
(AGENPARL) – ven 26 gennaio 2024 [image: logo.jpg]
26 gennaio 2024
*AL VIA I LAVORI PER LA DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DELL’ASILO NIDO DI VIA
MOZART*
Partono questa settimana i lavori per la demolizione e ricostruzione
dell’asilo nido di via Mozart. Si tratta di uno dei tasselli del piano di
ammodernamento delle strutture e dell’offerta destinate ai più piccoli in
città.
Il Nido di via Mozart rientra in un piano ambizioso, ovvero quello della
“sostituzione” di ben 5 asili nido comunali: Bergamo ha saputo ottenere ben
dell’offerta di servizi educativi e scuole per la fascia 0-6 anni
attraverso la realizzazione di nuovi spazi o la messa in sicurezza di
strutture già esistenti. Complessivamente, il PNRR ha previsto
per scuole dell’infanzia e 1.857 per asili nido e poli dell’infanzia.
A Bergamo gli interventi hanno consentito di avviare già da tempo i lavori
del Nido Il Villaggio, in via Don Bepo Vavassori: il cantiere è partito
nell’estate 2023 e la nuova struttura sarà pronta entro settembre 2024.
Nelle scorse settimane son partiti anche i lavori al Nido di Valtesse, il
Bruco Verde, in via Biava: son in fase di completamento i lavori di
strip-out, prodromici alla demolizione vera e propria dell’edificio.
Il cantiere di via Mozart anticipa di qualche giorno, inoltre, gli ultimi
due interventi sui nidi comunali previsti dal piano di rinnovamento
dell’Amministrazione: stanno infatti per partire i lavori al Nido L’erba
Voglio, in via Toscanini, e al Nido Il Ciliegio, in via Isabello.
Il termine dei lavori è previsto tra settembre 2025 e gennaio 2026. È
previsto l’ampliamento di tutti e cinque i Nidi, con un incremento
complessivo di 140 posti.
Per consentire i lavori in via Mozart, il Comune di Bergamo ha emanato
un’ordinanza per istituire, dalle ore 07.30 di mercoledì 24 gennaio 2024 e
fino alle ore 18.00 di martedì 31 dicembre 2024, i seguenti provvedimenti
viabilistici:
in via Mozart nell’area di parcheggio antistante il civico N. 2
in via Mozart nel tratto compreso tra i civici n. 2 e n. 6
– divieto di transito pedonale con deviazione dei pedoni sul
marciapiede al lato opposto a quello dei lavori, mediante l’installazione
di idonea segnaletica da collocare presso gli attraversamenti pedonali più
prossimi all’occupazione;
– restringimento carreggiata a vista in prossimità dell’area oggetto
di occupazione, gestita da movieri in caso di necessità;
– divieto di sosta 00-24 con rimozione forzata estesa a tutte le
categorie di veicoli eccetto i mezzi dell’impresa, negli stalli di sosta
regolamentata ivi presenti compreso lo spazio riservato ai disabili, in
alternativa allo stallo occupato, nelle immediate vicinanze si dovrà
provvedere a ricavare, uno stallo di sosta, individuato mediante la
collocazione di idonea segnaletica provvisoria verticale, per il quale
viene istituito il divieto di sosta 00-24 con rimozione forzata, eccetto i
veicoli al servizio delle persone diversamente abili, muniti di
contrassegno.
*Il rapporto di Legambiente “Ecosistema Scuola”*
Della scuola di Bergamo si parla anche nell’ultimo Rapporto Ecosistema
Scuola, presentato ieri da Legambiente e che restituisce la fotografia
sullo stato di salute di 6.343 edifici scolastici, di competenza di 93
comuni capoluogo di provincia (sui 110 esistenti, ovvero l’85%),
frequentati da oltre 1,2 milioni di studenti.
Innanzitutto i cantieri PNRR avviati a Bergamo sono un’ottima notizia,
visto che sul territorio nazionale il 40% dei progetti risulta ad oggi
fermo.
