
(AGENPARL) – Fri 03 October 2025 *COMUNICATO STAMPA DEL 3 OTTOBRE 2025*
*Oggi i due eventi di Confindustria Toscana Nord a Pianeta Terra Festival:
i vincitori di “Usa la testa!” e le anticipazioni dello studio sul rischio
idrogeologico*
Un evento incentrato sull’ormai collaudato progetto “Sostenibilità-Usa la
testa!”, l’altro sulle anticipazioni di uno studio innovativo per la
mitigazione del rischio idrogeologico: questi i due appuntamenti
organizzati per oggi da Confindustria Toscana Nord per la quarta edizione
di Pianeta Terra Festival, di cui l’associazione è realizzatrice in
compartecipazione.
*SINTESI E COMMENTO GENERALE DELLA PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA TOSCANA NORD
FABIA ROMAGNOLI*
“La nostra partecipazione a Pianeta Terra Festival si è svolta quest’anno
su un doppio binario: con la conferma del buon successo di *’Sostenibilità-Usa
la testa!’*, di cui abbiamo concluso la terza edizione e lanciato la
quarta, e con un argomento strettamente legato al tema ‘Sistemi instabili’
del festival di quest’anno, cioè il *rischio idrogeologico*. In entrambi i
casi riteniamo di aver introdotto elementi di innovazione: da un lato nella
formazione dei giovani per la sostenibilità, dall’altro nell’approccio al
tema della mitigazione dei rischi idraulici derivanti dal cambiamento
climatico.
‘Sostenibilità-Usa la testa!’ non cessa di darci soddisfazioni. Era nato
come un esperimento ambizioso, con l’obiettivo di presentare la
sostenibilità nella sua complessità, fuori da quegli stereotipi che
espongono facilmente alle lusinghe del greenwashing; l’idea era ed è quella
di far comprendere ai giovani che la sostenibilità non è un’etichetta
applicabile a piacere per fini di marketing, ma una caratteristica
misurabile che coinvolge una molteplicità di fattori e che è valutabile
attraverso la metodologia dell’*LCA-Life Cycle Assessment*. Nei seminari
realizzati in aula con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa-Istituto di
management i 150 studenti partecipanti hanno appreso i principi di base
dell’LCA e li hanno applicati in propri elaborati: è bello e interessante
vedere come questi giovani abbiano saputo entrare nelle logiche dell’LCA,
che prima ignoravano. Abbiamo premiato gli elaborati di studenti degli
istituti *Buzzi *di Prato, *Carrara-Nottolini-Busdraghi* di Lucca e
*Sismondi-Pacinotti* di Pescia, arrivati rispettivamente primi, secondi e
terzi al concorso collegato al progetto. I buoni risultati che sono emersi
anche quest’anno ci hanno spinto a promuovere una nuova edizione, la quarta.
Del tutto inediti invece i contenuti del secondo evento *’Clima, fiumi,
territorio: un nuovo approccio per mitigare il rischio idrogeologico’*.
Oggi il professor *Enio Paris* ha anticipato una piccola parte dello studio
che come Confindustria Toscana Nord gli abbiamo commissionato e che
presenteremo a breve ufficialmente e per intero. Professore emerito di
idraulica dell’Università di Firenze e membro del Comitato
tecnico-scientifico della Regione Toscana per i nuovi approcci alla
riduzione del rischio idraulico, Paris ha realizzato per noi uno ‘Studio
per la valutazione del rischio idraulico da collasso arginale in alcune
zone delle province di Lucca, Pistoia e Prato’, precisamente per gli argini
del *Serchio *nel tratto della Media Valle, dell’*Agna* in tutto il suo
percorso e del *Bisenzio *fino alla confluenza del Fosso Reale. La
metodologia applicata è incentrata non tanto, come avviene solitamente,
sulle probabilità maggiori o minori di mancata tenuta degli argini bensì
sull’individuazione delle porzioni degli argini stessi che in caso di
rottura possano provocare i danni maggiori. Le anticipazioni avvenute oggi
a proposito del Serchio hanno già portato un contributo interessante sulla
necessità, per evitare potenziali danni all’area industriale di Diecimo,
del prolungamento dell’argine, oltre che di una manutenzione mirata su
sedimenti e vegetazione. I risultati dello studio, una volta presentato
nella sua interezza, saranno messi a disposizione sia degli enti pubblici
sia anche dei nostri soci, per consentire loro eventuali iniziative di
mitigazione come imprese singole o gruppi di imprese.”
