
(AGENPARL) – mer 28 giugno 2023 PROVINCIA DELLA SPEZIA
COMUNICATO STAMPA
RILASCIATA UNA NUOVA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE PER LO STABILIMENTO
GNL ITALIA DI PANIGAGLIA CHE PREVEDE DI RIDURRE L’IMPATTO IN AMBIENTE DEL 40%
VARATO UN NUOVO PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO CHE PREVEDE OLTRE AD UNA
RIDUZIONE CONSIDEREVOLE DELLE EMISSIONI ANCHE UNA RINNOVATA CAPACITÀ DI VERIFICA
PERACCHINI: “È STATO RAGGIUNTO UN RISULTATO STORICO DAL PUNTO DI VISTA DELLA
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI E DELLA TUTELA DELL’AMBIENTE, ANCHE IN PROSPETTIVA FUTURA,
IN SENZA INCIDERE NEL RUOLO STRATEGICO DELL’IMPIANTO E TUTELANDOLO ANCHE DAL
PUNTO DI VISTA OCCUPAZIONALE”
Con una determinazione del Settore Tecnico della Provincia della Spezia, tramite il proprio Servizio
ambiente – urbanistica – pianificazione, secondo una programmazione di gestione e
aggiornamento delle pratiche in essere voluta dall’Amministrazione provinciale, è stato dato corso
al riesame, con valenza di rinnovo, del provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale
rilasciato nel 2014 al complesso industriale dello stabilimento GNL di Panigaglia, ubicato in
Comune di Porto Venere.
Il nuovo provvedimento deriva dalla necessità espressa dall’Ente di aggiornare ed in questo caso
limitare livelli di emissione di simili infrastrutture, ciò ha richiesto, da parte del competente ufficio,
l’apertura di un procedimento che ha previsto anche una ridefinizione dell’autorizzazione
integrata ambientale.
Nell’atto di riferimento infatti si indica: “In ragione della evoluzione delle norme ambientali e delle
tecnologie disponibili sul mercato riferibili alla materia in esame e ritenuto che le dinamiche
emissive riscontrate nell’installazione siano tali da rendere necessaria la revisione dei valori limite
di emissione fissati nell’autorizzazione precedente, il tutto a conclusione di un procedimento di
riesame con valenza di rinnovo ed anche a seguito dell’istanza dell’azienda che richiedeva la
concessione per un intervento di riqualificazione dell’impianto, è stato così possibile abbassare
radicalmente i valori delle emissioni inquinanti previsti per tale infrastruttura”.
————————————————–Ufficio Comunicazione Presidenza della Provincia
L’autorizzazione appena concessa ha fissato un limite massimo di emissione di inquinanti, in
questo caso ossidi di azoto, su di un livello di circa il 40% in meno di quello attuale, oltre a disporre
una serie di nuove prescrizioni per la verifica dei dati. Il gestore potrà decidere di raggiungere i
nuovi livelli di emissione anche grazie ad un programma di riqualificazione degli impianti del
rigassificatore, ovvero la sostituzione dei vaporizzatori con macchinari più efficienti, ed in questo
caso sarà redatta una calendarizzazione per stabilire la tempistica del raggiungimento del risultato.
In questo caso, per raggiungere la piena conclusione di questo iter, il gestore dello stabilimento
potrà procedere alla integrale sostituzione dei quattro vaporizzatori, ovvero dei macchinari che
trasformano grazie al calore il metano liquido in forma gassosa (e quindi immettibile nella rete
nazionale direttamente senza altri interventi), sulla base di un cronoprogramma che dovrà essere
preventivamente condiviso con la stessa Provincia.
In ogni caso la nuova classificazione prevede che in pieno esercizio tutti gli impianti debbano
essere in grado di garantire limiti inferiori a 150 mg/Nmc (microgrammi al metro cubo) di NOx
(ossidi di azoto), limiti che oggetto di valutazione sempre da parte dell’Ente. Negli ultimi anni i
valori massimi rilevati, seppur in linea con quanto previsto dai criteri autorizzativi ed i limiti di
riferimento, sono arrivati a 239 microgrammi al metro cubo di ossidi di azoto.
“Si tratta di un procedimento importante che riguarda una infrastruttura strategica nell’ambito del
sistema di approvvigionamento energetico nazionale che ha sede sul nostro territorio.
La Provincia ha una competenza specifica nel contesto autorizzativo ambientale e su questo ci
siamo mossi, raggiungendo un risultato storico dal punto di vista della riduzione del 40% delle
emissioni e, quindi, della tutela dell’ambiente, anche in prospettiva futura, in senza incidere nel
ruolo strategico dell’impianto e tutelandolo anche dal punto di vista occupazionale _ spiega il
Presidente Pierluigi Peracchini _ La priorità è sempre stata quella di garantire una maggiore