anche la povertà assoluta a livello ripartizionale;
- per l’Acqua (G6) aumenta la dispersione idrica (+6,7 punti percentuali tra il 2012 e il 2022);
- per le Disuguaglianze (G10) aumenta l’emigrazione ospedaliera (+13,3 punti percentuali tra il 2010 e il 2023) e la disuguaglianza del reddito netto (nel 2023 il 20% più ricco della popolazione ha un reddito pari a 5,5 volte di quello del 20% più povero);
- per la Vita sulla terra (G15) continua ad aumentare l’indice di copertura del suolo arrivando a 104,9 punti nel 2023;
- per Giustizia e istituzioni (G16) aumentano le truffe e frodi informatiche (+3,0 casi ogni 1.000 abitanti tra il 2010 e il 2023), e la durata dei procedimenti civili (+28 giorni tra il 2012 e il 2024), diminuisce la partecipazione sociale (-3,2 punti percentuali tra il 2012 e il 2023).
Tabella 1 – L’andamento della regione Molise – indici compositi

- La raggiungibilità entro il 2030 degli obiettivi quantitativi per la Regione
Nel Rapporto 2025 presentato lo scorso 22 ottobre, l’ASviS ha fornito anche un’analisi sulla raggiungibilità, entro il 2030, di 38 indicatori quantitativi specifici, inseriti in documenti programmatici europei e nazionali. La situazione critica del nostro Paese appare in modo chiaro. Dei 38 obiettivi analizzati, sul piano nazionale solo undici (il 29% del totale) sono raggiungibili e ventidue (58%) non appaiono raggiungibili.
In questo Rapporto sui Territori tale analisi è svolta con riferimento a 29 obiettivi quantitativi per le Regioni e a 14 per le Città Metropolitane.
Nella Regione Molise, se i trend di breve periodo (ultimi 3-5 anni) dovessero essere confermati nei prossimi anni il 31% dei 29 obiettivi quantitativi risulterebbe raggiungibile/raggiunto. Il 28% mostra, invece, progressi insufficienti e il 31% si sta allontanando dagli obiettivi.

Nello specifico per la Regione si hanno:
- nove Obiettivi raggiungibili/raggiunti: rischio povertà o esclusione sociale [T 1.2], quota di coltivazioni biologiche [T 2.4(a)], utilizzo di fertilizzanti [T 2.4(b)], uscita dal sistema di istruzione e formazione [T 4.1], gap occupazionale delle donne con e senza figli [T 5.4], copertura della rete ultraveloce [T 9.c], popolazione esposta ad alluvioni [T 11.5], superamenti del limite di PM10 [T 11.6], consumo di suolo [T 15.3];
- tre con Progressi moderati: uso di pesticidi [T 2.4(c)], malattie non trasmissibili [T 3.4], sovraffollamento negli istituti di pena [T 16.3];
- otto con Progressi insufficienti: servizi educativi per l’infanzia [T 4.2], gap occupazionale di genere [T 5.5(a)], occupazione [T 8.5], NEET [8.6], disuguaglianze di reddito [T 10.4], feriti per incidenti stradali [T 11.2(a)], produzione di rifiuti urbani [T 12.5(c)], aree terrestri protette [T 15.5];
- nove in Allontanamento: laureati [T 4.3], donne nei consigli regionali [T 5.5(b)], dispersione delle reti idriche [T 6.4], energia rinnovabile [T 7.2], intensità energetica [T 7.3(a)], consumi di energia [T 7.3(b)], PIL per ricerca e sviluppo [T 9.5], trasporto pubblico [T 11.2(b)], durata dei procedimenti civili [T 16.7].
Obiettivi quantitativi della Regione – per dimensione prevalente
L’analisi regionale relativa alle quattro dimensioni evidenzia le maggiori criticità nella dimensione economica, dove solo un obiettivo su cinque risulta raggiungibile/raggiunto; anche le altre dimensioni presentano situazioni critiche, in particolare quella istituzionale con nessuno dei due obiettivi raggiungibile.
