L’Agenparl ha intervistato Veronica Leone, prima donna eletta presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Catania.
Domanda. Quali sono le principali sfide che intende affrontare come presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Catania, e come intende coinvolgere la comunità degli architetti e cittadini in questo processo?
Ci sono diverse azioni che un ente quale l’Ordine dovrebbe attuare. Innanzitutto deve essere un punto di riferimento per gli iscritti, essere la casa degli iscritti e tutelare le categorie che rappresenta (A P P C). L’Ordine per fare questo deve dialogare con le istituzioni, con le amministrazioni, con le associazioni del territorio. Quindi la mia priorità, in questi 8 mesi di mandato, è quella di essere presente nel territorio Etneo e nel territorio dell’intera provincia, dove l’Ordine ha competenza. Di partecipare, seguire e contribuire propositivamente alle questioni attinenti alla professione e al territorio.
Domanda. Può spiegare in che modo intende garantire un dialogo costante e costruttivo con le istituzioni e le associazioni locali, e quali sono le iniziative specifiche che intende mettere in campo per facilitare questa comunicazione?
Esistono diversi modi per dialogare con le istituzioni, organizzando incontri tematici, tavoli tecnici, convegni e momenti di confronto su tematiche che riguardano la città e l’intera provincia. Il 24 giugno, in occasione del 101esimo compleanno della nascita della nostra professione, abbiamo organizzato in sede (presso la casa degli architetti) un evento, dove abbiamo coinvolto quasi tutti i massimi dirigenti e rappresentanti degli enti del territorio (amministrazione, porto, aeroporto, rettore uni, soprintende, dirigenti del genio civile, presidenti ordini e associazioni). Proprio in quella occasione abbiamo proposto la costituzione di un tavolo tecnico per dialogare con la città.
Domanda. La provincia etnea presenta un territorio molto variegato. Come intende assicurarsi che le attività dell’Ordine siano inclusive e tengano conto delle esigenze specifiche di tutte le aree, comprese quelle più rurali o meno sviluppate?
Il territorio della provincia su cui ha competenza l’Ordine è molto vasto, ma noi cerchiamo di essere presenti spostandoci e organizzando momenti di confronto itineranti nei diversi comuni. Il consiglio dell’Ordine è composto da 15 consiglieri che provengono dai comuni dell’intera provincia (io sono l’esempio della presenza dell’Ordine nell’intera provincia, essendo di Caltagirone.)
Domanda. In che modo le sinergie tra professionisti, enti e amministrazioni possono influenzare positivamente l’evoluzione del contesto urbano a Catania e nel suo territorio circostante? Puoi fare qualche esempio di progetti futuri che potrebbero beneficiare di queste collaborazioni?
Per esempio costituendo tavoli tecnici tematici, dove ognuno con le proprie competenze può dare un contributo, per avere una visione a 360 gradi. A proposito di questo abbiamo già avviato dialoghi con gli altri ordini, con l’amministrazione, con le associazioni del territorio. Tavoli tecnici tematici, dove il dialogo e il confronto aiutano ad analizzare e affrontare i diversi temi che un territorio si trova ad affrontare. A Catania, in questo momento, c’è tanto fermento attorno a diversi temi, per esempio, per citarne qualcuno, il dibattito sugli Archi della marina, sul waterfront, la presentazione del PUG da parte dell’amministrazione, il PTR.
Domanda. Quali eventi o programmi di formazione e aggiornamento hanno in mente gli architetti della provincia di Catania, e come pensa che queste iniziative possano migliorare le competenze professionali e la qualità del lavoro nel settore?
La formazione e l’aggiornamento dei professionisti è importantissima, il nostro lavoro è in continua evoluzione, per cui è importantissimo tenersi aggiornati. (Nuove leggi e disposizioni nazionali e regionali, nuovo codice dei contratti, nuove norme deontologiche, nuovi adempimenti sulla sicurezza nei cantieri, diverse esigenze ed evoluzione del modo di costruire e progettare, scoperte di nuovi materiali meno inquinanti e sostenibili che rispettano l’ambiente… e potrei continuare ancora). L’Ordine ha una grande responsabilità perché deve tenere il passo con tutte le novità che riguardano la nostra professione e organizzare convegni e attività per aggiornare gli iscritti, per aiutarli a migliorare le proprie competenze professionali, la qualità del loro lavoro e soprattutto per dare risposta al mondo del lavoro in continua evoluzione. Oggi esistono delle figure professionali nuove nel nostro campo che qualche anno fa neanche si immaginavano.