Bergamo è una delle poche città che ha lavorato con impegno negli anni
scorsi per migliorare l’efficientamento energetico degli edifici (un tema
che riguarda invece il 12,7 % del totale degli edifici scolastici tra
quelli realizzati negli ultimi 5 anni in Italia: di tutti gli edifici
scolastici, solo il 5,4 % si trova in classe A, mentre ben il 73% in classe
E, F e G): Pordenone, Varese, Modena, Bergamo, Novara le città che sono
intervenute sul maggior numero di edifici scolastici per l’efficientamento
energetico.
Bergamo, Bolzano, Cesena, Cosenza, Pordenone, Prato le città con la maggior
presenza di scuole servite da pedibus. Il pedibus e in particolare il
bicibus continuano ad essere servizi attivati a beneficio di pochissime
scuole e studenti. Solo il 4,1% delle scuole risulta servita da pedibus,
dato che al Nord sale al 7% mentre nelle Isole non risulta attivato da
alcuna amministrazione. Un servizio che però per il 68,3% risulta gestito
da volontari mentre per il 29,3% è coperto da progetto finanziato.
Non solo: Bergamo è anche terza in Italia per la capacità di spesa per i
progetti educativi nelle scuole, con una media di 64€ di investimento per
ogni studente, dietro solamente a Reggio Emilia e Mantova.
Infine, Bergamo risulta tra le città virtuose per l’avere effettuato
monitoraggio e rimozione dell’amianto dai propri edifici scolastici.
“*Sul Pnrr – *ha detto l’assessora *Loredana Poli** – si è riflettuto su
come ha cambiato gli investimenti nell’edilizia scolastica del nostro
Paese, su quali temi sono stati indirizzati, ma anche come l’arrivo di
questi fondi ha catalizzato l’utilizzo delle risorse umane tecniche dei
Comuni per seguire progettualità, cantieri, procedure e come abbia
inevitabilmente distolto forze e lavoro dal tema delle manutenzioni
straordinarie ricorsive o addirittura dalla manutenzione ordinaria dei
tanti edifici scolastici*”.
“*Tra l’altro – *ha sottolineato Poli* – la manutenzione ordinaria che
viene finanziata nei bilanci dei Comuni come spesa corrente, quindi non
come investimenti come sono invece le progettualità più complesse, risente
e risentirà in futuro della revisione del fondo di solidarietà comunale che
nella sua completezza va a sostenere la spesa corrente dei Comuni e,
pertanto, ci dobbiamo aspettare una contrazione di questa voce, oppure una
esposizione più diretta con altre voci di finanziamento da parte dei Comuni
per sostenerla. Credo, sia un punto di attenzione da tenere quest’anno e
nei prossimi anni*”.
In merito agli interventi di efficientamento energetico, “*si è discusso – *ha
evidenziato Poli* – di come i Comuni sono stati spinti a fare anche per via
dei rincari delle forniture energetiche degli scorsi mesi oltre ad una
attenzione e sensibilità maggiore rispetto al tema più ampio della
sostenibilità energetica e ambientale*”.
Infine, il tema della messa in sicurezza degli edifici scolastici. “*Sappiamo
– *ha precisato l’assessora all’istruzione di Bergamo* – che la
ricognizione complessiva ci dà una panoramica vetusta degli edifici
scolastici in capo ai Comuni, quindi messa in sicurezza con
caratterizzazioni diverse a seconda delle zone sismiche, piuttosto che
soggette a fragilità idrogeologiche tout court rispetto al tema della
conformità degli impianti, dei certificati prevenzione incendi, delle
verifiche antisismiche e statiche*”.
“*Su quest’ultimo focus – *ha rimarcato Poli* – credo sia necessaria una
riflessione comune tra Enti locali e Ministero dell’istruzione, per
rivedere un sistema di responsabilità condivise che funzioni meglio tra
Enti locali proprietari degli immobili e dirigenti scolastici a capo di
autonomie scolastiche*”.
“*Questo sistema – *ha concluso l’assessora* – dovrebbe essere rivisto in
termini più funzionali al fatto che si possa attivare un coordinamento dal
punto di vista del funzionamento sicuro delle scuole e, in secondo luogo,
si possa andare verso una collaborazione tra enti, che è sempre lo stile
vincente di lavoro*”.