
(AGENPARL) – mar 11 luglio 2023 [logo_filiera.png]
Ue. Salve le stalle. Filiera Italia: “ L’ideologia mascherata da finto ambientalismo non è passata”
Roma, 11 luglio – “L’equazione “stalle uguale fabbriche inquinanti” non ha retto, l’ideologia mascherata da finto ambientalismo non è passata” così Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia commenta il voto del Parlamento europeo sulla Direttiva Emissioni che non solo ha escluso i bovini dalla normativa, ma ha anche previsto per avicoli e suini lo stop a ulteriori nuovi oneri
“Il progetto di smantellamento della produzione europea voluto da Timmermans ha ricevuto una battuta di arresto” dice ancora Scordamaglia. “Una buona notizia per l’Europa che così non si troverà a dipendere da Paesi Terzi per la richiesta crescente di alimenti di origine animale – secondo la FAO entro il 2050 la domanda vedrà un aumento del 30% – senza alcuna garanzia su standard di qualità e ambientali” precisa l’amministratore delegato di Filiera Italia.
Ma non solo “ Una buona notizia anche per l’Italia che potrà continuare ad applicare il suo modello di sostenibilità capace di produrre prodotti di altissima qualità impattando sempre meno sull’ambiente – solo 4% delle emissioni nel nostro Paese sono imputabili alle filiere della carne, inclusi latte e uova – e garantendo il lavoro di una filiera essenziale”. In Italia infatti l’allevamento bovino rappresenta più del 4,5% del fatturato del comparto agroalimentare (esclusa distribuzione e ristorazione), per un valore di oltre 9 miliardi di euro e vede coinvolti più di 358 mila addetti e oltre 133 mila aziende agricole attive in tutte le regioni del nostro Paese.