*I DUE EVENTI IN DETTAGLIO*
*”Sostenibilità-Usa la testa!”, terza edizione: i vincitori del concorso*
Pianeta Terra Festival è stato, come è ormai tradizione, l’occasione per
tirare le somme del progetto “Sostenibilità-Usa la testa!”: quest’anno si è
giunti al termine della terza edizione, lanciata all’inizio dell’anno
scolastico 2024-2025 sempre al festival lucchese. La presidente di
Confindustria Toscana Nord *Fabia Romagnoli* e il professor *Fabio Iraldo*,
ordinario presso la Scuola Sant’Anna di Pisa – Istituto di Management e
direttore di ricerca presso GREEN – Istituto di Economia e Politica
dell’Energia e dell’Ambiente dell’Università Bocconi, hanno premiato i
vincitori del concorso collegato al progetto. Ha illustrato i progetti e le
motivazioni dei premi *Francesca Albano*, ricercatrice della Scuola
Superiore Sant’Anna e docente dei seminari seguiti dai ragazzi. A
presentare e animare l’evento anche quest’anno *Nicola Lamberti*, giovane
influencer e divulgatore in tema di sostenibilità. Alla terza edizione del
progetto hanno partecipato 150 studenti di 5 scuole delle province di
Lucca, Pistoia e Prato, precisamente degli istituti *Arrigo Benedetti di
Porcari*, *Carrara-Nottolini-Busdraghi di Lucca*, *Sismondi-Pacinotti di
Pescia* e *Tullio Buzzi di Prato*, oltre che del *l**iceo artistico Umberto
Brunelleschi di Montemurlo*.
*Primo classificato un gruppo dell’Istituto Tullio Buzzi *di Prato,
costituito dagli studenti Francesco Barni, Andrea Franchi e Giacomo
Lombardo, accompagnato dai docenti Simona Ciardi, Francesca Alfarano e
Lucrezia Mainardi. Il loro lavoro ha come titolo: “Meglio nuovo o
‘second-hand’? Il caso di una T-shirt in cotone realizzata in Italia”. Alla
scuola è andato il premio in denaro offerto da Confindustria Toscana Nord,
ai ragazzi un attestato in carta riciclata, legato con un nastro a sua
volta di fibre tessili rigenerate, e il trofeo diventato il simbolo di
“Sostenibilità-Usa la testa!”: una testa femminile che richiama il logo del
progetto e la sommità vegetale della torre Guinigi. Il trofeo è stato
ideato dal designer lucchese Stefano Giovacchini e stampato, utilizzando
PET proveniente dal riciclo delle bottiglie di plastica, dalla sua società
r3Direct, specializzata nella stampa 3D con materiali riciclati o naturali.
Il trofeo contiere una pianta viva, ospitata da un vaso di cartone fibrato
riciclato e riciclabile. Alcuni dei materiali sono forniti dagli
imprenditori *Giorgio Bartoli *e *Giulio Grossi*, ai quali è andato il
ringraziamento della presidente Romagnoli.
*Secondo classificato il gruppo di studenti dell’istituto
Carrara-Nottolini-Busdraghi *di Lucca costituito da Alessandro Cesca,
Isabella Codiglione, Federico Frigeri, Edoardo Pieri, Daniele Sabbioni e
Vyana Warnakulasurya, accompagnati dalla docente Alessandra Gaudiano con il
lavoro “Meglio smaltire o riciclare le capsule di caffè in alluminio?”.
*Terza posizione invece per gli studenti dell’Istituto-Sismondi Pacinotti* di
Pescia Kevin Bisoc, Cristian Ghera, Marco Paccosi, Federico Pasquinelli,
Thomas Sabbatini e Samuele Xillo, con il lavoro “Meglio da agricoltura
tradizionale o biologica? Il caso della banana”. I ragazzi erano
accompagnati dai docenti Francesco Caparello e Mario Ferreri.
Anche ai secondi e terzi classificati l’attestato e i complimenti degli
organizzatori.
La quarta edizione del progetto è aperta a tutte le scuole secondarie di
secondo grado delle province di Lucca, Pistoia e Prato, che possono
iscrivervi, fino al *12 dicembre*, le classi terze e quarte. Il programma è
quello consueto: un primo modulo di carattere seminariale e un secondo
modulo, direttamente collegato al concorso, finalizzato alla redazione di
elaborati degli studenti ispirati ai principi dell’LCA.
