
(AGENPARL) – Fri 13 June 2025 Energia. Bonelli: governo rinvia tariffe zonali per favorire le lobby
energetiche. Famiglie salassate, mentre l’Italia del sole e del vento resta
ferma
“Il governo oggi ha scelto consapevolmente di non intervenire su un tema
che riguarda la vita di milioni di famiglie italiane e le piccole medie
imprese che sono sempre più in difficoltà : il costo dell’energia. Il
rinvio dell’applicazione delle tariffe zonali è una pessima notizia per il
Paese, perché significa continuare a salassare cittadini e imprese per
proteggere i profitti delle grandi società energetiche».
Così Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce
di Europa Verde, nel corso di un’interpellanza urgente discussa oggi alla
Camera.
«ARERA – prosegue Bonelli – è un’autorità che dovrebbe operare
nell’interesse pubblico, ma presenta gravi conflitti di interesse. È
inaccettabile che tra i suoi vertici ci siano figure con incarichi o legami
con società del settore energetico. Serve una riforma che imponga
l’incompatibilità assoluta».
«In regioni come Puglia e Basilicata – continua – oggi si produce più
energia rinnovabile di quanta ne venga consumata: il 124% dell’elettricità
è generata da fonti pulite. Se si applicassero le tariffe locali, le
famiglie vedrebbero le bollette ridursi anche del 50%. Il governo, invece,
decide di bloccare tutto per non disturbare i profitti di chi vende gas e
petrolio».
«Nel frattempo milioni di italiani, in particolare anziani con pensioni
minime, vivono in condizioni insostenibili: non accendono i riscaldamenti,
usano al minimo elettricità e gas. Il costo dell’energia è diventato un
fattore di esclusione sociale».
«La presidente Meloni – conclude – parla di autonomia energetica invocando
il nucleare, ma dimentica che produrre energia nucleare costa oggi 170 euro
a megawattora, mentre l’attuale prezzo medio è di 105 euro. Perché dovremmo
pagare di più, con soldi pubblici, per finanziare nuove centrali? La vera
autonomia si costruisce con sole e vento, non con le bugie di chi sta dalla
parte delle lobby».
UFFICIO STAMPA EUROPA VERDE