
(AGENPARL) – mer 26 giugno 2024 Nella società contemporanea, la politica sembra aver perso la sua essenza, ridotta a una mera lotta per il potere. Questo “buio” è simbolo di un’assenza di valori e visioni, un vuoto che richiama la “notte del nulla” di Heidegger, dove l’umanità vaga senza una direzione. Aristotele vedeva la politica come il mezzo per raggiungere il bene comune, ma oggi assistiamo a un teatro di promesse vane e compromessi morali.
Il vuoto politico è un riflesso della perdita di scopo collettivo, una crisi che richiede una rigenerazione etica e filosofica per ritrovare la luce della vera democrazia. In una società sempre più globalizzata e interconnessa, la politica sembra concentrarsi su questioni superficiali e contingenti, trascurando i grandi temi che riguardano il futuro dell’umanità. La mancanza di visione a lungo termine e l’assenza di un progetto comune lasciano spazio a una politica fatta di slogan e apparenze, dove la comunicazione mediatica sostituisce il dibattito serio e approfondito.
La filosofia politica, da Platone a Rousseau, ha sempre cercato di delineare i contorni di una società giusta e armoniosa, basata su principi etici e razionali. Tuttavia, oggi sembra che queste riflessioni siano state dimenticate o, peggio, ignorate. Il “contratto sociale” di Rousseau, che dovrebbe essere il fondamento di ogni democrazia, è ridotto a un simulacro, svuotato di significato dalla realpolitik e dagli interessi particolari.
La crisi attuale della politica è anche una crisi di leadership. I leader di oggi sembrano più preoccupati di mantenere il loro potere personale che di servire il bene comune, in Italia sono un’eccezione Meloni (Fratelli d’Italia) e Schlein (Pd), il resto non esiste. La figura del politico come “uomo di Stato”, capace di sacrificarsi per il bene della collettività, è stata sostituita da quella del politico come “uomo di spettacolo”, attento più alla propria immagine che alla sostanza delle sue azioni.
In questo scenario desolante, la politica deve ritrovare la sua missione originaria: quella di guidare la società verso il bene comune, di costruire un futuro migliore per tutti. Questo richiede una profonda riflessione etica e filosofica, una riscoperta dei valori fondamentali della democrazia e della giustizia. È necessario un nuovo illuminismo politico, capace di riportare la luce nella “notte del nulla” e di riempire il vuoto con progetti concreti e visioni a lungo termine.
Solo attraverso una rigenerazione della politica, basata su principi etici e filosofici, potremo uscire dal buio e costruire una società più giusta e armoniosa. La sfida è grande, ma non possiamo permetterci di rinunciare. La politica deve tornare ad essere una “arte nobile”, come la intendeva Aristotele, capace di guidare l’umanità verso la realizzazione del suo potenziale più alto.
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