Le attività del progetto possono essere fatte valere ai fini
dell’alternanza scuola-lavoro. Le informazioni sono disponibili sulla pagina
del progetto
sito di Confindustria Toscana Nord.
*Il rischio idrogeologico da un punto di vista innovativo: le anticipazioni
dello studio commissionato da Confindustria Toscana Nord*
Il secondo degli eventi organizzati da Confindustria Toscana Nord era
particolarmente in linea col tema “Sistemi instabili” dell’edizione 2025 di
Pianeta Terra Festival.
Punto di partenza la considerazione che la Toscana sta sperimentando un
momento di particolare criticità dal punto di vista idrogeologico: anche
recentemente la regione è stata colpita da alluvioni e frane che hanno
messo a repentaglio la vita delle persone e l’economia del territorio. Gli
strumenti tradizionali di lotta al dissesto sono messi a dura prova dal
cambiamento climatico da un lato e dalla fragilità del reticolo fluviale
dall’altro: necessari quindi soluzioni e metodi innovativi.
Confindustria Toscana Nord ha voluto dare un proprio contributo alla
pianificazione di futuri interventi dei soggetti pubblici e di misure
prudenziali che potrebbero essere adottate dalle imprese stesse, allo scopo
di massimizzare gli effetti delle iniziative volte alla mitigazione del
rischio. E’ stato quindi affidato dall’associazione lo *’Studio per la
valutazione del rischio idraulico da collasso arginale in alcune zone delle
province di Lucca, Pistoia e Prato’ *alla società Orisha, con il
coordinamento di *Enio Paris*, professore emerito di Idraulica
dell’Università di Firenze e membro del Comitato tecnico-scientifico della
Regione Toscana per i nuovi approcci alla riduzione del rischio idraulico.
Lo studio, ormai ultimato, è finalizzato allo screening di alcuni dei
tratti più critici degli argini di tre corsi d’acqua: *il Serchio nel
tratto della Media Valle*;* l’Agna in tutto il suo percorso*;* il Bisenzio
fino alla confluenza del Fosso Reale*. La metodologia applicata è
incentrata non tanto sulle probabilità maggiori o minori di mancata tenuta
degli argini quanto sull’individuazione delle porzioni degli argini stessi
che nel caso si rompano possano provocare i danni più gravi.
Nell’evento a Pianeta Terra Festival è stata data dal professor Paris
u*n’anticipazione
della parte dello studio che riguarda il tratto del Serchio* *che costeggia
l’area di Diecimo*, comprendente anche un’importante area industriale. Lo
studio evidenzia che la realizzazione da parte del Genio Civile di Lucca di
un nuovo argine sia stata estremamente opportuna, ma che rimane un tratto
di 100-200 metri a valle della struttura su cui si potrebbe aprire una
breccia molto pericolosa per la sicurezza idrica soprattutto dell’area
industriale: un quadro che rende quindi consigliabile un prolungamento del
nuovo argine. Dall’esame di quello stesso tratto del Serchio è emerso anche
un andamento asimmetrico della corrente sulle due sponde del fiume, con la
parte destra (ancora quella difesa dall’argine) che subisce maggiore
pressione a causa della distribuzione non uniforme di sedimenti e
vegetazione. Si rende quindi necessaria la valutazione di eventuali
interventi, sulla scorta, ha detto il professor Paris, degli indirizzi che
emergeranno dalle linee guida, di imminente emanazione, dell’autorità di
distretto Appennino settentrionale.
Sul tema della gestione di sedimenti e vegetazione, complesso e delicato dato
che coinvolge aspetti sia di sicurezza idrogeologica sia di tutela della
biodiversità, è stato presentato durante l’evento anche un contributo video
di *Fabio Zappalorti*, direttore generale di ANBI Toscana, l’Associazione
dei consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, che ha
evidenziato l’importanza di una corretta gestione degli aspetti di
manutenzione ai fini dell’obiettivo prioritario della tutela della
sicurezza pubblica.
All’evento, coordinato anch’esso da Nicola Lamberti, hanno partecipato con
contributi importanti *Giovanni Massini*, a capo della Direzione Difesa del
suolo e Protezione civile della Regione Toscana, e *G**iorgio Bartolini*,
meteorologo ricercatore presso il LaMMA, il consorzio costituito fra CNR e
Regione Toscana.
Lo studio completo sui tratti esaminati di Serchio, Agna e Bisenzio verrà
presentato a breve da Confindustria Toscana Nord e posto a disposizione
degli enti pubblici e delle imprese associate.
*Allegate foto*
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